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Mfe A&b 🦆🎩 (MFEB)

- 28/6/2024 09:42
Arciducacontelupogufocorvo N° messaggi: 2822 - Iscritto da: 18/3/2024
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41 di 60 - 23/7/2024 14:51
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024

Economia23 luglio 2024 - 13.42
- Nei primi tre mesi del 2024 i ricavi delle principali società internazionali di Media & Entertainment sono cresciuti dell'1,7% sullo stesso periodo del 2023, in rallentamento rispetto alla performance dell'ultimo consuntivo annuale (+2,0% nel 2023/2022). Appare inarrestabile
l'espansione dei ricavi dei servizi streaming che, grazie a una crescita del 12,5%, raggiungono il 20,4% del giro d'affari complessivo del settore, superando così per la prima volta la Pay Tv tradizionale, ferma al 20,1% e in contrazione del 3,2% rispetto al primo trimestre 2023. .
42 di 60 - 23/7/2024 14:51
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024
La produzione e distribuzione di contenuti, la terza linea di business con il 18,4% dei ricavi complessivi, è in maggior affanno (-8,1%), riflettendo le conseguenze prodotte dallo sciopero record di attori e sceneggiatori di 118 giorni consecutivi (da maggio a settembre 2023) negli studios di Hollywood. .
43 di 60 - 23/7/2024 14:52
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024

È quanto emerge dalla nuova edizione del Report Media & Entertainment, con l'analisi del settore a livello mondiale e italiano, presentato dall'Area Studi Mediobanca. Il report analizza le performance dal 2019 al 2024 dei principali gruppi italiani e dei 21 maggiori player privati mondiali, di cui nove hanno sede negli USA, dieci in Europa e uno rispettivamente in Giappone e Sudafrica. Lo studio contiene inoltre un confronto fra i maggiori gruppi televisivi pubblici europei..

44 di 60 - 23/7/2024 14:53
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024


Gli utenti delle principali piattaforme di streaming – rileva il report – sono cresciuti del 2,4% nel primo trimestre 2024. Netflix riconquista la prima posizione raggiungendo quasi 270 milioni di abbonati, pari al 26,9% del mercato S-Vod (+3,6% su dicembre 2023). Seguono Walt Disney, che con le sue tre piattaforme (Disney+, Hulu e ESPN+) sfiora quota 230 milioni, e Amazon, con oltre 200 milioni di sottoscrittori. A maggior distanza si collocano la Warner Bros.Discovery (9,9%, con quasi 100 milioni di abbonati, +3,3% su dicembre 2023) e la Paramount Global (7,1%, con oltre 70 milioni di utenti, +5,5%)..

45 di 60 - 23/7/2024 14:53
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024



Il processo di digitalizzazione e la distribuzione dei contenuti attraverso internet hanno condotto all'affermazione di nuovi modelli di fruizione basati sulle logiche del "whenever, wherever and on any device". La maggiore fruizione di contenuti video ad alta definizione su broadband si traduce in un'inevitabile esigenza di ampliare e ammodernare le infrastrutture di rete e le conoscenze diffuse in know-how digitale, offrendo così l'opportunità ai giganti del WebSoft di guadagnare ulteriori quote di mercato. Queste tematiche enfatizzano il ruolo
determinante dell'infrastruttura tecnologica e sollevano interrogativi sui soggetti che debbono concorrere al finanziamento degli ingenti investimenti richiesti..

46 di 60 - 23/7/2024 14:54
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024

Nel 2023 il giro d'affari aggregato dei 21 principali operatori internazionali privati è stato pari a 361,6 mld di euro (+2,0% rispetto al 2022), per circa l'85% generato dai player a stelle e strisce, con sette di essi inclusi nella Top10 della classifica per fatturato guidata da Comcast (110 mld di euro). Il primo gruppo non statunitense è Vivendi (FR), settimo con ricavi a 10,5 mld di euro, mentre l'unica altra europea nella Top10 è la lussemburghese RTL Group in nona posizione (6,2 mld di euro) ..

