Seri Industrial (SERI)

- Modificato il 18/4/2024 09:52
GIOLA N° messaggi: 30356 - Iscritto da: 03/9/2014
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621 di 741 - 15/1/2024 17:23
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
IIA nella bufera, Zaolino: "Disastro annunciato, a rischio 200 posti di lavoro"
Sciopero in fabbrica e protesta ad Avellino

• lunedì 15 gennaio 2024

• di Gianni Vigoroso
Richiesta di convocazione urgente di un tavolo al Mise
Flumeri.
Industria italiana autobus nuovamente nella bufera in Irpinia. Un 2024 che si annuncia particolarmente rovente in Valle Ufita a Flumeri. A rischio oltre 200 posti di lavoro secondo i sindacati che annunciano otto ore di sciopero all'interno dello stabilimento e in contemporanea, venerdì prossimo un sit in davanti alla prefettura di Avellino.
Un disastro annunciato secondo il segretario generale della Fismic-Confsal Giuseppe Zaolino:
"Credo che ci sia la consapevolezza che siamo arrivati alla frutta. Uno stato di agitazione che questa settimana sfocerà con otto ore di sciopero e manifestazione ad Avellino davanti alla prefettura.
Nel frattempo inviteremo le amministrazioni locali, sindaci e parlamentari ad unirsi, perchè questa possa essere l'ultima lotta in provincia di Avellino, capace di affrontare problemi di sviluppo.
Qui sono in ballo 400 posti di lavoro e qualcuno sta pensando di farci il pacco."
Si tratta di un disastro annunciato da mesi.
"Qui si stava preparando l'uscita di Leonardo dalla società, facendo finta di produrre, facendolo al minimo fino ad accumulare qualcosa come oltre 80 milioni di debiti nel solo anno 2023.
Complessivamente parliamo di 200 milioni per giustificare l'uscita e l'abbandono di Leonardo da questa società, mettendoci tutti in difficoltà, perchè qui chiunque arriverà, penserà come prima iniziativa di tagliare sull'occupazione e sono a rischio oltre 200 posti di lavoro."
622 di 741 - 15/1/2024 17:23
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020

Vincenzo Colla
13 GENNAIO 2024
Come Regione Emilia-Romagna siamo al fianco delle Organizzazioni Sindacali nel chiedere al Ministero la convocazione urgente del tavolo di crisi su Industria Italiana Autobus.
Condividiamo la preoccupazione espressa dalle rappresentanze dei lavoratori rispetto al futuro assetto societario, che deve garantire il rilancio produttivo con soluzioni imprenditoriali solide dell’unica azienda italiana del settore.
In un momento come questo, che vede forti investimenti pubblici e privati sul trasporto green, IIA diventa in prospettiva un driver strategico.
Per questo è fondamentale la piena trasparenza in ogni passaggio che porterà alla nuova definizione dell’assetto societario.
Fiom Cgil Nazionale Fiom Cgil Emilia Romagna Fim Cisl nazionale Fim-Cisl ER Uilm Nazionale UILM Bologna Ugl Metalmeccanici Nazionale

623 di 741 - 15/1/2024 17:25
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
La cessione delle quote di Leonardo rilancia la protesta all'Iia di Flumeri
Il gruppo casertano vorrebbe acquisire l'intero capitale sociale della Industria Italiana Autobus
La protesta
di Michele De Leo
Lunedì 15 Gennaio 2024
Pronti a riprendere la mobilitazione. I lavoratori dello stabilimento di valle Ufita della Industria Italiana Autobus chiedono rispetto e sono pronti questa mattina in assemblea a lanciare un segnale forte nei confronti del Governo e degli azionisti.
L'appuntamento in programma nella sala mensa è stato convocato per fare il punto e concordare eventuali iniziative di protesta in seguito all'avvio di una trattativa privata per la cessione delle quote societarie detenute da Leonardo. La decisione di uno degli azionisti di trattare privatamente con il gruppo Seri ha mandato su tutte le furie sindacati e lavoratori.
La rabbia di parti sociali e maestranze non deriva essenzialmente da una chiusura pure espressa da una parte delle organizzazioni di categoria nei confronti del gruppo Seri, quanto per il tentativo di scavalcare il Governo e l'intesa sottoscritta con i sindacati pur di acquisire la società.

