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Hera (HER)

- 22/2/2007 19:29
daniele3 N° messaggi: 19336 - Iscritto da: 05/4/2006
MILANO (Finanza.com) - La bolognese Hera è nella lista dei candidati per un accordo commerciale con Gazprom. Secondo gli analisti di Centrosim l'ipotesi di un'entrata da parte di Gazprom nel capitale di Hera o di altre ex municipalizzate è poco probabile. Il motivo? "Le quote di controllo sono in ogni caso ancora saldamente in mano agli enti locali", risponde l'esperto nella nota uscita oggi e raccolta da Finanza.com, puntualizzando però: "Hera è oggettivamente, per il suo forte posizionamento nella vendita gas, nella rosa dei candidati per siglare accordi commerciali per la vendita all'utenza finale del gas che Gazprom si appresta a commercializzare sul mercato all'ingrosso italiano"
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736 Commenti
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1 di 736 - 22/2/2007 19:55
gnampolo54 N° messaggi: 2422 - Iscritto da: 15/11/2006
ciao daniele la vedo come una partita a scacchi con le varie società che giocano le loro mosse,per non farla lunga tifo ascopiave.Ho letto l'articolo si citano appunto hera,eni,altre utility ma asco no chissa perchè,per questo e altro tifo asco.
2 di 736 - 22/2/2007 19:59
daniele3 N° messaggi: 19336 - Iscritto da: 05/4/2006
io spero in hera ma non so forse non si farà niente...
3 di 736 - 22/2/2007 20:15
gnampolo54 N° messaggi: 2422 - Iscritto da: 15/11/2006
si fà le aziende si muovono sempre staremo a vedere ciao
4 di 736 - 24/2/2007 11:30
gnampolo54 N° messaggi: 2422 - Iscritto da: 15/11/2006
ecco una buona notizia per la partita a scacchi si muovono i pezzi grossi


Da Finanza & Mercati: In attesa del matrimonio tra le utility lombarde Aem (Milano: AEM.MI - notizie) -Asm (Milano: ASM.MI - notizie) , il mercato d'ora in avanti potrà scommettere anche su un altro deal: l'aggregazione tra Ascopiave e Acegas-Aps.
A ipotizzare questo nuovo scenario tra le utility del Nord-Est è stato Francesco Giacomin, ad della multiutility triestina Acegas-Aps. «Secondo noi - ha spiegato Giacomin a margine del convegno Accenture (NYSE: ACN - notizie) -Agici sul mercato italiano delle utility - la fusione avrebbe un senso dal punto di vista industriale. Per ora, comunque, tra le aziende venete «non c'è alcuna trattativa né accordo. Tra di noi, comunque, c'è uno scambio continuo d'informazioni visto che abbiamo problemi e questioni comuni». A sostenere la fusione sono poi arrivate le dichiarazioni del primo cittadino di Trieste, Roberto Dipiazza: «La realizzazione di una grande aggregazione fra le multiutility di Veneto e Friuli-Venezia Giulia che possa sbarcare anche nell'Est Europa - ha detto - è un sogno a cui lavoriamo da anni». Secondo il sindaco la fusione è l'obiettivo che si devono porre le ex municipalizzate del Nord-Est. «Potremmo realizzare - ha sottolineato Dipiazza - il secondo polo nazionale, dopo Roma.
5 di 736 - 26/2/2007 17:11
gnampolo54 N° messaggi: 2422 - Iscritto da: 15/11/2006
ciao daniele ho riportato una notizia sul post di ascopiave come vedi muve le sue pedine occhio che ti fa scacco o ti mangio hera
6 di 736 - 14/3/2007 11:42
daniele3 N° messaggi: 19336 - Iscritto da: 05/4/2006
Euromobiliare è ottimista sull'immediato futuro di Hera. Dovrebbe essere votato oggi al Senato l'emendamento sulla eliminazione degli incentivi alle fonti rinnovabili. Tale norma eliminerebbe gli incentivi per i WTE e per il teleriscaldamento, ma lascerebbe al ministro dell'Industria e dell'Ambiente la possibilità di derogare tale divieto per evitare contenziosi con le società che hanno impianti in costruzione. E' appunto il caso di Hera, che ha in corso il rewamping di 4 impianti che entreranno in esercizio nel corso del 2007-08. "Il potenziale impatto negativo teorico sarebbe di circa 35 milioni di euro, pari al 5,5% dell'Ebitda 2009, con un teorico simile sulla valutazione", osservano gli esperti di Euromobiliare, i quali ritengono comunque che grazie al potere di deroga esistente parte dei rewamping in corso otterrà gli incentivi per evitare i contenziosi. La raccomandazione è "buy", con target price a 3,4 euro.
7 di 736 - 16/3/2007 15:44
daniele3 N° messaggi: 19336 - Iscritto da: 05/4/2006
oggi vola... viva i tortellini bolognesi....
8 di 736 - 18/3/2007 00:41
fcasola N° messaggi: 35 - Iscritto da: 24/2/2007
cosa ne pensate di un eventuale rialzo Lunedi ? Il target di 3.4 Euro non e' molto lontano. Il tittolo e' cresciuto verso la chiusura di Venerdi con volumi progressivamente crescenti.

