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Catania (TIT)

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MODERATO Arciducacontelupogufocorvo (Utente disabilitato) N° messaggi: 5414 - Iscritto da: 18/3/2024
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605 di 616 - 14/11/2024 11:27
DIMITRI LONG N° messaggi: 4218 - Iscritto da: 04/10/2024

Siccità, Mit: via libera ai dissalatori in Sicilia

Economia12 settembre 2024 - 18.51

Siccità, Mit: via libera ai dissalatori in Sicilia

- Al via l’utilizzo di dissalatori per far fronte all’emergenza siccità in Sicilia. Lo ha deciso la Cabina di regia per la crisi idrica presieduta dal vicepremier e ministro Matteo Salvini. Nella riunione del pomeriggio, cui hanno partecipato, tra gli altri, il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, il viceministro all’Ambiente Vannia Gava, il sottosegretario all’Agricoltura Luigi D’Eramo e il sottosegretario di Stato al DIPE Alessandro Morelli si è deciso di affidare pieni poteri al commissario straordinario nazionale per interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, Nicola Dell'Acqua, per procedere all’acquisizione e all’installazione di dissalatori e attuare le misure necessarie per fronteggiare l’emergenza.
"Questo – si legge in una nota del Mit – consentirà di dimezzare i tempi della procedura". La spesa prevista sarà di circa 100 milioni di euro finanziati con Fsc regionali, previo accordo Stato/Regioni.
La riunione segue una nota del presidente della regione Siciliana, Renato Schifani, che di recente ha trasmesso il primo stralcio del piano integrato degli interventi indifferibili e urgenti per il superamento dell’emergenza, chiedendo al Governo un tavolo di discussione. A causa dell’emergenza idrica per la Regione siciliana lo scorso 6 maggio era stato dichiarato lo stato di emergenza.

606 di 616 - 14/11/2024 11:28
DIMITRI LONG N° messaggi: 4218 - Iscritto da: 04/10/2024

Come va a Catania Peppino?

607 di 616 - 14/11/2024 13:03
DIMITRI LONG N° messaggi: 4218 - Iscritto da: 04/10/2024

Come va a Catania Peppino?

Al Sud più pensioni che stipendi: l'allarme della Cgia

Economia26 agosto 2024 - 08.20

Al Sud più pensioni che stipendi: l'allarme della Cgia

- Nel Mezzogiorno si pagano più pensioni che stipendi, ma nel giro di qualche anno il sorpasso è destinato a compiersi anche nel resto del Paese. Secondo alcune previsioni, entro il 2028 sono destinati a uscire dal mercato del lavoro per raggiunti limiti di età 2,9 milioni di italiani, di cui 2,1 milioni sono attualmente occupati nelle regioni centro-settentrionali. "È evidente, visto la grave crisi demografica in atto, che difficilmente riusciremo a rimpiazzare tutti questi lavoratori che non saranno più tenuti a timbrare il cartellino ogni giorno. Insomma, gli assegni erogati dall’Inps sono destinati a superare le buste paga degli operai e degli impiegati occupati nelle nostre fabbriche e nei nostri uffici, anche nelle ripartizioni geografiche del Centro e del Nord, mettendo così a rischio la sostenibilità economica del nostro sistema sanitario e previdenziale". È l'allarme lanciato dalla Cgia in un'analisi realizzata dall’Ufficio studi che ha elaborato i dati dell’Inps e dell’Istat.
Gli ultimi dati disponibili che ci consentono di effettuare un confronto tra il numero degli addetti e quello delle pensioni erogate agli italiani sono riferiti al 2022. Ebbene, se allora il numero dei lavoratori dipendenti e degli autonomi sfiorava i 23,1 milioni, gli assegni corrisposti ai pensionati erano poco meno di 22,8 milioni (saldo pari a +327mila). Qualcuno potrebbe legittimamente osservare che rispetto al 2022 le cifre sono cambiate, in particolare quella riferita agli occupati. Obiezione più che condivisibile; infatti, il numero degli addetti in Italia è aumentato e in attesa che l’Inps aggiorni le proprie statistiche, è altrettanto ragionevole ritenere che anche il numero delle pensioni corrisposte in questo ultimo anno e mezzo sia cresciuto, addirittura in misura superiore all’incremento dei lavoratori attivi.
Dall’analisi del saldo tra il numero di occupati e le pensioni erogate nel 2022, la provincia più “squilibrata” d’Italia è Lecce: la differenza è pari a -97mila. Seguono Napoli con -92mila, Messina con -87mila, Reggio Calabria con -85mila e Palermo con -74mila. Va segnalato che l’elevato numero di assegni erogati nel Sud e nelle Isole non è ascrivibile alla eccessiva presenza delle pensioni di vecchiaia/anticipate, ma, invece, all’elevata diffusione dei trattamenti sociali o di inabilità.Un risultato preoccupante che dimostra con tutta la sua evidenza gli effetti provocati in questi ultimi decenni da quattro fenomeni strettamente correlati fra di loro: la denatalità, il progressivo invecchiamento della popolazione, un tasso di occupazione molto inferiore alla media UE e la presenza di troppi lavoratori irregolari. La combinazione di questi fattori ha ridotto progressivamente il numero dei contribuenti attivi e, conseguentemente, ingrossato la platea dei percettori di welfare. Un problema che non riguarda solo l’Italia; purtroppo, attanaglia tutti i principali paesi del mondo occidentale.
Nei prossimi anni la situazione è prevista in netto peggioramento in tutto il Paese, anche nelle zone più avanzate economicamente. Tuttavia, già oggi ci sono 11 province settentrionali che al pari della quasi totalità di quelle meridionali registrano un numero di pensioni erogate superiore alle buste paga corrisposte dagli imprenditori ai propri collaboratori. Esse sono: Sondrio (saldo pari a -1.000), Gorizia(-2mila), Imperia (-4mila), La Spezia (-6mila), Vercelli (-8mila), Rovigo (-9mila), Savona (-12mila), Biella (-13mila), Alessandria (-13mila), Ferrara (-15mila) e Genova (-20mila). Delle 107 province d’Italia monitorate in questa analisi dell’Ufficio studi della CGIA, solo 47 presentano un saldo positivo: le uniche realtà territoriali del Mezzogiorno che registrano una differenza anticipata dal segno più sono Cagliari (+10mila) e Ragusa (+9mila).
“Con tanti pensionati e pochi operai e impiegati, la spesa pubblica non potrà che aumentare, mentre le entrate fiscali sono destinate a scendere – afferma il segretario della CGIA, Renato Mason –. Questo trend, nel giro di pochi anni, minerà l’equilibrio dei nostri conti pubblici. Per invertire la tendenza dobbiamo aumentare la platea degli occupati, facendo emergere i lavoratori in nero e aumentando i tassi di occupazione di giovani e donne che in Italia continuano a rimanere i più bassi d’Europa”.