Peraltro, il gruppo casertano vorrebbe acquisire l'intero capitale sociale della Industria Italiana Autobus mentre sindacati e lavoratori sollecitano il mantenimento di almeno un socio pubblico.
Le parti sono ad un passo dalla rottura, certamente non un buon via. «Riteniamo indispensabile hanno spiegato i segretari di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Fismic ed Ugl metalmeccanici nella richiesta di convocazione inviata al Ministero delle industrie e del Made in Italy - che la parte pubblica rimanga all'interno della società e, per quanto concerne un eventuale nuovo socio privato, saremo per contrastare ogni soluzione che non preveda un interlocutore industriale serio e con un piano solido.
Non accetteremo alcuna soluzione che guardi a soggetti interessati esclusivamente a speculazioni finanziarie».
Una posizione che sarà ribadita nel corso dell'assemblea di questa mattina, quando sindacati e lavoratori potrebbero concordare l'opportunità di avviare, da subito, una nuova fase di protesta.
Dal canto suo, il segretario della Fiom Cgil Giuseppe Morsa chiederà una condivisione della posizione espressa a margine dell'ultimo confronto ministeriale, di netta contrarietà rispetto all'ipotesi di ingresso del gruppo Seri nel capitale sociale a causa delle pregresse esperienze industriali in provincia.
La posizione espressa dai sindacati nazionali e territoriali è stata ribadita dal segretario generale della Fiom Cgil Michele De Palma, a margine dell'ultimo attivo dell'organizzazione.
«L'Industria Italiana Autobus dice De Palma - è un patrimonio del nostro Paese, serve la presenza del pubblico nel capitale sociale. Abbiamo bisogno che le amministrazioni locali e regionali acquistino autobus prodotti dalla Industria Italiana Autobus e, allo stesso tempo, diciamo che qualsiasi soluzione industriale deve prevedere un ruolo pubblico e una serietà di un eventuale soggetto privato». L'assemblea di questa mattina assume, dunque, un significato importante in vista del percorso verso il rilancio dell'unica azienda italiana del settore degli autobus per il trasporto pubblico.
Per il decollo del progetto di polo unico nazionale di produzione degli autobus è fondamentale, ancora, l'impegno dei lavoratori di valle Ufita.

624 di 741 - 15/1/2024 17:26
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
L'odissea dei lavoratori della ex Orefice
Lo scorso ottobre la Regione Campania aveva annunciato la chiusura della vertenza entro fine anno. Ma, denunciano i sindacati, l'accordo raggiunto sarebbe stato disatteso e più della metà dei lavoratori resta a casa 08/01/2024
Servizio di Claudio Pappaianni - Montaggio di Daniela Tschantret


Una storia infinita quella dei lavoratori ex Orefice di Caserta. In 22 avevano accettato quella opportunità di reimpiego dopo la lunga crisi dell’azienda da dove provenivano, la Jabil di Marcianise, da anni oggetto di ridimensionamenti. Ma non hanno mai, di fatto, lavorato e si sono ritrovati senza neppure stipendi e ammortizzatori sociali.
A metà ottobre l’annuncio in pompa magna della Regione Campania che per loro, entro fine 2023, sarebbe finito l’incubo: tutti assunti da una società del gruppo SERI Industrial S.p.a.. Non è andata proprio così: questa mattina solo in 9 sono stati chiamati per la firma di un contratto e, stando a quanto riferiscono i sindacati, potrebbero rimanere gli unici.
Nel servizio gli interventi di:
Ciro Pistone - Segretario Generale UILM Caserta
Vincenzo Russo - Segretario Nazionale FAILMS
Francesco Percuoco - Segretario Generale FIOM-CGIL Caserta