47 di 60 - 23/7/2024 14:54
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024

In risposta all'inarrestabile espansione dello streaming, i principali operatori statunitensi hanno avviato, per primi, un deciso percorso di consolidamento del settore (realizzando dal 2018 ad oggi sei aggregazioni di rilievo, oltre al progetto di fusione tra Paramount e Skydance approvato nel luglio 2024). .

48 di 60 - 23/7/2024 14:55
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024

Con tempi e modalità differenti, anche nel Vecchio Continente cominciano a intravedersi i primi segnali di internazionalizzazione: nell'aprile 2024 Canal+ Group (Gruppo Vivendi) ha lanciato un'OPA sulla sudafricana MultiChoice (17esima, con ricavi 2023 pari a 2,8 mld di euro), già partecipata al 45,2%. Il Gruppo MFE (15esimo, con 2,8 mld di euro) è invece salito, in più riprese, al 28,87% del capitale del colosso tedesco ProSiebenSat.1 (13esimo, con 3,9 mld di euro), avvicinandosi alla soglia dell'OPA obbligatoria dalla cui finalizzazione nascerebbe un importante gruppo paneuropeo nell'industria dell'intrattenimento e dei

contenuti..

49 di 60 - 23/7/2024 14:56
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024
A livello di redditività industriale, nel 2023 l'ebit margin si è attestato all'11,8%, in calo di 0,6 p.p. sul 2022; tra le otto società con redditività superiore alla media, cinque sono statunitensi, due sono europee (la belga DPG con il 16,5% e la francese TF1 all'11,9%) e una è la sudafricana MutiChoice (13,7%). Sul podio si collocano Netflix al 20,6% (+2,8 p.p.), Comcast al 19,2% (+0,5 p.p.) e TelevisaUnivision al 19,1% (-1,2 p.p.). Sempre nel 2023, quattro operatori hanno una redditività negativa: la svedese ViaPlay (-6,8%), le statunitensi Warner Bros.Discovery (-2,1%) e Paramount (-1,9%) e la tedesca ProSiebenSat.1 (-1,2%)..

50 di 60 - 23/7/2024 14:56
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024


Estendendo l'analisi al periodo 2019-2023, i ricavi dei colossi privati del settore televisivo sono cresciuti in media del 3,2%, con il continuo sviluppo delle piattaforme streaming che ha bilanciato il rallentamento delle TV tradizionali. Le migliori performance sono state segnate dall'OTT Inglese Dazn (CAGR del +28,9%) e dalla statunitense Netflix (+13,7%), seguite da Sony Pictures (+10,2%) e Banijay Group (+8,3%), entrambi gruppi di produzione e distribuzione di contenuti. In territorio negativo sei operatori, quattro dei quali europei e due statunitensi, tra i quali AMC Networks con il maggior ridimensionamento (-3,0%)..

51 di 60 - 23/7/2024 14:57
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024

Il settore radiotelevisivo italiano nel 2023


Nel 2023 il giro d'affari del settore radiotelevisivo italiano è stato pari a 8,9 mld di euro, in crescita dell'1,6% sul 2022, anno in cui aveva pressoché eguagliato i valori pre-pandemici (-0,1% 2022 su 2019). La ripresa ha interessato tutti i comparti: +0,2% la TV in chiaro (4,8 mld di euro), +3,0% la TV a pagamento (3,4 mld di euro) e +4,9% la radio (0,6 mld di euro). La TV a pagamento risente però di tendenze diametralmente opposte, con la Pay TV tradizionale che continua a calare (-4,9%), anche se con un'intensità minore rispetto agli anni passati, mentre i servizi S-Vod proseguono la crescita a doppia cifra (+10,4%). In forte aumento il peso specifico dello streaming che nel 2023 rappresenta il 53% dei ricavi della TV a pagamento (1,8 mld di euro), in rialzo di oltre 38 p.p. rispetto a cinque anni prima. I tre principali operatori (Rai, Sky e Mediaset) detengono congiuntamente circa il 70% dei ricavi televisivi nazionali, ma le piattaforme online continuano a erodere terreno, arrivando a rappresentare il 20% del settore nel 2023 (quasi 13 p.p. in più sul 2019). Rispetto al 2022, i ricavi pubblicitari sono invece cresciuti del 2,0%: +1,2% quelli della TV e +7,1 quelli della radio.

