Kme Group (KME)

- 30/3/2023 00:07
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Kme vola dopo aver alzato il prezzo di opa e averla trasformata 100% cash grazie a JP MorganPiazza Affari
CORPORATE ITALIALeggi dopo



Kme vola dopo aver alzato il prezzo di opa
e averla trasformata 100% cash grazie a JP Morgan

di Elena Dal Maso



La holding di partecipazioni (laminati in rame e Culti, le fragranze) quotata a Piazza Affari dal 1897 corre dopo aver alzato l’opa e averla trasformata in contanti.
Nel bilancio 2022 la società stima il patrimonio netto per azione a 1,57 euro contro 1 euro proposto agli azionisti | Nuova opas, le ordinarie di Kme in volo

Kme Group corre a Piazza Affari, mercoledì 29 marzo, il titolo balza del 22,11% a 0,94 euro per 260 milioni di capitalizzazione.
La holding di partecipazioni quotata su Euronex Milan ha ricevuto dai fondi di investimento gestiti da JP Morgan Asset Management (UK)
un’offerta vincolante per finanziare l’opa in corso sulle azioni ordinarie, di risparmio e privilegiate.

2 di 4 - Modificato il 19/9/2023 10:32
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020
Opa Kme, difficile rifiutare l’offerta



Opa Kme, difficile rifiutare l’offerta

di Massimo Brambilla
tempo di lettura 4 min



L’opa totalitaria varata il 31 luglio è in scadenza il 25 settembre. Se non venisse superata la soglia minima verrebbe comunque seguita la strada della fusione per delisting, con il rischio che ai piccoli azionisti rimangano in mano titoli non quotati

Il documento ufficiale dell’offerta pubblica di acquisto finalizzata al delisting, relativa alla totalità delle azioni ordinarie, di risparmio e dei warrant 2021-2024 in circolazione, parla chiaro: «Qualora ad esito delle offerte non si verificassero i presupposti per il delisting, la società intende perseguire il delisting mediante la fusione inversa della Società in KMH (la “fusione per il delisting”), previa approvazione da parte dei competenti organi sociali. Al riguardo è intenzione della società avviare il necessario iter procedurale anteriormente all’esito delle offerte, in modo che la necessaria assemblea (straordinaria, ndr) possa tenersi nel più breve tempo possibile dopo la conclusione delle offerte stesse. Si segnala altresì che, in caso di delisting (non derivante dalla fusione per il delisting), la società intende, comunque, procedere alla fusione con KMH (la “fusione post delisting”), previa approvazione da parte dei competenti organi sociali della Società e di KMH.
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  • Leggi anche: Kme Group, dopo l’opa vuole quotare tramite spac la sussidiaria Cunova. I dettagli dell’operazione
Si segnala infine che, ai sensi dell’Accordo di investimento, Quattroduedue, azionista di controllo dell’emittente con una partecipazione pari al 47,46% del capitale ordinario e al 63,59% dei diritti di voto, si è impegnata a votare a favore nell'assemblea di KME eventualmente convocata per deliberare la fusione di KME con KMH. Poiché Quattroduedue alla data del documento di offerta è già titolare del 63,59% del totale dei diritti di voto e poiché in sede di assemblea straordinaria la titolarità di almeno il 66,67% del totale dei diritti di voto consente l’assunzione delle delibere sottoposte all’assemblea straordinaria, in caso di perfezionamento dell’Opa sulle azioni ordinarie, Quattroduedue risulterebbe titolare di diritti di voto superiori al 66,67% del totale di diritti di voto e, pertanto, il suo voto favorevole sarebbe sufficiente ad approvare la fusione di KME con KMH in sede di assemblea straordinaria degli azionisti ordinari».
A quel punto, per evitare il possesso di titoli non quotati, ai piccoli azionisti non rimarrebbe che esercitare il diritto di recesso, dove l’incasso non sarebbe comunque superiore all’euro per azione relativo all’Opa, ma casomai inferiore in base a quanto previsto dal codice civile (art. 2437-ter, comma 3).



La nuova Kme

Il Mef ha già formalmente dichiarato che non eserciterà la golden power, quindi la nuova strada di Kme group, già Intek group fino a giugno 2022, è tracciata. Il 22 aprile 2022 il Cda ha deliberato di procedere alla focalizzazione duratura e strategica dell’attività sulla gestione industriale di Kme SE: questa nuova strategia condurrà la società a non essere più una holding di carattere finanziario, bensì una holding focalizzata sulla gestione industriale del suo principale investimento, cioè Kme SE. La nuova strategia si fonda sulle prospettive di sviluppo dei mercati di riferimento del settore “copper” (elettrico, elettronico, automotive e settore energetico), il cui tasso di crescita è previsto nell’ordine del 5% per il quinquennio 2022-2026 secondo i principali specialisti (IHS Markit, IDC Black Book, HIS Industrial Automation Equipment). Tali assunzioni hanno un carattere operativo e la loro realizzazione è incerta, specifica la società, non dipendendo dalla sua sfera di controllo.



