zilart2
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Manca eni e enel
2 di 105-20/4/2016 08:240
g3kk0
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Non manca nulla. Queste sono le due banche "sistema" le più importanti del ftse mib, basta guardare i grafici come si seguono.
3 di 105-20/4/2016 08:250
g3kk0
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B.P.Vicenza: ora e' a portata di Atlante (MF)
Fonte: MF Dow Jones (Italiano)
La Banca Popolare di Vicenza si mette alla portata del fondo Atlante per condurre in porto l'aumento di capitale da 1,75 miliardi. L'esito dell'operazione, attesa nei prossimi giorni ai nastri di partenza dopo uno stop momentaneo imposto da Consob, dipenderà infatti dal veicolo gestito da Quaestio sgr e subentrato a Unicredit nella garanzia sull'inoptato.
Nelle intenzioni di consulenti e amministratori, spiega MF, la forchetta di prezzo stabilita lunedì sera dovrebbe facilitare il lavoro di Atlante che proprio la scorsa settimana ha chiesto a Banca d'Italia e Bce l'autorizzazione per acquisire una partecipazione di maggioranza. Il range individuato dal cda di Bpvi (0,10-3 euro per azione) è infatti inferiore alle attese del mercato e determina una valorizzazione della banca pre-aumento compresa tra 10 e 301,7 milioni. Dopo la ricapitalizzazione da 1,5 miliardi (a cui si aggiungeranno 250 milioni di incentivi e green shoe) il valore di Bpvi dovrebbe dunque oscillare tra 1,51 e 1,8 miliardi con un multiplo price-book value compreso tra 0,38 e 0,45 (quest'ultimo valore sostanzialmente allineato con la media delle popolari italiane). Si tratta insomma di una forchetta piuttosto ampia rispetto alle consuete prassi di mercato e fonti finanziarie spiegano questa scelta come un compromesso tra i collocatori e il board.
red/lab
(END) Dow Jones Newswires
April 20, 2016 02:04 ET (06:04 GMT)
4 di 105-20/4/2016 09:200
Claudio143
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5 di 105-20/4/2016 09:200
Claudio143
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6 di 105-20/4/2016 09:210
Claudio143
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7 di 105-20/4/2016 09:410
g3kk0
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Grazie Claudio
8 di 105-20/4/2016 09:540
Claudio143
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9 di 105-20/4/2016 12:200
1angeloangelo1
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Non doveva parlare Draghi alle 12.00.... notizie?
10 di 105-20/4/2016 12:220
zilart2
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Iscritto da: 01/4/2012
Bpvi: UniCredit e Quaestio Capital Management SGR siglano "Accordo di Sub-Underwriting"
FTA Online News
Su richiesta della CONSOB, ai sensi dell'art. 114, comma 5,
lettera a) del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF"), e facendo
seguito al comunicato diffuso in data 18 aprile 2016, UniCredit S.p.A.
("UniCredit") comunica che in data 18 aprile 2016, la stessa ha
sottoscritto un accordo (l'"Accordo di Sub-Underwriting") con Quaestio
Capital Management SGR S.p.A., società unipersonale ("Quaestio"),
promotrice del fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo
chiuso denominato "Atlante" in corso di costituzione (il "Fondo
Atlante"), il cui scopo, come noto, è quello di incrementare il valore
del proprio patrimonio effettuando operazioni di investimento
attraverso, tra l'altro, la sottoscrizione di aumenti di capitale da
realizzarsi esclusivamente mediante sottoscrizione di azioni (anche non
negoziate in un mercato regolamentato): (i) nell'ambito di accordi con
uno o più membri del consorzio di collocamento e/o garanzia; e/o (ii)
mediante sottoscrizione di azioni nell'ambito di private placement. Il
Fondo Atlante può effettuare esclusivamente investimenti in emittenti
che si trovino ad avere ratio patrimoniali inadeguati rispetto ai minimi
stabiliti nell'ambito dello SREP, e che quindi realizzino, su richiesta
dell'Autorità di Vigilanza, interventi di rafforzamento patrimoniale.