625 di 741 - 15/1/2024 18:34
Gianni Barba N° messaggi: 33634 - Iscritto da: 26/4/2020

Quotando: gianni barba - Post #617 - 08/Dic/2023 13:55

Se passa 3,50 ci mette niente ad andare a 4,00🥸🤠


Siccome i 3,50 non l'ha passati bene coi volumi giusti, allora c'ha messo niente a tornare sotto i 3.00🤓

626 di 741 - 15/1/2024 18:35
Gianni Barba N° messaggi: 33634 - Iscritto da: 26/4/2020

BIT:SERI - 15 Gen 2024 18:32VISTO?

627 di 741 - 16/1/2024 15:07
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Valle Ufita. Le tute blu di Industria Italiana Autobus sono pronte allo sciopero. Per venerdì prossimo, con una manifestazione davanti alla Prefettura di Avellino. È quanto stato deciso nell’assemblea di fabbrica, questa mattina, se non dovesse arrivare nessuna convocazione dal Mimit.
I sindacati e gli operai sollecitano questo incontro, tra l’altro richiesto pochi giorni fa dalle segreterie nazionali, perché il governo dovrà dare una risposta sulle, sempre più insistenti, voci di una trattativa tra Leonardo, deciso a lasciare, ed il gruppo Seri, dei fratelli Civitillo, che acquisirebbero quindi le quote azionarie.
Ma ci sono preoccupazione e perplessità in merito. Intanto perché, da queste parti, sarebbero contrari ad una new entry privata, e chiedono quindi che IIA resti pubblica.
Il gruppo Seri non convince tanto se si tiene conto delle sue due esperienze in Irpinia, entrambe terminate con due fallimenti e con i licenziamenti.
In assemblea si è parlato dell’amore di uno smantellamento dell’azienda-dice Antonio Perillo, rsu Ugl”.”Siamo contrari alla privatizzazione della società-incalza Giovanni Garofano, rsu della Fismic-dopo lo sperpero di denaro pubblico.
Se il governo Meloni non cambia idea, porteremo tutto in Procura”.
E le tute blu, nella loro vertenza e nella probabile manifestazione di venerdì prossimo, coinvolgono”la classe politica irpina. Chiediamo un impegno concreto”.
Giancarlo Vitale

628 di 741 - 16/1/2024 15:50
MULTYNYCK N° messaggi: 5779 - Iscritto da: 10/10/2021


Analisi di Status e trend a cura dell'Ufficio Studi di TeleSentenzasunglasses

Le implicazioni tecniche assunte evidenziano uno status tecnico moderatamente positivo con 3,00 € a svolgere ruolo di resistenza più immediata

e 2,90 a contenere eventuali attacchi ribassisti.

Il miglioramento di Seri Industrial è confermato dall'incrocio della media mobile a 5 giorni sopra l'algoritmo a più lungo termine di 8 giorni.

Concrete possibilità, allo stato attuale, per i prezzi di proseguire verso quota 3,10.


629 di 741 - 18/1/2024 14:35
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Parlamento&Governo 17 Gennaio, 2024
Contratto di sviluppo per il Polo di Teverola, interrogazione dei deputati Pd Graziano e Peluffo.
Il ministro Urso conferma i ritardi della ditta

