Top Manager Reputation: Starace primo, Messina e Descalzi sul podio
10 Gennaio 2023 - 12:35PM
MF Dow Jones (Italiano)
Il 2022 ha visto la consacrazione del nuovo ruolo dei top
manager, sempre più guida per l'intero Paese. Negli ultimi dodici
mesi, un contenuto su due (46%) è stato infatti riferito alla sfera
della Leadership: in un contesto di grande fermento, l'Italia ha
guardato a loro in cerca di una direzione. Si prenda ad esempio il
loro ruolo giocato nella crisi economico-energetica. Sul finire
dell'anno, poi, l'attenzione mediatica verso i top manager ha
continuato la sua ascesa (+31% rispetto a novembre). A dicembre
Francesco Starace (81,81) sale di due posizioni, guadagnando il
vertice della classifica Top Manager Reputation, l'osservatorio
permanente di Reputation Science.
L'ad di Enel ha presentato il piano strategico 2023-2025 e
commentato i 60 anni dell'azienda, che ha anche raggiunto il suo
punteggio più alto di sempre nel Dow Jones Sustainability World
Index. Al secondo Carlo Messina (79,66), Ceo di Intesa Sanpaolo,
incoronata "Banca dell'anno in italia" dalla prestigiosa testata
britannica The Banker e apprezzata per le sue politiche di
attenzione alle risorse umane. Chiude il podio l'ad di Eni Claudio
Descalzi (79,50), tornato a parlare di sicurezza e indipendenza
energetica.
Per la reputazione dei leader d'azienda rimane centrale il tema
Esg, pur se in leggera flessione. Nel fashion è il caso di Giorgio
Armani (78,66) con la sua sfilata "green" e di Brunello Cucinelli
(77,18), premiato con il Neiman Marcus Award per aver reso il lusso
più "umano".
Salgono in posizione 5 e 6 due protagonisti del cluster energia,
Renato Mazzoncini di A2A (78,66) e Stefano Donnarumma di Terna
(77,28), protagonista di un momento definito "storico" dal Governo
per l'ok dell'UE al co-finanziamento della nuova interconnessione
elettrica Italia-Tunisia.
Si conferma in testa al cluster trasporti l'ad di Ferrovie dello
Stato Luigi Ferraris (74,69), +2 posizioni, nominato Businessman of
the Year da Fortune Italia. Nona posizione per Matteo del Fante
(71,19), ad di Poste italiane, che riceve la certificazione Equal
Salary ed entra negli indici di sostenibilità Dow Jones per il
quarto anno consecutivo. Al decimo Andrea Orcel di UniCredit
(71,02), stabili Elkann (70,53), Rosso (69,06) e Cairo (68,66).
Guadagna una posizione l'ad di Tim Pietro Labriola (68,02), seguito
da Alessandro Benetton (65,95). A ridosso della Top 100
(www.topmanagers.it) movimenti in crescita di Lucia Calvosa (Eni) e
Paolo Luigi Merli (Erg).
com/alb
alberto.chimenti@mfdowjones.it
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