Con riferimento all'Accordo di Sub-Underwriting si forniscono i seguenti
elementi informativi. Ai sensi dell'Accordo di Sub-Underwriting,
Quaestio, in nome, per conto e nell'interesse del Fondo Atlante in corso
di costituzione, ha assunto l'impegno nei confronti di UniCredit di
sottoscrivere le azioni di nuova emissione rivenienti dall'aumento di
capitale (l'"Aumento di Capitale") deliberato da Banca Popolare di
Vicenza S.p.A. ("BPVi") non sottoscritte nell'ambito della prospettata
offerta di azioni BPVI finalizzata alla quotazione (l'"Offerta") e che
UniCredit dovesse essere chiamata a sottoscrivere sulla base degli
impegni di garanzia con BPVi (le "Azioni BPVi/UCI"), fino all'importo
massimo di Euro 1.500 milioni (e, quindi, con esclusione delle azioni a
servizio della c.d. "opzione di sovrallocazione") (l'"Impegno di
Sottoscrizione").
Condizioni sospensive e di efficacia L'efficacia
dell'Impegno di Sottoscrizione è sospensivamente condizionata al
verificarsi, entro il 6 maggio 2016, delle seguenti circostanze: (i)
che il Fondo Atlante raccolga l'ammontare minimo, così come determinato
nel regolamento del Fondo medesimo in Euro 4.000 milioni e che i
sottoscrittori del Fondo abbiano approvato, all'atto della
sottoscrizione delle relative quote, l'assunzione da parte del Fondo
degli impegni previsti dall'Accordo di SubUnderwriting; (ii) che, in
conformità a quanto previsto dal regolamento del Fondo Atlante, venga
confermata dalla CONSOB che gli impegni di cui all'Accordo di
Sub-Underwriting e/o la sottoscrizione delle Azioni BPVi/UCI non
comporti un obbligo di promozione di un'offerta pubblica di acquisto
anche ai sensi dell'art. 105 e seguenti del D.Lgs. 58/98 sulle azioni di
BPVi; (iii) che, tenuto conto di quanto previsto dal regolamento
del Fondo Atlante (con l'impegno di UniCredit a far sì che di tale
situazione sia data piena ed opportuna disclosure nella documentazione
relativa all'Offerta), la sottoscrizione delle Azioni BPVi/UCI da parte
di Quaestio avvenga con modalità tali per cui il Fondo Atlante non sia
tenuto a promuovere un'offerta pubblica di acquisto anche ai sensi
dell'articolo 105 e seguenti del D.Lgs. n. 58/1998 sulle azioni
ordinarie di BPV; (iv) che Quaestio riceva dalle competenti Autorità
la preventiva autorizzazione, ai sensi della disciplina applicabile e
rilevante, all'esecuzione dell'Impegno di Sottoscrizione e, per
l'effetto, alla sottoscrizione di un numero di Azioni BPVi/UCI per un
controvalore complessivo pari a Euro 1.500 milioni; (v) che ciascuna
delle deliberazioni assunte da BPVi in relazione all'Offerta e ai fini
della stessa siano assunte in conformità alla normativa, anche
regolamentare, applicabile e nel rispetto dei prescritti requisiti
procedimentali (articolo 2441 c.c., incluso); (vi) all'esatto e
puntuale adempimento da parte di UniCredit degli impegni dalla stessa
assunti ai sensi dell'Accordo di Sub-Underwriting, dell'accordo
preliminare di garanzia con BPVi e dal successivo accordo di garanzia
(underwriting), in quanto rilevanti o strumentali ai fini del rispetto
degli impegni assunti con l'Accordo di SubUnderwriting; (vii) che,
anche ai fini di quanto previsto dal regolamento del Fondo, nel caso in
cui si completi positivamente l'Offerta e, quindi, a seguito
dell'integrale sottoscrizione dell'Aumento di Capitale, le azioni
ordinarie di BPVi siano diffuse in modo tale da assicurare un flottante
valutato come adeguato da Borsa Italiana.
