Dowjones
Danieli & C. ha chiuso il 1* semestre 2010-2011 con un utile
netto pari a 84,1 mln euro (+34% a/a).
I ricavi del gruppo, si legge in una nota, sono pari a 1,4052
mld (+33% a/a), l'Ebitda a 190,2 mln (+62% a/a), il margine
operativo lordo a 168,7 mln (+70% a/a) e l'Ebit a 128 mln (+84%
a/a).
La produzione mondiale di acciaio ha raggiunto nel 2010 oltre
1,4 mld di tonnellate (record storico di produzione) con un
incremento del 15% rispetto allo scorso anno grazie al recupero nei
volumi di Usa, Giappone e Ue (dove sono migliorate le capacita' di
utilizzazione degli impianti esistenti) ed alla crescita continua
nei volumi prodotti da nuovi impianti in Cina, India e Brasile.
Danieli & C. prevede un 2011 con una conferma nella crescita
della produzione nei paesi emergenti ed un ulteriore consolidamento
nella domanda d'acciaio per l'industria meccanica, cantieristica ed
automotive; costruzioni ed infrastrutture cresceranno piu'
limitatamente legando il loro sviluppo ad un miglioramento della
stabilita' finanziaria generale.
L'incremento dei ricavi del 33%, rispetto a quelli del semestre
omologo dello scorso esercizio riflette sia un aumento di fatturato
nel settore acciaio, con una maggiore produzione nel periodo (e
prezzi di vendita in crescita legati a maggiori costi delle materie
prime) sia un aumento significativo ma piu' contenuto del fatturato
nel settore impianti senza significative variazioni nell'area di
consolidamento e senza particolari impatti nell'andamento del
cambio euro-dollaro Usa.
Il miglioramento dell'Ebitda del gruppo e' legato all'andamento
positivo di entrambi i settori operativi dove sono stati necessari
solo limitati accantonamenti ai fondi rischi per coprire passivita'
latenti e controversie pendenti. Le performances di entrambi i
settori del gruppo "Plant Making" (ingegneria e costruzioni
impianti) e "Steel Making" (produzione acciai speciali) sono
entrambe positive e grazie al portafoglio ordini attualmente in
essere fanno prevedere, al momento, risultati a fine esercizio in
linea con gli obiettivi indicati.
Il risultato operativo del settore impiantistico risulta
equamente distribuito nelle principali linee di prodotto
(acciaierie, prodotti lunghi e prodotti piani ) garantendo una
redditivita' essenzialmente omogenea in tutte le aree geografiche
interessate, con un buon contributo garantito al gruppo da parte
delle principali consociate operative.
Il settore "Steel Making" e' ritornato in utile con un
miglioramento nei volumi di produzione e nei margini ed il trend
previsto per il 2010/11 risulta positivo. Infine gli eventi
nell'area Mena (Middle East North Africa) indurranno qualche extra
costo di cui comunque si e' tenuto o si terra' conto nel capitolo
rischi.
Per quanto riguarda le prospettive del settore, Danieli & C.
sottolinea che l'economia mondiale e' in crescita. Usa ed Europa
sono a rilento, in particolare l'Europa. Le materie prime sono
previste in rialzo ed e' probabile che questi aumenti non possano
essere assorbiti in toto con i prezzi di vendita. Infine le
turbolenze nell'area Mena, se non risolte adeguatamente rischiano
di compromettere la ripresa almeno per un certo periodo. Le
prospettive, quindi, potranno essere meglio delineate tra qualche
mese. Ad oggi vale il carico ordini che ci garantisce buone
prospettive a medio termine.
Il portafoglio ordini del gruppo risulta ben diversificato per
area geografica e per linea di prodotto ed ammonta, al 31 dicembre
2010, a 3,479 mld (di cui 279 mln nel settore della produzione di
acciai speciali) rispetto a 3,682 mld al 30 giugno 2010 (di cui 219
mln per acciai speciali).
Il numero dei dipendenti del gruppo al 31 dicembre 2010 e' di
8.996 unita', aumentato di 333 unita' rispetto al 30 giugno 2010.
com/alb alberto.chimenti@mfdowjones.it