Un’interrogazione a risposta immediata in commissione Attività produttive della Camera al ministro Adolfo Urso sulla vertenza Whirlpool di Teverola per sapere “se l’accordo ed il relativo contratto di sviluppo siano stati rispettati, compreso l’avvio della produzione, il mantenimento dei livelli occupazionali e gli impegni finanziari previsti”.
L’hanno presentata i deputati del Pd Stefano Graziano e Vinicio Peluffo.
Ecco il testo integrale. “Per sapere – premesso che: nell’agosto 2017 è stato approvato l’accordo di sviluppo tra il Mise, la regione Campania e Invitalia, finalizzato a sostenere il programma di sviluppo industriale «LITIO» presentato dalle società Fib s.r.l., da realizzare nel comune di Teverola (CE), finanziato per un importo complessivo di euro 37.445.394,00 di cui euro 20.164.345,00 a carico del Ministero dello sviluppo economico ed euro 17.281.049,00 a carico della regione Campania a valere sui fondi FSC 2014/2020; il programma prevede l’assorbimento di almeno 75 esuberi ex Indesit da parte della società FIB spa, con un impatto occupazionale di 85 unità, per un investimento del valore di 57,114 milioni, e si compone oltre che di un progetto di investimento produttivo, di tre progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzati in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, con il Politecnico di Torino e con l’Università di Napoli; ad aprile 2019 Fiom-Fim-Uilm Campania-Caserta denunciano che «gli accordi sono fino a quel momento disattesi, che risulta incomprensibile l’atteggiamento del gruppo che rischia di far saltare l’intero apparato metalmeccanico, impedendo un’operazione di successo e mettendo a rischio più di 400 lavoratori»; successivamente, durante l’incontro del 31 luglio 2020 avente ad oggetto i siti di Napoli e Teverola del gruppo Whirlpool, l’ingegner Civitillo, amministratore delegato del gruppo Seri, ha precisato che «nell’ambito del progetto di reindustrializzazione di Teverola, concordato con Whirlpool, è stato completato un primo investimento di 55 milioni di euro per il quale l’investitore ha ricevuto una agevolazione agli investimenti gestita da Invitalia» e che «riguardo a questo progetto, è previsto il transito di altri 36 lavoratori entro settembre 2020 per l’inizio a breve delle attività, mentre entro marzo 2022, appena sarà possibile concludere un altro investimento produttivo per l’ampliamento del progetto con il supporto delle agevolazioni pubbliche, è previsto il completamento delle assunzioni di 75 addetti.
Ha sottolineato che è necessario procedere al trasferimento delle 36 risorse entro settembre per avviare i piani formativi propedeutici all’avvio delle produzioni a breve» se l’accordo ed il relativo contratto di sviluppo citati in premessa siano stati rispettati, compreso il l’avvio della produzione, il mantenimento dei livelli occupazionali e gli impegni finanziari previsti”.

Dalla risposta dal ministro Urso si evince che, nonostante i finanziamenti pubblici, “l’impresa abbia chiesto un incontro con Invitalia per valutare una rimodulazione del progetto di Sviluppo Sperimentale, per il quale resta da completare un ultimo impianto con costi previsti pari a 8 milioni di euro”. E ancora: “Il progetto di ricerca sviluppo e innovazione si è concluso limitatamente alla parte di Ricerca Industriale, mentre è ancora in corso per la parte di Sviluppo Sperimentale.
La società ha chiesto una proroga per l’ultimazione del Progetto di Ricerca Sviluppo e Innovazione fino al 31 dicembre 2023. Ciò in quanto, come comunicato dalla Società, le attività da completare, relative alla componente di Sviluppo Sperimentale, si riferiscono all’installazione e messa in funzione di un ultimo macchinario (mixer) necessario per il completamento di uno dei due impianti pilota oggetto del progetto di R&S. Si evidenzia, tuttavia, che la proroga non è stata ancora perfezionata, alla luce di alcuni accertamenti da parte del Soggetto Gestore”. Insomma il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha confermato le preoccupazioni dei deputati dem Graziano e Peluffo.

Dopo ben 7 anni e con l’elargizione di milioni di quattrini pubblici la società privata non solo non ha ancora mantenuto fede agli impegni occupazionali ma vuole altri soldi.
630 di 741 - 19/1/2024 15:19
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
IIA, sit in degli operai davanti alla Preffettura. Uilm:”Abbiamo espresso le nostre perplessità sul gruppo Seri”
redazione web 19 gennaio 2024