608 di 616 - 14/11/2024 13:04
DIMITRI LONG N° messaggi: 4218 - Iscritto da: 04/10/2024

CEFALÙ dove il mare è più blùoceanCome va a Catania Peppino?

Luogo amato dai turisti, come centro balneare e paradiso naturale, Cefalù è testimonianza di architettura mediorientale in terra siciliana. La sua stazione fu inaugurata ben 26 anni dopo l’unità d’Italia, a causa di un travagliato avanzare dei lavori della linea Palermo – Messina. A pochi chilometri sorge il sito Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale, inserito dall'UNESCO nella lista dei patrimoni dell'umanità nel 2015. La serie comprende nove beni artistico-monumentali dell'Architettura arabo-normanna durante il periodo dei Normanni in Sicilia, sette custoditi nella città di Palermo e uno ciascuno a Cefalù e a Monreale. Si tratta di due palazzi, tre cattedrali, quattro chiese e un ponte. I sovrani normanni che governarono la Sicilia a partire dal 1072 fecero in modo che le abilità delle maestranze arabe presenti sull’isola non venissero disperse, unendo abilità e influenze artistiche appartenenti a culture diverse.

609 di 616 - 14/11/2024 13:06
DIMITRI LONG N° messaggi: 4218 - Iscritto da: 04/10/2024

Ue, l’Italia si candida per un centro di chip a Catania: il progetto europeo vale 420 milioniPOLITICA

Ue, l’Italia si candida per un centro di chip a Catania: il progetto europeo vale 420 milioni.....Come va a Catania Peppino?

L’Italia farà parte di una cordata con Polonia, Finlandia e Svezia. Il progetto europeo prevede la costruzione di mini-fabbriche di ricerca per microchip avanzati. Il nuovo bando Ue è frutto del lavoro diplomatico del Mimit | Il piano di Urso per riaprire le miniere d’Italia. Così più terre rare e materie prime | Chip, l’italiana Microtest completa l’opa sull’olandese Roodmicrotec: valore totale 33 milioni
L’Italia parteciperà con Polonia, Finlandia e Svezia al bando per la quarta Linea Pilota, specializzata nei nuovi materiali, in cordata con 11 aziende internazionali. Il progetto europeo prevede la costruzione di mini-fabbriche di ricerca per microchip avanzati, previste dal Chips Act. Il luogo individuato dall’Italia per ospitare lo stabilimento è il Cnr di Catania (Imm), centro di grande esperienza nei nuovi materiali a semiconduttore (carburo di silicio e nitruro di gallio).

610 di 616 - 14/11/2024 13:07
DIMITRI LONG N° messaggi: 4218 - Iscritto da: 04/10/2024

Manovra, Ponte sullo Stretto: rimodulati i fondi, come va a Catania Peppino?

