Tim: Cdp e Fondi esteri studiano opzioni per acquisire rete (Mess)
20 Dicembre 2022 - 9:33AM
MF Dow Jones (Italiano)
«Si sta lavorando con Cassa depositi e prestiti e fondi
internazionali sulle opzioni per la rete di Telecom Italia». Con
queste parole espresse ieri da Adolfo Urso, ministro delle imprese
e Made in Italy (Mimit), il governo è uscito allo scoperto portando
in superficie l'ipotesi di soluzione in piedi da fine novembre e
che sembra la strada principale per assicurare connettività e fibra
ottica al Paese. Poi se sarà rete unica o Rete nazionale come la
definisce Alessio Butti, sottosegretario a Palazzo Chigi, è tutto
da scoprire.
Questo schema, scrive il Messaggero, emerge dietro le quinte
della serie di incontri promossi dalla Presidenza del Consiglio e
dal ministero di via Veneto, avviati giovedì scorso, seguiti da
un'altra riunione tecnica oggi nel primo pomeriggio, poi da un
terzo appuntamento probabilmente giovedì e spunta anche una quarta
riunione la prossima settimana, allo scopo di mantenere la road map
promessa da Butti e Urso al fine di addivenire a una soluzione
entro fine anno.
Oggi il vertice si occuperà di strumenti di politica industriale
che potrebbe sviscerare il percorso da seguire per la costruzione
del progetto. All'incontro odierno dovrebbero partecipare sempre i
due capi di gabinetto Gaetano Caputi (Palazzo Chigi) e Federico
Eichberg (Mimit), Francesco Mele, ad di Cdp Equity mentre non ci
sarà Arnaud de Puyfontaine, ad di Vivendi, rappresentato da Davide
Ruvinetti, consulente della media company francese, presente la
volta scorsa quando c'era anche Alessandro Daffina, ceo di
Rothschild, advisor di Parigi.
«Il governo intende assicurarsi il controllo della rete fissa di
Tim, asset ritenuto di importanza strategica, per creare un
operatore nel settore della banda larga esclusivamente
all'ingrosso» ha aggiunto ieri Urso, senza aggiungere le modalità
per la costruzione della rete. Modalità significa come consentire a
Cdp, che è azionista al 10% di Tim di cui Vivendi ha il 23,7% e ai
fondi, di acquisire un asset di proprietà dell'ex monopolista.
Potrebbe esserci una scissione proporzionale con la nascita di una
Newco contenente l'infrastruttura prima e secondaria contenuta in
Fibercop, controllata al 58% da Tim e al 37,5% da Kkr, il fondo Usa
che a novembre 2021 manifestò l'intenzione di lanciare un'Opa su
Tim al prezzo di 0,505 euro, subordinata a molte condizioni e poi
ritirata. Per acquisire la Newco, Cdp & Soci potrebbero
lanciare un'Opa parziale, tramite un veicolo: Kkr vuole la
maggioranza del veicolo. Ieri le azioni Tim, suscettibili di forti
oscillazioni in funzione delle indiscrezioni che si susseguono,
sono salite del 4,2% a 0,21 euro.
Secondo alcune indiscrezioni Gip, fondo Usa, si sarebbe
incontrato con Pietro Labriola, ceo di Tim, interessato a farlo
partecipare al riassetto: fonti attendibili riferiscono però che
dopo un primo generico contatto, l'investitore di New York non
sarebbe in partita anche perché non avrebbe sponsor al tavolo
governativo. Kkr, invece, sarebbe nuovamente in prima fila nelle
interlocuzioni con Cdp per studiare un'offerta sulla Rete, anche se
ancora non è chiaro il perimetro dell'operazione. Trapela che la
Newco da far nascere dalla separazione degli asset da Tim comprenda
anche il backbone che è la dorsale da cui si dipanano rete primaria
e secondaria. Al perimetro è collegato il valore atteso che Tim ha
interesse a incassare risorse per abbattere il debito di 25
miliardi. Resterebbe fuori Open Fiber.
alu
fine
MF-DJ NEWS
2009:18 dic 2022
(END) Dow Jones Newswires
December 20, 2022 03:18 ET (08:18 GMT)
Copyright (c) 2022 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Fila (BIT:FILA)
Storico
Da Giu 2024 a Lug 2024
Grafico Azioni Fila (BIT:FILA)
Storico
Da Lug 2023 a Lug 2024