Valle Ufita. Questa mattina sit in delle tute blu di Industria Italiana Autobus sotto la Prefettura di Avellino. Per oggi i sindacati hanno proclamato, infatti, otto ore di sciopero. A palazzo di Governo, poi, sono stati ricevuti dalla dottoressa Gamerra, vice prefetto, i segretari provinciali di Fiom, Uilm e Fismic, Giuseppe Morsa, Gaetano Altieri e Giuseppe Zaolino. I quali hanno evidenziato le preoccupazioni degli operai dello stabilimento di valle Ufita in merito alla sostituzione, all’interno del pacchetto di maggioranza, di Leonardo con il gruppo Seri, dei fratelli casertani Civitillo. Questo vorrebbe dire che, il Cda della IIA, si allontanerebbe dall’avere la caratteristica di stampo pubblico. Anche perché, a lasciare, sarebbe anche Invitalia. A questo punto oltre ai Civitillo, un altro possibile acquirente è il gruppo Stirpe. Quello, per intenderci, del presidente del Frosinone Calcio, squadra che milita nel campionato di serie A. In nessuno dei due casi, pero’, c’è una grande esperienza nel campo della lavorazione degli autobus. Ma non sarebbe soltanto questo a far dubitare operai e sindacati: che chiedono, infatti, anche un piano industriale certo, il risanamento dei debiti di Industria Italiana Autobus e, quindi, le commesse per poter lavorare gli autobus.
Dice Gaetano Altieri, segretarioprovinciale della Uilm:”Consegneremo un documento in cui saranno evidenziate tutte le nostre perplessità sull’operazione che si sta facendo con il gruppo Seri. Il prefetto invierà, poi, al ministero il nostro documento sottolineando le criticità che abbiamo esposto soprattutto in merito alla necessità di fare rimanere il soggetto pubblico all’interno del pacchetto societario che si andrà a definire”.”La manifestazione di questa mattina ha sortito un effetto importante-cosi il segretarioprovinciale della Fismic, GiuseppeZaolino-. Abbiamo detto a chiare lettere che, aldilà della preoccupazione forte che abbiamo rispetto all’arrivo degli imprenditori di Caserta, quello che ci importa è un’altra cosa”. I
sindacati, infatti, hanno chiesto al vice prefetto che l’argomento di cui hanno parlato, e quindi perplessità e preoccupazioni di sindacato e operai,”arrivi oggi stesso al governo e al Mimit”. Perché non si debba tenere loro all’oscuro delle prossime decisioni.”Prima che si decidano quale potrà essere il nuovo soggetto in sostituzione di Leonardo- continua Zaolino- vogliamo essere chiamati a Roma. Prima e non dopo”. E lo sottolinea con forza. I sindacati, quindi, vorranno essere informati”preventivamente perché se ci troveremo davanti al pacco, e al fatto compiuto, continueremo la nostra battaglia fino in fondo”.
631 di 741 - 19/1/2024 15:32
MULTYNYCK N° messaggi: 5779 - Iscritto da: 10/10/2021

Metterei la Linea Del Piave a 2,80heavy_check_markvediamo se la regge o se la stracciasunglasses

632 di 741 - 25/1/2024 16:36
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Industrial S.p.A.
società per azioni
con sede legale in Via Caduti del Lavoro snc, Pioltello (MI)
capitale sociale pari ad Euro 2.000.000 i.v.
codice fiscale, P.IVA e numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di Milano n. 03962030619 R R.E.A. MI - 2051443
DOCUMENTO DI AMMISSIONE

DOCUMENTO DI AMMISSIONE
alla negoziazione degli strumenti finanziari denominati «INDUSTRIAL S.P.A. – 5,30% 2015- 2022”
ISIN IT0005125171

Il modello di Governance della Società Industrial SpA prevede la presenza di un Amministratore Unico; tale carica è ricoperta dall’Ing Civitillo Vittorio, nominato con atto del 3 marzo 2015.
Il Collegio Sindacale è stato nominato con atto 3 marzo 2015 ed è composto da:
• Bloisi Luciano (Presidente)
• Bernardo Vincenzo (Sindaco Effettivo)
• Pacelli Antonello (Sindaco Effettivo

Bilancio consolidato pro forma dell’Emittente relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 e relativa certificazione