commenti ??
9 di 736 - 18/3/2007 11:41
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
X DANIELE : METTICI I GRAFICI NELLA PRIMA DISCUSSIONE
10 di 736 - 22/3/2007 17:46
daniele3 N° messaggi: 19336 - Iscritto da: 05/4/2006
oggi le ho ricomprate,
sono rimaste indietro e potrebbero tornare sui massimi....
11 di 736 - 23/3/2007 08:42
daniele3 N° messaggi: 19336 - Iscritto da: 05/4/2006
forza... oggi è la giornata di hera....
ieri ne ho comprate un pò....
12 di 736 - 26/3/2007 14:57
daniele3 N° messaggi: 19336 - Iscritto da: 05/4/2006
è partita, con un giorno di ritardo ma se si ha pazienza.....
13 di 736 - 26/3/2007 17:27
daniele3 N° messaggi: 19336 - Iscritto da: 05/4/2006
peccato, oggi il mercato era in profondo rosso, cmq è rimasta in green...
14 di 736 - 04/4/2007 09:33
daniele3 N° messaggi: 19336 - Iscritto da: 05/4/2006
parte hera, ottimo......
15 di 736 - 17/4/2007 12:15
daniele3 N° messaggi: 19336 - Iscritto da: 05/4/2006
bene, hera va tranquilla verso i suoi obbiettivi.........
16 di 736 - 04/6/2007 16:04
prevedo N° messaggi: 442 - Iscritto da: 21/5/2007
Hera rappresenta una realtà di ex minicipalizzate raccolte sotto il grande braccio di chi da tempo ci ha visto lungo sul business delle Utilities in Emilia (e a lungo termini in Italia).
Un ritracciamento dei suoi livelli attuali potrebbe essere un'ottima occasione di acquisto, soprattutto in vista della fase di M&A con ACEA, ENIA, IRIDE? dalla quale Hera è al momento stata tagliata fuori dal suo CDA, impegnato a completare l'acquisizione di Modena e Ferrara.
La società è sana e mi piace, oggi stacca il dividendo, ma nonostante ciò è in green.
Sentiment a breve, medio e lungo "BUY".
Occhio come sempre a fissare gli SL, anche se questo titolo ha un rating elevatissimo (prativcamente è un BOT)
Prevedo 4/6/2007
17 di 736 - Modificato il 12/7/2007 22:56
prevedo N° messaggi: 442 - Iscritto da: 21/5/2007
è ripartita con forza
mio tp di medio 3.5-3.7
attesa per decisioni strategiche di M&A da tenere d'occhio
18 di 736 - 17/7/2007 09:15
giulioderugeriis N° messaggi: 2315 - Iscritto da: 26/4/2007
MF Online
Hera, il futuro è un diretto Bologna-Torino

16/07/2007

Dopo la fusione tra Asm e Aem, che ha dato vita alla più grossa utility italiana, Hera pensa a una contromossa per non rimanere esclusa dai processi di aggregazione che stanno interessando il settore dei servizi locali. Il patto di sindacato dei comuni dovrebbe fornire indicazioni definitive sulla scelta, il 18 di luglio.