Prezzo di sottoscrizione UniCredit
ha rappresentato a Quaestio, tra l'altro, che l'attività di
pre-marketing è stata condotta unitamente agli altri Global Coordinator
secondo la miglior prassi di mercato per operazioni similari. Con
riferimento alla determinazione del prezzo di sottoscrizione da parte
del Fondo Atlante delle Azioni BPVi/UCI, UniCredit si è quindi
impegnata: (i) a proporre al Consiglio di Amministrazione di BPVi,
tenutosi in data 18 aprile 2016, un intervallo di valorizzazione ai fini
dell'offerta rivolta ad investitori istituzionali che la stessa
ritenesse corretto e ragionevole, con un prezzo minimo che, in ogni
caso, non avrebbe dovuto discostarsi dalle evidenze delle attività di
pre-marketing condotte da UniCredit unitamente agli altri Global
Coordinator e volto a garantire il massimo delle adesioni all'Offerta
rivolta agli investitori istituzionali; e (ii) a comunicare a Quaestio
tale intervallo di valorizzazione. In forza dell'Accordo di
Sub-Underwriting, il Fondo Atlante, a sua volta, si è impegnato, in caso
di mancata integrale sottoscrizione dell'Aumento di Capitale
nell'ambito dell'Offerta, a sottoscrivere le Azioni BPVi/UCI a un prezzo
unitario non superiore al minimo della proposta di UniCredit. Pertanto,
a seguito della approvazione dell'intervallo di valorizzazione
indicativa da parte del Consiglio di Amministrazione di BPVi, come
risultante dal comunicato stampa di quest'ultima diffuso dall'emittente
in data 19 aprile 2016, il prezzo di sottoscrizione unitario delle
Azioni BPVi/UCI da parte del Fondo Atlante sarà pari a Euro 0,10. Con
riferimento all'intervallo di valorizzazione, nell'Accordo di
Sub-Underwriting si da atto che Quaestio non ha partecipato né
all'attività di pre-marketing, né alla definizione di qualunque proposta
e che pertanto la stessa non potrà essere ritenuta responsabile, a
qualsiasi titolo, in relazione alla citata proposta e alla
determinazione dell'intervallo di valorizzazione.
Impegni di Unicredit Ai
sensi dell'Accordo di Sub-Underwriting, UniCredit ha assunto alcuni
impegni strumentali e propedeutici ai fini della corretta esecuzione da
parte del Fondo Atlante dell'Impegno di Sottoscrizione (tra i quali la
sottoscrizione dell'accordo di garanzia a termini e condizioni in linea
con la migliore prassi di mercato), nonché obbligazioni in linea con
operazioni della stessa natura.
Termine di validità dell'Accordo di Sub-Underwriting L'Accordo
di Sub-Underwriting è valido e, ai termini ed alle condizioni ivi
previsti, vincolante fino alla prima delle seguenti date: (i) la data di
sottoscrizione delle Azioni BPVi/UCI; e (ii) il 10 maggio 2016.
(RV)
12 di 105-20/4/2016 12:400
g3kk0
N° messaggi: 5871 -
Iscritto da: 19/3/2012
Domani è il giorno della Bce: il «wait and see» di Draghi in attesa di risultati
Ora si può solo aspettare. Difficile che, in assenza di cattive
notizie, la Banca centrale europea prenda altre iniziative dopo il
taglio dei tassi e l’ampliamento del quantitative easing (qe) deciso a
marzo e in attesa del lancio al giugno della nuova serie di Tltro2, le
aste di liquidità a lungo termine finalizzate ai prestiti alle imprese. I
banchieri centrali ora hanno bisogno di capire quanto siano efficaci le
misure finora prese, e quindi l'analisi della situazione economica,
d'ora in poi, sarà centrale. Sono quindi basse le attese per la riunione
di aprile, giovedì, al massimo qualche indicazione sull'eventuale
andamento dei tassi in futuro: potranno calare ancora, o no?
L’analisi economica non dà indicazioni nuove, in alcun senso. Al
momento, l'inflazione non accenna a migliorare. Non inganni il ritorno a
marzo dell'inflazione a zero – livello comunque insoddisfacente – dal
-0,2% annuo di febbraio; e neanche il miglioramento dell'inflazione di
fondo, core (che esclude alimentari ed energia) dal +0,8% all’un per
cento. I prezzi dei beni industriali (non energetici), quelli esposti
alla concorrenza internazionale, hanno rallentato, passando da un
incremento annuo dello 0,7% a febbraio allo 0,5 per cento. Il
piccolissimo progresso dell’indice complessivo è quindi tutto legato
all’andamento dei prezzi dei servizi – il 44,2% dell'indice – che hanno
accelerato all’1,4% annuo. Un segnale positivo, l’inizio della svolta?
Non sembra. È stato piuttosto l'effetto degli aumenti delle tariffe
turistiche: Pasqua, quest’anno, è caduta a marzo, mentre nel 2015 era ad
aprile. Il sottoindice, in accelerazione, ha registrato questa
discrepanza temporale (e lo farà, di nuovo, questo mese, con un
possibile rallentamento, se non una flessione).