633 di 741 - 25/1/2024 16:36
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
• Regione Campania
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Crac Comune Piedimonte Matese, invito a dedurre per l'ex sindaco
E per altri 4 amministratori.Corte Conti:"Responsabili dissesto"
CASERTA, 18 gennaio 2024
Redazione ANSA

-


Cinque inviti a dedurre sono stati notificati dalla Guardia di Finanza all'ex sindaco di Piedimonte Matese (Caserta) e ad altri quattro ex amministratori pubblici, tutti ritenuti responsabili del dissesto, dichiarato nel 2019, del comune dell'area matesina.
I militari hanno agito su delega della Procura della Corte dei Conti Campania, guidata dal procuratore regionale Antonio Giuseppone.
Con l'atto notificato, si legge in una nota del comando provinciale di Caserta della Guardia di Finanza, "la Procura intende sanzionare chi ha fatto 'fallire' il Comune chiedendo che vengano comminate le sanzioni previste dalla legge e cioè, oltre a quella pecuniaria, l'incandidabilità, per un periodo di dieci anni, alle cariche politiche".
Per i magistrati contabili che hanno firmato l'invito, gli amministratori in carica tra il 2015 e il 2016, in particolare il sindaco Vincenzo Cappello, l'assessore al Bilancio Attilio Costarella, il presidente del Consiglio Benedetto Maria Iannitti, e i due revisori dell'epoca Luciano Bloisi e Cerbo Antonio, "pur a conoscenza della situazione precaria e di grave crisi finanziaria del Comune, non hanno posto in essere alcuna azione necessaria a contrastare, ridurre o eliminare il deficit del Comune, ed anzi hanno contribuito con le loro condotte ancor più a causare il dissesto dell'ente comunale".
634 di 741 - 25/1/2024 16:37
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Iia, i sindacati al Governo: «Subito un tavolo di crisi» di Michele De Leo Giovedì 25 Gennaio 2024
Dopo lo sciopero con il presidio nei pressi della Prefettura, i lavoratori sono pronti a riprendere la mobilitazione
Iia, i sindacati al Governo: «Subito un tavolo di crisi»

Industria Italiana Autobus, il tempo è scaduto: «Il Governo convochi il tavolo di crisi e fermi la trattativa avviata da Leonardo con il gruppo Seri per la cessione delle sue quote». Suona come un ultimatum l'ennesimo appello delle organizzazioni sindacali territoriali per favorire la ripresa del confronto ministeriale sulla vertenza dell'azienda specializzata nella produzione di autobus per il trasporto pubblico.
Dopo lo sciopero con il presidio nei pressi della Prefettura, i lavoratori sono pronti a riprendere la mobilitazione: «Qualora dovessero esserci ulteriori meline fanno sapere i segretari di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Fismic e Ugl metalmeccanici saremo pronti ad attivare tutte le iniziative di protesta affinché venga garantito un futuro ai lavoratori dello stabilimento di Valle Ufita e al territorio».

Nel caso non dovesse arrivare, già nei prossimi giorni, una nuova convocazione del tavolo di crisi, gli addetti della Industria Italiana Autobus torneranno a protestare presso il Dicastero di via Molise. Le organizzazioni sindacali esprimono forte preoccupazione per il ritardo accumulato dal Governo, che avrebbe dovuto garantire la ripresa della discussione sulla vertenza già nei primi giorni del nuovo anno. «La trattativa privata avviata da Leonardo con il gruppo Seri per la cessione delle proprie quote» evidenziano Luigi Galano, Giuseppe Morsa, Gaetano Altieri, Giuseppe Zaolino ed Ettore Iacovacci «rischia di compromettere la continuità produttiva del sito. Questa operazione non può non essere nota al Governo e ad Invitalia».