52 di 60 - 23/7/2024 14:58
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024

I protagonisti del settore Media & Entertainment in Italia


Nel 2023 i ricavi dei dieci principali operatori Media & Entertainment italiani sono complessivamente cresciuti del 1,6% sul 2022 (risultando però ancora inferiori del 6,9% rispetto al 2019), grazie alla continua espansione del segmento S-Vod (+9,2%) e alla ripresa del
mercato pubblicitario (+3,0%). Ancora sottotono i ricavi della Pay TV (-4,9%). Il panel si conferma fortemente concentrato, con i primi tre broadcaster tradizionali (Rai, Sky e Mediaset) che sviluppano il 77% del giro d'affari complessivo. In termini di fatturato, Rai si
attesta in prima posizione nel 2023 (2,7 mld di euro, +0,3% sul 2022), seguita da Sky (2,1 mld di euro, +2,3% sul 2022) e Mediaset (2 mld di euro, +2,5%). Prosegue la crescita esponenziale delle piattaforme online, ora attive anche nel mercato pubblicitario attraverso il lancio di offerte cosiddette Subscription AD-supported, con Netflix che nel 2022 (ultimi dati disponibili) ha registrato ricavi
per 616 milioni di euro grazie ai suoi oltre 5 milioni di abbonati. Nonostante l'inasprimento del contesto competitivo, dovuto alla continua evoluzione tecnologica e alla crescente offerta, il settore nel 2023 mostra una certa stabilità dei livelli occupazionali sul 2022 (-0,9%). Rispetto al periodo pre-pandemico la riduzione degli organici è però più accentuata, principalmente in seguito al progressivo switch tra il business della TV lineare e la crescente offerta streaming, che è meno labour intensive della prima. L'ebit margin aggregato è ancora negativo (-1,4% nel 2023), ma in netto miglioramento (+4,0 p.p. rispetto al 2022). La non soddisfacente redditività dei principali operatori è una diretta conseguenza dell'ingresso nel settore dei cosiddetti OTT (come Netflix e Dazn)..

53 di 60 - 23/7/2024 14:58
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024


Per l'intero 2024 si stima una crescita del 2% dei ricavi complessivi dei principali operatori italiani del settore, grazie alla prevista ripresa del mercato pubblicitario (+5%), trainato principalmente dagli importanti eventi sportivi dell'anno (in primis olimpiadi ed europei di calcio), alla continua crescita dei formati Subscription AD-supported e all'incremento degli abbonamenti ai servizi streaming, anche se con un impulso ridotto rispetto al passato. Con il segmento S-Vod sempre più competitivo e vicino alla saturazione, considerando anche la diminuzione del potere d'acquisto del consumatore medio, si intensificherà la competizione nelle offerte A-Vod (Advertising Video on Demand) e Subscription AD-supported (un ibrido tra S-Vod e A-Vod). È quindi lecito – si legge nel report – attendersi nel prossimo futuro un rallentamento delle sottoscrizioni a pagamento.