Indiscrezioni di questi giorni hanno ipotizzato le prossime mosse del gruppo bolognese: tra le papabili, per un sodalizio ritenuto dagli analisti di estrema importanza, Acea e Iride. Ci prova Intermonte, quest'oggi, a valutare l'impatto di un accorpamento sull'asse Bologna-Roma o su quello Bologna-Torino.

"Noi preferiamo l'opzione Iride", hanno sentenziato gli analisti che hanno confermato a neutral la raccomandazione sul titolo Hera, ma hanno tagliato a 3,35 euro il target price prima a 3,40 per includere i più alti rischi sui tassi. Torino meglio di Roma, quindi. E la vicinanza geografica in questo ha la sua importanza.

"Potrebbero esserci problemi", scrivono gli analisti, "di corporate governance e di sinergie, dato che le compagnie sono attive nello stesso network di settori: elettricità e distribuzione dell'acqua Acea ed elettricità, gas e servizi idrici Hera, ma in territori geograficamente non contigui".

Sarebbe un problema, ad esempio, "annacquare la partecipazione del primo azionista Acea, cioè il Comune di Roma", con l'ingresso dei bolognesi o "trasferire la sede del gruppo" dalla capitale al capoluogo emiliano. "Crediamo", continua Intermonte, "che le differenze tra le strutture azionarie comportino differenti approcci manageriali" che rendono le due società incompatibili.

Secondo le stime della sim la creazione delle sinergie, a regime, nel caso di una fusione Hera-Acea può impattare positivamente per circa il 2% sul livello dell'Ebitda. Con un concambio di 4,85 azioni Hera per ogni Acea, Intermonte ipotizza un valore corretto per Hera dopo le sinergie di 3,11 euro, un valore quindi a sconto rispeto al fair value che il broker ha fissato a 3,35 euro su base stand alone, in lieve ribasso anche rispetto al valore di chiusura di oggi del titolo Hera in Borsa (+0,09% a 3,18 euro).


Mentre per Acea, "il valore dopo la fusione, passerebbe a 14,12 euro, ance in questo caso meno del prezzo di mercato corrente (+0,66% a 14,63 euro, ndr), comunque a premio rispetto al nostro fair value". Per contro, la sim ha promosso l'ipotesi Iride e quindi Torino. "A regime, le potenziali sinergie sarebbero nel range del 4% circa dell'Ebitda".

Lo scambio potrebbe avvenire a 0,88 azioni Hera per ogni titolo Iride (+0,42% a quota 2,81 euro). E il valore di Hera dopo la fusione potrebbe essere di 3,53 euro, premiando entrambe le società. Mentre il fair value di Iride, post sinergie, potrebbe alzarsi a 3,09 euro.