I sindacati, che lamentano di essere del tutto all'oscuro della trattativa, non mancano di esprimere preoccupazione per un'operazione che «avviene senza sapere quali sono i piani industriali e senza tener conto dell'affidabilità dei potenziali acquirenti». Le organizzazioni di categoria chiedono, dunque, che su questa vicenda venga fatta definitiva chiarezza, che il Governo e, nello specifico, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy scoprano le carte e assicurino le risposte sulle prospettive del polo unico nazionale di produzione degli autobus.
«Riteniamo aggiungono i segretari di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Fismic e Ugl metalmeccanici non più rinviabile una nuova convocazione ministeriale alla presenza degli azionisti e delle imprese che hanno presentato le offerte di acquisto, soprattutto per conoscere quali sono i piani industriali per il futuro della Industria Italiana Autobus». Tra i lavoratori irpini c'è grande preoccupazione, ma anche la determinazione a voler proseguire la battaglia per arrivare al definitivo decollo del progetto di polo unico nazionale di produzione degli autobus.
Nell'attesa che la sottosegretaria alle Imprese ed al Made in Italy Fausta Bergamotto convochi il nuovo tavolo sulla vertenza, le organizzazioni sindacali sollecitano «il blocco immediato di qualsiasi trattativa».
635 di 741 - 25/1/2024 16:38
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Crac finanziario al Comune di Piedimonte Matese: ex sindaco Cappello e tecnici nel mirino
Il caso del deficit a Piedimonte Matese

Il Comune di Piedimonte Matese
di Marilù Musto

Venerdì 19 Gennaio 2024

Un buco di 19 milioni di euro al Comune di Piedimonte Matese. Dentro al vortice, sono finiti i cittadini pedemontani. Per i giudici della Corte dei Conti - Capaldo e Miranda - dovranno spiegare come questo “buco” si sia allargato tanto da includere 5 persone: l’ex sindaco di Piedimonte , Vincenzo Cappello, l’ex presidente del consiglio comunale Benedetto Maria Iannitti e i due revisori dei conti Luciano Bloisi e Antonio Cervo.
636 di 741 - 25/1/2024 16:40
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Teverola / Piedimonte Matese – Caso FIB: il ministro: avviati accertamenti sul programma “LITIO”. La precisazione di Civitillo
17 Gennaio 2024 Cronaca, Economia
Teverola / Piedimonte Matese – Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Urso, risponde all’interrogazione dell’onorevole Graziano che, unitamente ad un suo collega parlamentare, chiedeva chiarezza sui finanziamenti erogati dallo Stato a FIB srl
La risposta del Ministro:
II contratto di sviluppo a cui fanno riferimento gli Onorevoli interroganti è stato promosso da FIB S.p.A (già FIB S.r.l.) ed è stato acquisito nell’ambito del piano di reindustrializzazione dell’area ex Whirlpool di Teverola (CE). Il 26.04.2018 sono state concesse agevolazioni per complessivi 36,6 6/M1, a valere su risorse rese disponibili dal Ministero e dalla Regione Campania con Accordo di Sviluppo sottoscritto il 23.08.2017. Tale accordo prevede un incremento occupazionale di 85 unità lavorative per anno (ULA), di cui almeno 75 esuberi ex Indesit (Gruppo Whirlpool). Questi ultimi, da quanto riferito dal Soggetto Gestore (Invitalia), risultano assunti già dall’esercizio 2020. Invitalia, ha comunicato che il progetto di investimento produttivo si è concluso nel 2019 c che le agevolazioni sono state integralmente erogate. Il progetto di ricerca sviluppo e innovazione si è concluso limitatamente alla parte di Ricerca Industriale, mentre è ancora in corso per la parte di Sviluppo Sperimentale. La società ha chiesto una proroga per l’ultimazione del Progetto di Ricerca Sviluppo e Innovazione fino al 31 dicembre 2023. Ciò in quanto, come comunicato dalla Società, le attività da completare, relative alla componente di Sviluppo Sperimentale, si riferiscono all’installazione e messa in funzione di un ultimo macchinario (mixer) necessario per il completamento di uno dei due impianti pilota oggetto del progetto di R&S. Si evidenzia, tuttavia, che la proroga non è stata ancora perfezionata, alla luce di alcuni accertamenti da parte del Soggetto Gestore. All’esito dell’istruttoria effettuata con i competenti uffici, risulterebbe che l’impresa abbia chiesto un incontro con Invitalia per valutare una rimodulazione del progetto di Sviluppo Sperimentale, per il quale resta da completare un ultimo impianto con costi previsti pari a 8 milioni di euro.