Una trentina di proposte in arrivo dai relatori

commenta altre news Economia · 13 dicembre 2023 - 08.55Manovra, Ponte sullo Stretto: rimodulati i fondi(Teleborsa) - Arriva il quarto emendamento annunciato dal governo sulla manovra. La proposta di modifica rimodula i fondi stanziati per il Ponte sullo Stretto prevedendo una riduzione degli oneri a carico dello Stato di 2,3 miliardi (su un totale di circa 11,6 miliardi al 2032). Le risorse risparmiate dallo Stato vengono recuperate dal Fondo di sviluppo e coesione: 718 milioni arrivano dalla quota del fondo destinata alle amministrazioni centrali e 1.600 dalla quota destinata alle regioni Calabria e Sicilia.

Previsto, dalla manovra, anche un fondo di 15 milioni da destinare ad aiuti per il territorio di Caivano. "Si prevede - si legge nella relazione tecnica alla proposta di modifica - la destinazione di un importo fino a 15 milioni di euro a favore di una nuova area di crisi industriale insistente sul territorio comunale di Caivano, attingendo alle risorse già destinate alle aree di crisi industriale non complessa".
L’ultimo degli emendamenti del governo alla manovra introduce anche un incremento di 600 milioni delle risorse per i contratti di sviluppo nel settore industriale. Il rifinanziamento complessivo, spiega la relazione tecnica, risulta pari a 1.000 milioni di euro, e sarà così distribuito: 190 milioni nel 2024, 310 nel 2025 e 100 milioni per ogni anno fino al 2023. La copertura finanziaria è garantita attraverso la riduzione di 300 milioni di euro del fondo per lo sviluppo dei microprocessori, e di altri 300 milioni del fondo per l’erogazione dei contributi alle imprese che partecipano alla realizzazione dell’Ipcei (Importanti progetti di comune interesse europeo).
Un comma dell’ultimo emendamento depositato dal governo alla manovra prevede anche fondi per 18 milioni nel 2024 alla società Sport e Salute "al fine di assicurare l’adeguamento alle prescrizioni tecnico-scientifiche dell’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) per l’acquisto, la riqualificazione e l’allestimento della sede".
Al momento non ci sarà nessuna modifica al Superbonus, come riportato dalla nota del ministero dell’Economia e delle finanze, che esclude infatti (e smentisce) "qualsiasi ipotesi di proroga del superbonus circolata in queste ore e pubblicata da alcuni organi di stampa".
La manovra "è seria, frutto di una politica di bilancio seria, come ha detto la presidente del Consiglio". Così il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti entrando in Aula alla Camera dove è in corso il dibattito dopo le comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo. "Quindi niente proroga del Superbonus", aggiunge interpellato in merito dai cronisti.


611 di 616 - 14/11/2024 13:09
DIMITRI LONG N° messaggi: 4218 - Iscritto da: 04/10/2024

Come va a Catania Peppino?

Sono preoccupato per l' Etna e anche per lo Stromboligringrimacing

612 di 616 - 14/11/2024 13:10
DIMITRI LONG N° messaggi: 4218 - Iscritto da: 04/10/2024
Come va a Catania Peppino?

RFI, Mare e cultura a prova di treno: 5 stazioni che uniscono entrambi in pochi chilometriRFI, Mare e cultura a prova di treno: 5 stazioni che uniscono entrambi in pochi chilometri

Economia,Trasporti08 luglio 2024 - 19.13

613 di 616 - 14/11/2024 13:12
DIMITRI LONG N° messaggi: 4218 - Iscritto da: 04/10/2024

Come va a Catania Peppino?

Realizzata alla periferia nord della città, in prossimità del parco archeologico, e inaugurata il 19 gennaio 1871, la stazione nacque all’interno del progetto di costruzione della linea jonica orientale, Messina-Catania-Siracusa, attuato dalla Società Vittorio Emanuele. A pochi passi dalla costa, la stazione è caratterizzata anche dalla vicinanza all’isola di Ortigia, patrimonio UNESCO e scrigno incantato dentro cui si possono ammirare antichi reperti greci e romani, come il Tempio di Apollo, affiancati dalle bellezze del Barocco Siciliano, come la nota Piazza del Duomo, circondati dall’Area Marina Protetta del Plemmiro.

614 di 616 - 14/11/2024 13:42
peppedj N° messaggi: 18598 - Iscritto da: 27/9/2007
Tutto bene Pensa a Telecom Italia che non sta spaccando nulla
615 di 616 - 14/11/2024 13:43
peppedj N° messaggi: 18598 - Iscritto da: 27/9/2007
Appena finisce euforia scende?
616 di 616 - 14/11/2024 17:08
lucia31 N° messaggi: 477 - Iscritto da: 01/3/2016
su questo quasi +10% qualcuno sta festeggiando


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