Il prezzo è giusto

Un Cagr del 5% da qui al 2026 non è certo stratosferico e rafforza la convinzione che i prezzi dell’Opa (1 euro per le azioni ordinarie, 1,08277 per le risparmio e 0,60 euro per i warrant in circolazione che scadono nel 2024) siano convenienti: il comitato parti correlate (OPC), avvalendosi di un team di specialisti, ha infatti individuato il range tra 0,94 e 1,08 euro in cui può ricadere il reale valore del titolo ordinario, ottenuto incrociando la metodologia di valutazione patrimoniale del Nav (net asset value) con quella di mercato basata sui premi registrati nelle offerte pubbliche similari degli ultimi tre anni (“bid premia”). Analogamente, incrociando quest’ultimo metodo di mercato con la valorizzazione secondo il modello Black & Scholes, è stato stimato un valore unitario dei warrant compreso tra 0,38 e 0,67 euro, con un valore centrale di 0,53 euro.
Peraltro, da giugno 2022 (cioè da quando è stata proposta l’offerta di scambio con obbligazioni Kme 2022-2025 dal valore nominale di 1 euro ciascuna) i prezzi di borsa di Kme Group non sembrano più vivere di vita autonoma: dal 2015 al 2021 l’azione ordinaria ha oscillato all’interno della fascia compresa tra 0,4 e 0,19 euro, riuscendo a conquistare la soglia superiore solo alla fine del 2021 per portarsi, da giugno 2022 a gennaio 2023, attorno al livello a quota 60 centesimi; dopodiché l’offerta pubblica di acquisto in scadenza, annunciata lo scorso 28 marzo, ha proiettato il titolo a ridosso del livello a 1 un euro (0,996 euro si è conclusa l’ultima settimana di borsa), che equivale sostanzialmente al prezzo dell’offerta che scadrà il prossimo 25 settembre. In modo del tutto analogo si è mossa la quotazione del warrant: è decollata a partire da quota 0,22 euro relativa al 23 gennaio 2023 per approdare a ridosso di 60 centesimi a metà maggio, coincidente anche in questo caso con il prezzo di ritiro dichiarato nell’offerta pubblica.



Il rischio post Opa

C’è quindi da scommettere che a partire dalla seduta del 26 settembre, quando sarà noto il risultato provvisorio dell’Opa (il 3 ottobre si avrà l’esito definitivo), le quotazioni inizieranno l’inesorabile flessione se le adesioni all’offerta pubblica non raggiungessero il minimo previsto, cioè 120 milioni di euro in termini di esborso minimo complessivo: questo importo equivale al 77,7% delle azioni ordinarie in circolazione oggetto di Opa, che scende al 51,5% comprendendo anche la totalità dei warrant in circolazione, con un rapporto di esercizio di 1:1. Anche perché la società ha dichiarato, nel documento dell’offerta, che non intende in alcun modo ripristinare l’eventuale riduzione del flottante, con una proporzionale perdita di liquidità da parte del titolo, nemmeno se arrivasse a detenere una quota tale per cui Euronext possa sancire il delisting forzoso per la small cap quotata sul listino principale, a causa dell’eventuale insussistenza dei requisiti minimi per la quotazione. In ogni caso, se l’emittente (cioè l’offerente) si trovasse a detenere oltre il 90% delle azioni ordinarie, gli azionisti che non hanno aderito all’Opa possono richiederne il corrispettivo che sarà determinato ai sensi dell’art. 108, commi 3 o 4, del Tuf.
Tutto sommato, meglio incassare con l’Opa la lauta plusvalenza per puntare gli occhi dove l’upside è più abbondante, come potrebbe esserlo ancora quello di Tim, per esempio. (riproduzione riservata)
Orario di pubblicazione: 19/09/2023 08:52Ultimo aggiornamento: 19/09/2023 09:00
3 di 4 - 19/9/2023 10:48
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020
KME Group, mandaot a vertici per convocazione assemblea su fusione

KME Group, mandaot a vertici per convocazione assemblea su fusione

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Finanza · 19 settembre 2023 - 09.09


- Il Consiglio di Amministrazione di KME Group ha deliberato di conferire mandato disgiuntamente al Presidente esecutivo Vincenzo Manes e al Vice Presidente esecutivo Diva Moriani di convocare, entro il 29 febbraio 2024, l’assemblea straordinaria per deliberare in merito alla fusione inversa nella società controllata KMH.
La proposta di fusione si inserisce nel contesto delle offerte pubbliche di acquisto volontarie totalitarie in corso sulle proprie azioni ordinarie, di risparmio e “Warrant KME Group S.p.A. 2021 – 2024”. Il periodo di adesione alle Offerte termina il 25 settembre 2023

Nle frattempo, lLa società infatti ha già avviato il necessario iter procedurale e le relative attività propedeutiche ai fini della Fusione sia per il caso di delisting ad esito delle Offerte, sia per il caso in cui non si verifichino i presupposti per il delisting e, quindi, anche nel caso di mancato avveramento e mancata rinuncia alle condizioni di efficacia delle Offerte, con conseguente inefficacia delle stesse.

Come rappresentato nel Documento di Offerta, qualora ad esito delle Offerte non si verificassero i presupposti per il delisting, l’Emittente – in linea con le motivazioni e gli obiettivi delle Offerte – intende conseguire il delisting mediante la Fusione. Pertanto, nel caso in cui, ad esito delle Offerte, non sia già intervenuto il delisting dell’Emittente, ai titolari di azioni ordinarie e ai titolari di azioni di risparmio della Società che non abbiano concorso alla deliberazione di approvazione della Fusione spetterà in ogni caso il diritto di recesso.

La Fusione rimane soggetta in ogni caso all’approvazione da parte dei competenti organi sociali dell’Emittente e di KMH.

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