637 di 741 - 25/1/2024 16:41
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
"Lasciate perdere il gruppo Seri, di nome ma non di fatto", la testimonianza di FIB Sud
Sotto la Prefettura, a portare la loro testimonianza, anche un gruppo di lavoratori della FIB Sud, appartenente al gruppo Seri. "Dal 2019 - ha dichiarato Salvatore Del Sordo - siamo stati messi fuori ai cancelli e, ad oggi, i signori Seri, di nome ma non di fatto, non hanno ancora saldato il TFR e gli altri debiti. Recentemente siamo stati in tribunale a Santa Maria Capua Vetere ma, come spesso accade in Italia, la situazione è stata rinviata. Ritengo che i Seri siano speculatori, non veri imprenditori. Sarebbe meglio evitare che rimanere in questa zona. Nel 2014, hanno forzato l'ingresso nella nostra azienda, firmando un contratto di ramo d'azienda, e nel 2019 hanno chiuso l'attività, lasciandoci senza lavoro. Dall'inizio hanno sfruttato al massimo gli ammortizzatori sociali. Dopo 4 anni dobbiamo ancora ricevere i nostri soldi. Di 47 dipendenti, ne volevano solo 8 , noi abbiamo rifiutato e avremmo dovuto avere un incontro con un'altra società di Bologna, che ci avrebbe mantenuti in attività. Invece, i Seri hanno agito di prepotenza, firmando un contratto, e ora negano i nostri diritti senza neanche pagare quanto dovuto dalla FIB Sud".
638 di 741 - 25/1/2024 16:42
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Accelerata sulla vertenza in corso: il socio Leonardo ha avviato una trattativa per cedere il suo 27% di quote al gruppo Seri di Caserta.
I lavoratori pronti a un presidio a Roma


Il tempo su Industria Italiana Autobus, quasi 500 lavoratori fra Bologna e Flumeri, stringe. Dall’ultimo tavolo al ministero delle Imprese e del Made in Italy si era usciti con l’apertura di una data room e con l’annuncio che entro il primo trimestre del 2024 l’unico produttore di autobus italiano avrebbe avuto finalmente un partner industriale.
Trattativa riservata È di questi giorni un’inedita accelerata su una vertenza che si trascina, con questa compagine societaria, da più di un lustro. Il socio Leonardo, che da anni vuol uscire dall’azionariato, ha avviato una trattativa riservata ed esterna al tavolo ministeriale per cedere il suo 27% di quote al gruppo Seri di Caserta. Un gruppo attenzionato dalla magistratura per criticità di tipo fiscale ed edilizio e visto con molta diffidenza dai sindacati
MODERATO FRANCO FRANCHINO (Utente disabilitato) N° messaggi: 5293 - Iscritto da: 21/7/2023
MODERATO FRANCO FRANCHINO (Utente disabilitato) N° messaggi: 5293 - Iscritto da: 21/7/2023
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Indici Internazionali
Australia -1.0%
Brazil -0.3%
Canada 0.5%
France -0.1%
Germany 0.0%
Greece -0.3%
Holland 0.1%
Italy 0.1%
Portugal -0.4%
US (DowJones) 0.0%
US (NASDAQ) 1.1%
United Kingdom -0.3%
Rialzo (%)
BIT:WIVN26 0.32 28.0%
BIT:BIE 0.08 23.0%
BIT:WEGB26 0.04 20.3%
BIT:IVN 1.63 15.6%
BIT:WALFO 0.03 15.0%
BIT:RAD 1.13 10.8%
BIT:RKT 0.53 10.6%
BIT:WOSA25 0.44 10.0%
BIT:1FSLR 249 9.4%
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