Npl: Fdi rilancia il salva-debitori nel Dl Anticipi (MF)

ROMA (MF-NW)--Chissà se nell'incontro di ieri a Palazzo Chigi Giorgia Meloni ha avuto modo di discutere con il governatore di Banca d'Italia Fabio Panetta della proposta sui crediti deteriorati presentata da Fratelli d'Italia, proprio il partito della premier. I resoconti riferiscono solamente di un confronto istituzionale, il primo da quanto l'ex componente del board della Bce ha assunto l'incarico in Via Nazionale.

Intanto, scrive MF-Milano Finanza, Fdi è tornata alla carica e ha riproposto nel decreto Anticipi l'emendamento per rendere trasparenti le specifiche dei crediti ceduti dalle banche e il prezzo pagato dal cessionario. Fratelli d'Italia ci aveva già provato a settembre con il decreto Asset, ma il correttivo fu dichiarato inammissibile. Se fosse passato sarebbe stato un ostacolo al recupero dei crediti. In assenza delle informazioni infatti, secondo i propositi dei firmatari, chi ha acquistato gli npl non potrebbe agire in giudizio nei confronti dei debitori. La misura, a prima firma di Renato Ancorotti, sarebbe inoltre da applicare anche ai pacchetti già ceduti, con l'obbligo di adeguarsi alla normativa entro tre mesi.

Il tema è sentito nelle fila del partito meloniano, che nella scorsa legislatura si era mosso su questo sentiero. Nei mesi scorsi alla Camera ha invece iniziato il suo iter una proposta che dà al debitore la possibilità di saldare il debito al prezzo d'acquisto del cessionario maggiorato del 20%. Tuttavia l'iniziativa dei senatori di FdI non sembra essere stata concordata con il ministero dell'Economia. Tanto più che in passato il ministro Giancarlo Giorgetti aveva chiarito che non ci saranno modifiche sugli npl e lo stesso aveva fatto Meloni.

Sempre con un emendamento al dl Anticipi la Lega prova a estendere alle operazioni di cartolarizzazione immobiliare il trattamento fiscale applicato alle operazioni poste in essere da società veicolo, che sugli atti godono di imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna. Intanto, secondo i dati dell'Osservatorio SalvaLaTuaCasa (promosso dalla società benefit Save Your Home e realizzato con il contributo di Nomisma), la rata dei mutui variabili ormai assorbe fino al 60% del reddito mensile delle famiglie.

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