54 di 60 - 23/7/2024 14:59
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024

Il mercato televisivo pubblico europeo e il canone


Con 9,6 mld di euro, il servizio radiotelevisivo pubblico tedesco evidenzia il giro d'affari più elevato nel confronto europeo, pari a più del triplo rispetto a quello italiano (2,7 mld di euro). Completano il podio Gran Bretagna (7,9 mld di euro) e Francia (3,9 mld di euro). Nel 2022 l'Italia si posiziona al terzo posto quanto a crescita dei ricavi (+1,2% sul 2021), dietro a Gran Bretagna (+5,7%) e Germania
(+2,6%).


L'Italia (Rai) si distingue con riguardo alla redditività industriale: nel 2022 l'ebit margin della TV pubblica italiana si è attestato al 2,5% (-1,1 p.p. sul 2021), davanti all'1,7% della Spagna, mentre Francia e Regno Unito sono in territorio negativo (pari, rispettivamente, al -1,5% e -2,4%). Analizzando i ricavi delle principali emittenti pubbliche europee emerge la bassa incidenza del canone per l'Italia (Rai) e l'importanza che invece rivestono le produzioni di contenuti originali per il Regno Unito (generando oltre il 20% dei ricavi complessivi)..

55 di 60 - 23/7/2024 14:59
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024

All'Italia spetta il più basso canone unitario fra i maggiori Paesi europei, inferiore anche alla media (0,25 euro al giorno per abbonato contro gli 0,34 di euro medi). Molto più onerose per i contribuenti la TV pubblica tedesca (0,60 euro giornalieri) e quella britannica (0,51 euro). A livello continentale prosegue il processo di abolizione del canone, nel 2022 riscosso solo in 10 paesi europei, 37% del totale (erano circa il 50% nel 2019); l'ultima nazione ad affrancarsi dal canone è stata, nel corso del 2022, la Francia.

56 di 60 - 23/7/2024 15:00
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024

Nel 2023 solo 77,8 euro dei 90 euro (pari all'86%) sborsati da ogni abbonato sono stati incassati dalla Rai, un'incidenza anche in questo caso inferiore alla media europea (90,5%). Per il 2024 il canone unitario è stato abbassato a 70 euro, di cui la Rai prevede di incassare l'83,7% (circa 58,6 euro). Per bilanciare questa riduzione la legge di bilancio (n. 213 del 30 dicembre 2023) ha riconosciuto alla Concessionaria pubblica, limitatamente al 2024, un contributo in sostanziale compensazione pari a 413 mln di euro netti.



L'evoluzione delle modalità di fruizione dell'offerta in ottica multi-device, – conclude il report – dovrà necessariamente riflettersi nella modifica dei presupposti su cui poggia l'obbligatorietà del canone, in Italia ancora legati al possesso di un apparecchio televisivo.

57 di 60 - 26/7/2024 15:56
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024

Osservatorio Agcom: Rai supera Mediaset, ma perde ascolti

Flessione negativa per Netflix (-7,3%)

Osservatorio Agcom: Rai supera Mediaset, ma perde ascolti

Economia26 luglio 2024 - 14.43

58 di 60 - 26/7/2024 15:57
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024

(Teleborsa) - Nel primo trimestre del 2024, il panorama televisivo italiano ha mostrato tendenze contrastanti, mantenendo una stabilità complessiva ma con significativi cambiamenti interni tra i principali gruppi televisivi. Secondo l'Osservatorio trimestrale sulle comunicazioni dell'Agcom, gli ascolti medi giornalieri nel settore televisivo non hanno subito variazioni sostanziali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, sia nell'intero giorno (confermando 9,06 milioni di spettatori) sia nella fascia oraria prime time (20,96 milioni di spettatori, -0,3%).

Nel primo trimestre del 2024, Rai ha superato Mediaset per spettatori medi giornalieri nell'intero giorno (3,46 milioni contro 3,35 milioni). Tuttavia, la concessionaria pubblica ha perso circa 100mila ascolti giornalieri rispetto al 2023 (-2,7%), mentre Mediaset ha registrato una flessione più contenuta di 50mila telespettatori (-1,6%).


