Il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in rialzo dell'1,57%
a 16.197 punti (massimo intraday a 16.250, minimo a 15.629). Il
principale indice milanese e' risultato molto volatile durante la
seduta, influenzato soprattutto dalle notizie riguardanti il
sistema bancario, ma ha recuperato sul finale di seduta per due
principali motivi: le parole della Commissione Europea e le
dichiarazioni di Mark Carney.
Chiusura positiva anche per le altre principali Borse europee:
Dax +0,71%, Ibex +0,72%, Cac-40 +1% e Ftse 100 +2,27%.
Ci sono stati diversi spunti macro nell'arco della giornata. Le
vendite al dettaglio in Germania sono rimbalzate dello 0,9% a
livello mensile a maggio, mentre il tasso di disoccupazione si e'
attestato al 6,1% a giugno, sullo stesso livello di maggio. Il Pil
del primo trimestre della Gran Bretagna e' invece stato confermato
al +0,4% t/t e al +2% a/a.
Passando all'Eurozona, l'inflazione nel mese di giugno, secondo
la lettura preliminare, e' cresciuta dello 0,1% a livello annuale
rispetto al -0,1% a/a di maggio, battendo le attese del consenso
che si aspettava una lettura invariata. In Italia invece lo stesso
dato ha registrato un aumento dello 0,1% m/m e una diminuzione su
base annua pari a -0,4%.
Negli Stati Uniti, le richieste settimanali di sussidi di
disoccupazione sono salite di 10.000 unita' a quota 268.000,
rispetto alle 267.000 attese dal consenso, mentre l'indice Napm di
Chicago, che si basa su un'indagine condotta sui direttori
d'acquisto del settore manifatturiero, e' salito a giugno a 56,8
punti dai 49,3 di maggio.
In ordine sparso il comparto bancario: Intesa Sanpaolo +3,28%,
B.P.E.Romagna +2,76%, B.P.Milano +2,31%, Unicredit +2,28%,
Mediobanca +1,68%, B.Popolare -0,19%, Ubi B. -1,04% e B.Mps -2,44%.
Nella prima meta' della seduta i titoli avevano sofferto il
newsflow riguardante Deutsche Bank.
L'istituto tedesco infatti ha fallito per il secondo anno
consecutivo gli stress test della Federal Reserve e ha ricevuto
critiche dal Fondo Monetario Internazionale. Per il Fmi, Deutsche
Bank e' la banca che pone i maggiori rischi per l'intero sistema
finanziario globale in quanto potenziale fonte di esternalita'
negative.
Come affermato precedentemente pero', verso la chiusura delle
contrattazioni c'e' stata un'accelerazione al rialzo delle banche
dopo che una portavoce della Commissione Europea ha confermato che
l'istituzione ha autorizzato l'Italia (domenica scorsa) ad
utilizzare garanzie del Governo per creare un programma di supporto
precauzionale per le banche del Paese. Inoltre, il programma di
liquidita' include fino a 150 mld di euro di garanzie del Governo,
ha affermato un funzionario dell'Unione europea.
In aggiunta, Mark Carney, governatore della Bank of England, ha
affermato che in estate sono necessarie alcune misure di
accomodamento monetario, aggiungendo che la BoE "continuera' con
operazioni di liquidita' settimanali fino a settembre". Anche
queste parole hanno migliorato il sentiment generale dei mercati
azionari.
Novita' importanti per Unicredit. Il gruppo bancario, dopo varie
indiscrezioni emerse a meta' mattinata, ha confermato che Jean
Pierre Mustier e' il nuovo amministratore delegato. La nomina e'
avvenuta oggi all'unanimita' e il banchiere francese, cooptato nel
frattempo in Consiglio, assumera' tutte le cariche a partire dal
prossimo 12 luglio.
B.Carige invece ha ceduto il 2,71% a 0,37 euro. Ieri pomeriggio
il gruppo ha reso noto il piano industriale al 2016-2020,
considerato troppo ottimista dagli analisti di Equita Sim,
soprattutto in termini di tasso composto medio annuo di crescita
del net interest income e delle commissioni.
In progresso il segmento dell'Oil&Gas: Eni +1,54%, Saipem
+1,53% e Tenaris +1,25%. Le azioni non hanno subito la discesa dei
prezzi del greggio, con il Brent che al momento tratta a 49,7
usd/barile (-1,8%) e il Wti a 48,82 usd/barile (-2,13%).
Nel lusso hanno chiuso in territorio negativo Luxottica (-4,4%),
Tod's (-0,56%), B.Cucinelli (-0,43%) e Moncler (-0,21%). Segno piu'
invece per S.Ferragamo (+1,61%) e Ynap (+3,48%).
In evidenza Prysmian con un rialzo del 6,45% a 19,64 euro. Il
titolo ha beneficiato del via libera da parte della Commissione
europea al piano dell'Italia per la banda ultralarga per il
2016-2022.
Positive anche le utility: Acea +7,16%, Iren +3,73%, A2A +4,53%,
Snam +2,78%, Hera +2,42%, Terna +2,29% e Enel +2,05%.
Sul resto del listino, Rcs ha segnato un -0,92% a 0,8045 euro.
Newco, la societa' creata fra Investindustrial e Diego Della Valle,
Mediobanca, Pirelli e Unipolsai, cui fa capo il 22,5% del gruppo
editoriale, non e' interessata ad aderire a un'eventuale fusione
fra il gruppo e Cairo Comm. (+4,6%).
gir
giovanni.russo@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
June 30, 2016 11:52 ET (15:52 GMT)
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