Concorde con Intermonte Euromobiliare (buy su Iride e target price a 3,05 euro) che ritiene "Iride l'ipotesi migliore per Hera da un punto di vista industriale". E comunque anche "nell'ipotesi che la scelta finale dovesse ricadere sulla romana Acea, Iride resterebbe un partner appetibile per un ulteriore allargamento al Nord o addirittura per un'operazione con un partner estero, opzione per altro già anticipata recentemente dal management".
19 di 736 - 19/7/2007 09:08
giulioderugeriis N° messaggi: 2315 - Iscritto da: 26/4/2007
MULTIUTILITY:HERA TRA IRIDE E ACEA,14 GIORNI PER SCELTA
(ANSA) - MILANO, 18 LUG - Hera si concede ancora due settimane di tempo prima di scegliere la sua futura sposa tra Iride, ex municipalizzata di Genova e Torino, e la romana Acea. Il patto di sindacato della multiutility dell'Emilia-Romagna ha infatti conferito all'unanimita' mandato al presidente della societa', Tomaso Tommasi di Vignano, per avviare colloqui con entrambe le societa' e riferire entro il 31 luglio sugli esiti dei negoziati. Per quella data e' infatti gia' stata convocata una nuova riunione del patto in cui 163 comuni dell'Emilia Romagna, capeggiati da Bologna, blindano il 51% del capitale. E in quella sede Tommasi di Vignano dovra' sciogliere gli ultimi dubbi su chi, tra Iride e Acea, offra le migliori prospettive di integrazione dal punto di vista industriale. Intanto lunedi' prossimo il presidente discutera' con il Cda di Hera quanto deciso oggi dal patto. Contrariamente a quanto era nelle aspettative, con i pronostici che davano Iride in pole position per un'aggregazione, il patto di Hera ha mantenuto aperti ''tutti gli scenari'', ha spiegato Sergio Cofferati, sindaco di Bologna e presidente del patto di Hera. ''Sulla base del risultato - ha aggiunto riferendosi ai colloqui con le due aziende - decideremo la scelta che e' piu' coerente con le nostre esigenze''. Le dichiarazioni di ieri di Andrea Mangoni, amministratore delegato di Acea (che ha definito Hera ''un interlocutore molto interessante'' manifestando disponibilita' verso ''l'ipotesi di un integrazione'') non sembrano dunque essere passate inosservate dalle parti di Bologna spingendo a non chiudere la porta a Roma. Cofferati non ha escluso neppure la possibilita' di una fusione a tre anche se l'ipotesi resta, a detta degli osservatori, la piu' complessa da realizzare sia a livello di governance che di integrazione societaria. Quel che e' certo e' che di fronte alla ''grande disponibilita''' da parte di Acea e Iride ''a trovare forme e modalita' di integrazione con Hera''. Hera non intende ''sprecare'' l'opportunita' del salto dimensionale che ne farebbe il secondo grande polo delle ex municipalizzate italiane dopo quello costituito da Aem-Asm. Con le decisioni di oggi esce invece di scena l'ipotesi di integrazione con Enia (se ne potra' parlare solo ''in tempi successivi'', ha detto Cofferati) e con il polo lombardo Aem-Asm. Alla fine la scelta, assicurano tutti, verra' fatta sulla base di considerazioni industriali (anche se per Acea spingerebbero Cofferati e il comune di Ferrara mentre per Iride i comuni romagnoli e Modena). In un recente report Chevreux dava a Iride e Acea le stesse possibilita' (40%) di un integrazione con Hera. Romani e bolognesi creerebbero il campione italiano nella gestione dell'acqua e dei rifiuti, con una capitalizzazione di mercato di 6,2 miliardi di euro (3,06 miliardi Acea e 3,16 Hera) e ricavi, nel 2008, stimati in circa 5 miliardi di euro, 1,2 miliardi di Ebitda e 383 milioni di profitti nel 2008 (escluse le sinergie). A spingere per Genova e Torino, secondo gli analisti, sarebbe invece la compatibilita' del portafoglio di business delle due societa', con Iride forte nell'upstream (generazione elettrica e approvvigionamento di gas) oltre che le sinergie nell'acqua. L'aggregazione creerebbe una societa' da 5,5 miliardi di euro di capitalizzazione (Iride e' piu' piccola di Hera) ricavi aggregati al 2008 stimati in 5,1 miliardi di euro, un ebitda di quasi un miliardi e utili attorno ai 290 milioni.(ANSA).
20 di 736 - 06/9/2007 09:33
giulioderugeriis N° messaggi: 2315 - Iscritto da: 26/4/2007
hanno annunciato la fusione con sassuolo...comprare
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