59 di 60 - 26/7/2024 15:58
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024
Ampliando l'arco temporale dal 2020 al 2024, Rai ha perso 1,04 milioni di telespettatori (-23,1%), mentre Mediaset ha visto una riduzione più moderata di circa 530mila telespettatori (-13,6%). Nel primo trimestre del 2024, Rai ha superato Mediaset di 1,2 punti percentuali di share (38,1% contro 36,9%). Nel 2020, Rai aveva una quota di share superiore di 5,6 punti percentuali rispetto a Mediaset (40,2% contro 34,7%).
Nella fascia prime time, nei primi tre mesi del 2024, Rai si è confermata il principale editore televisivo con ascolti medi giornalieri pari a 8,28 milioni (39,5% di share), contro i 7,46 milioni di Mediaset (35,6% di share). La flessione degli spettatori rispetto al corrispondente periodo del 2023 è stata di 280mila per Rai e di 380mila per Mediaset. La distanza negli ascolti tra i due gruppi è passata da 730 a circa 820mila unità tra il 2023 e il 2024, mentre nel 2020 era di 1,46 milioni di telespettatori giornalieri.

WB/Discovery ha registrato una crescita significativa con 800mila spettatori giornalieri (+15,3%), superando Comcast/Sky che ha avuto 640mila spettatori con un lieve aumento (+1,1%). Anche il gruppo Cairo/La7 ha mostrato un incremento degli ascolti (+8,6%) con circa 360mila telespettatori. Nella fascia prime time, WB/Discovery ha raggiunto 1,81 milioni di ascolti giornalieri (+30,3%), superando Comcast/Sky con 1,48 milioni di ascolti giornalieri (+1,1%). Il gruppo Cairo/La7 ha registrato 1,19 milioni di ascolti (+17%), in aumento di circa 170mila ascoltatori rispetto al 2023.
60 di 60 - 26/7/2024 15:58
MIO NONNO N° messaggi: 1358 - Iscritto da: 07/7/2024
Gli ascolti degli altri gruppi televisivi nel primo trimestre del 2024 hanno mostrato un leggero aumento (+10mila ascolti) nell'intero giorno e una riduzione di pari ampiezza nel prime time. Tra il 2020 e il 2024, il loro peso sugli ascolti complessivi è sceso dal 5,8% al 5,1% nell'intero giorno e dal 4,1% al 3,5% nel prime time.
Nel settore dei servizi di video on demand (VOD) esclusivamente a pagamento, marzo 2024 ha visto una crescita di 113mila unità rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, raggiungendo 15,388 milioni di navigatori unici. Netflix, con 8,2 milioni di utenti unici, è stato l'unico operatore a registrare una flessione (-7,3%). Amazon Prime Video ha avuto 6,9 milioni di visitatori medi (+8,9%), Disney+ 3,8 milioni (+5,1%), Dazn 2,5 milioni (+6,8%) e Now (Sky) 1,5 milioni (+28,9%).

Il tempo di navigazione sui principali siti di streaming video a pagamento è rimasto stabile a circa 38 milioni di ore a marzo 2024. Netflix ha registrato una diminuzione da 90 milioni di ore nel primo trimestre del 2023 a 86 milioni di ore nello stesso periodo del 2024 (-4,5%). Anche Dazn ha mostrato una flessione nelle ore di navigazione, passando da 2,5 ore nel primo trimestre del 2023 a 2,1 ore nel 2024. Al contrario, Amazon Prime Video ha visto un aumento del tempo di navigazione da 13 a 15 milioni di ore, così come Disney+ e Sky/Now.

Le piattaforme VOD gratuite hanno registrato quasi 36 milioni di navigatori unici a marzo 2024, risultando stabili rispetto all'anno precedente. Tra queste, News Mediaset Sites ha avuto 21,4 milioni di utenti unici, Sky TG24 9 milioni e RaiPlay 8,7 milioni.
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