Notizie:mediaset: Biscione Alle Grandi Manovre Sul Digitale (Rep)

- 19/1/2009 10:17
DJIT


ROMA (MF-DJ)--Facendo i calcoli, 10 canali su 38 del digitale terrestre fanno capo a Mediaset, una quota di mercato del 26%, superiore di sei punti rispetto al tetto stabilito dalla Legge Gasparri. Per la Rai, invece, gli 8 canali valgono un 21% di quota di mercato, che sfora anch'esso il tetto normativo.



In un articolo su Affari e Finanza, supplemento economico della Repubblica, si delineano le importanti manovre che potrebbero caratterizzare il mercato italiano della tv digitale terrestre. Il dato della Sardegna, prima regione all-digital, dice che la moltiplicazione dei canali fa male a Mediaset (-7,8 punti di audience) a vantaggio di Rai, Sky e tv locali. Il digitale sta insomma aprendo spiragli di mercato e questo potrebbe attrarre protagonisti finora lontani dal mondo della tv. Inoltre, voci di mercato danno prossima la cessione delle frequenze da parte di Telecom Italia, che ha deciso di puntare tutto sull'Iptv.



Il colpo grosso sarebbe per Franco Bernabe' vendere le 4 frequenze nazionali e uscire completamente dal settore trasmissione. Sono 4 canali da 8 megabit ciascuno, ognuno dei quali puo' portare fino a 6 canali digitali. A Telecom sarebbero arrivate quattro proposte di offerta, sia da parte di soggetti italiani che stranieri. Telecom Italia potrebbe avviare la cessione gia' a febbraio, poi le rimarrebbe solo La7 e potrebbe concentrarsi sull'Iptv.



Un altro passaggio importante per il settore sara' il passaggio al digitale terrestre nelle altre regioni italiane. Entro la fine del 2009 saranno tutte digitali diverse aree, fra cui Lazio e Campania. E' da vedere se il modello sardo potra' funzionare anche in altre aree del Paese. L'Ue segue con attenzione quello che sta accadendo in Italia perche' teme il rischio che possano restare delle barriere all'ingresso di nuovi operatori e nuovi servizi.



In questo quadro complessivo, prosegue Affari e Finanza, Mediaset sta occupando spazio piu' velocemente dei suoi concorrenti. Sempra che l'obiettivo del Biscione sia di dimostrare che di frequenze libere non ne restano che pochissime. Il timore e' per l'ingresso di nuovi concorrenti, specie se internazionali e di peso specifico elevato, e anche di dover cedere frequenze agli operatori telefonici. In casa Mediaset sanno che almeno sul punto dell'ingresso di nuovi fornitori di contenuti dovranno cedere, ma puntano a mantenere il controllo delle frequenze, con il vantaggio che chiunque voglia entrare dovra' farlo sulle frequenze di operatori tv, ossia pagando il pedaggio a loro e non allo Stato. red/ren



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1 di 1 - 19/1/2009 10:17
robertogh
Mi auguro che Mediaset possa raggiungere traguardi sempre più ambiti,a svantaggio degli operatori stranieri e del carrozzone della Rai ente che, a mio giudizio, dovrebbe essere privatizzato, per sottrarlo alla egemonia di alcuni partiti politici. Gli italiani, nonostante alcuni pensino il contrario, sono molto maturi e sanno quali programmi vedere e chi ascoltare
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