BRE Brembo NV

Appena il neo presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha incontrato i giornalisti ha detto di aver vinto in volata, come Oscar Freire, il velocista spagnolo che nel 2001 fu campione del mondo per la Mapei.

Ma forse, scrive MF, il paragone non e' quello giusto, perche' e' vero che Squinzi ha battuto ieri Alberto Bombassei nella Giunta nazionale di Confindustria con 93 voti contro 82. Ma quegli 11 voti di differenza piu' che lo scatto finale del presidente di Mapei testimoniano il recupero, superiore alle attese, del presidente di Brembo. Bombassei, infatti, era uscito ben piu' distanziato dalla lunga consultazione effettuata dai tre saggi incaricati di tastare il polso alla base sulla successione di Emma Marcegaglia. Luigi Attanasio, Antonio Bulgheroni e Catervo Cangiotti avevano raccolto da parte di membri di Giunta un numero di indicazioni su Squinzi che sfioravano il centinaio, tanto da aver proposto a Bombassei, in un colloquio riservato, il consiglio di fare un passo indietro per non spaccare l'associazione. A conti fatti Bombassei ha fatto bene a rifiutare e a correre fino alla fine. Certo e' che anche nella tarda serata di mercoledi' 21 marzo gli uomini di Squinzi erano ancora sicuri di poter contare sui 105 voti che erano stati censiti. Ma ieri, aperte le urne alla conta mancavano 12 voti "sicuri", gli stessi che passati dall'altra parte hanno assicurato a Bombassei il raggiungimento del suo obiettivo di riserva. red/lab