B. Profilo: in processo vendita spunta Banor Sim (fonti)
13 Gennaio 2021 - 4:14PM
MF Dow Jones (Italiano)
Nel processo di vendita di Banca Profilo spunta Banor Sim.
Secondo quanto risulta a MF-Dowjones la società londinese
sarebbe infatti presente in data room per valutare numeri e termini
dell'acquisto. Altre fonti aggiungono che non sarebbe l'unico
soggetto presente nella "sala virtuale" per consultare i dati
riservati utili ad avviare una trattativa ma sicuramente è tra
quelli che ha mostrato un buon committment.
La private bank di Matteo Arpe doveva essere ceduta il 31 marzo
2020 quando è scattato il termine di durata del Sator Private
Equity Fund, gestito da Sator Capital Limited che poi, per trovare
un compratore, ha utilizzato un'estensione del periodo. Il 4 giugno
il fondo ha annunciato la messa in vendita della partecipazione di
controllo pari al 62,4% del capitale della banca e affidato
l'incarico all'advisor Lazard.
Banor presente sul mercato dal 1989 come veicolo per le attività
di private banking di un gruppo di banche del nord Italia, viene
rilevata nel 2000 da un gruppo di investitori privati e manager
guidati da Massimiliano Cagliero, attuale a.d. L'obiettivo di
Cagliero e dei suoi partner era quello di creare un polo
indipendente del private banking in Italia che attuasse i principi
del value investing. Con sedi nel cuore di Milano, Torino e
Bolzano, Banor Sim è oggi una delle principali società italiane di
intermediazione mobiliare ed è specializzata nella gestione di
capitali e consulenza su grandi patrimoni.
Sarebbe invece definitivamente tramontata l'interlocuzione di
Pofilo con Attestor, il fondo che controlla la private bank
torinese Bim; la proposta sarebbe stata giudicata troppo complessa
dal venditore e i due soggetti non sono riusciti a trovare un punto
di incontro.
L'attenzione delle autorità di Vigilanza sul dossier è alta. In
questo momento è in corso un'ispezione ordinaria di Banca d'Italia
che sta volgendo al termine. Alla luce dell'ispezione sono stati
rimodulati i tempi della procedura di vendita che è partita intorno
a metà settembre e l'obiettivo è quello di chiudere l'operazione di
cessione entro il primo semestre 2021, quindi un anno prima della
fine vita del fondo.
La cessione di Banca Profilo avviene in un contesto di mercato
complicato. Oltre alla pandemia di Covid-9 che ha mutato lo
scenario macro-economico, alcune fonti mettono l'accento sul
prezzo: l'aspettativa di valorizzazione sarebbe elevata. La banca
ha una capitalizzazione di mercato di quasi 140 mln e un patrimonio
netto di 160 mln. Sator che detiene la maggioranza della banca
aspira a ottenere un premio che porterebbe il prezzo a superare la
market cap attuale. Il fondo mira a replicare il successo del
disinvestimento in Petrovalves ceduto al family office della
famiglia Thyssen tra la fine 2014 e l'inizio del 2015 compensando
così altre scommesse fatte in passato come Lettera 43, ExtraBanca e
Banzai. Anche se questa partita, per numerosi ragoni, anche di
governance, da gestire è oggettivamente più complicata.
Il settore del private banking in Italia tuttavia è sicuramente
tra i business bancari più redditizi anche se le prospettive in
questa fase sono incerte.
Le Aum di puro private banking di Banca Profilo in Italia alla
fine del primo semestre dell'anno ammontavano a circa 4 mld. Sempre
in base ai dati del primo semestre l'utile netto consolidato
ammonta a 4,6 milioni di euro (+10,2% a/a) tenuto conto delle
maggiori rettifiche sugli attivi finanziari ai sensi Ifrs 9. Il
settore Private & Investment Banking ha archiviato i primi 6
mesi del 2020 con ricavi netti per 11,2 milioni di euro, in
diminuzione rispetto ai 12,6 milioni di euro del 30 giugno 2019
(-10,8% a/a) anche a causa della pandemia in corso.
La banca il 4 giugno ha approvato il Piano Industriale 2020-23.
Il nuovo business plan ha l'obiettivo di far evolvere il modello
attuale, arricchendolo da un lato con nuove linee di business e
dall'altro diversificando il target di clientela con l'entrata a
regime degli investimenti e degli sviluppi fintech - settore nel
quale la banca è presente con una quota in Tinaba che oggi conta
100 mila clienti banca rizzati - finalizzati ad aggredire il
segmento retail.
Alla scadenza del processo di vendita manca ancora tempo, ma
operazioni di questa natura non possono essere finalizzate in zona
Cesarini per via dei tempi burocratici relativi ai perfezionamenti
e alle autorizzazioni necessarie.
claudia.cervini@mfdowjones.it
gabriele.lamonica@mfdowjones.it
cce/glm
MF-DJ NEWS
1315:57 gen 2021
(END) Dow Jones Newswires
January 13, 2021 09:59 ET (14:59 GMT)
Copyright (c) 2021 MF-Dow Jones News Srl.
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