Il rialzo dell’euro non aiuta. Da un anno, la moneta comune è spinta
lentamente in alto da una irregolare ma chiara tendenza
all’apprezzamento. Il cambio effettivo, un indice che riassume
l’andamento verso le principali valute, era a quota 88,948 il 6 aprile
2015 e a quota 94,6157 martedì 19 aprile, con un rialzo del 6,4% che non
aiuta l'economia di Eurolandia, né l’andamento dei suoi prezzi. Il
livello attuale è sicuramente lontano dal 104,5 di aprile 2014, e ancora
di più dal 113,5 di fine 2009, ma gli sviluppi e le prospettive della
politica monetaria del mondo, dopo il rialzo dei tassi americani,
avrebbe fatto sperare qualcosa in più proprio negli ultimi mesi.
Soprattutto, il periodo di apprezzamento ha coinciso con quello del
quantitative easing, alimentando le critiche.
È vero però che sono i tassi di interesse – il differenziale atteso –
e non gli acquisti di titoli, a incidere sui cambi. Anche in questa
fase, non “ordinaria”. L’andamento del cambio lascia quindi pensare che
qualche indicazione sul costo del credito ufficiale, dalla conferenza
stampa, potrebbe arrivare. La Banca centrale continua a dire che i tassi
resteranno agli attuali livelli – zero per cento, con un -0,4% per i
depositi presso la Bce – «o più bassi», per un periodo lungo, ma il
presidente Mario Draghi a marzo ha preferito lanciare un segnale un po’
diverso: non sono previsto ulteriori tagli, ha detto. Un’apparente
contraddizione che può essere sciolta in un modo solo: ipotizzando
eventuali nuove riduzioni del costo del credito sono possibili soltanto
con l’arrivo di altre cattive notizie sul fronte dell'economia e dei
prezzi. Le parole di Draghi a marzo hanno però inciso sulle aspettative e
hanno spinto verso l’alto la moneta comune.
Non è escluso che continui anche il dialogo a distanza tra la Bce e i
suoi critici. Soprattutto dopo gli aspri giudizi contro la Bce e il suo quantitative easing espressi dal ministro delle Finanze tedesco
Wolfgang Schäuble («Sta creando problemi straordinari», ha detto). La
Banca centrale non entra direttamente nelle polemiche, preferendo
difendere il proprio operato su un piano strettamente analitico. Compito
non difficile in una fase in cui – come ricorda Ben May di Oxford
Economics – molti indicatori reali migliorano: gli indici di attività si
sono stabilizzati, la produzione industriale è in rialzo e fa pensare a
un’accelerazione del pil nel primo trimestre 2016, vendite al dettaglio
e immatricolazioni segnalano una crescita delle spese delle famiglie,
il mercato del lavoro di Eurolandia migliora e si rafforza il credito
bancario.
A mancare all'appello, oltre al cambio, sono quindi soltanto i prezzi
– inflazione e aspettative – che rispetto a quelle variabili reali si
muovono sempre “in ritardo”. In questo caso sembrano però un po’ troppo
in ritardo e danno forza a quelle analisi – le ultime sono di Ethan
Harris di BoA Merrill Lynch – che indicano nell’eccesso di offerta
globale di beni e servizi, non (o non solo) nella carenza di domanda –
la causa dell’attuale situazione mondiale di bassa inflazione e di
crescita comunque limitata. Un eccesso di offerta di beni e servizi è,
peraltro, un eccesso di domanda di moneta, che si cura proprio con la
politica monetaria e non con una – difficile – politica fiscale; laddove
uno scenario di stagnazione secolare richiede esattamente il contrario:
politica fiscale, e non politica monetaria. Sono temi che sono sullo
sfondo dell’attuale dibattito di politica monetaria e di cui sarà
importante cogliere eventuali allusioni nelle prossime conferenze stampa
della Bce.
13 di 105-20/4/2016 17:090
Claudio143
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t
14 di 105-21/4/2016 07:490
Claudio143
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bg tt
15 di 105-21/4/2016 07:490
Claudio143
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v
16 di 105-21/4/2016 10:070
g3kk0
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Oggi molto bene, resistenza 3.62 se sfonda questo valore si viaggia long.
17 di 105-21/4/2016 11:270
g3kk0
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Iscritto da: 19/3/2012
3.60 max per ora, aspettiamo bce
18 di 105-21/4/2016 12:420
g3kk0
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Iscritto da: 19/3/2012
14.30 intervento Draghi.
19 di 105-Modificato il 21/4/2016 12:450
Claudio143
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@gekko...up tecnico by leva parco buoi> ricoperture orte ...look mib...e pure ucg girella rossa..