La Procura di Milano ha chiesto l'archiviazione per Margherita
Agnelli e per gli avvocati Charles Poncet e Emanuele Gamna in
relazione a una complessa vicenda che ruotava attorno all'eredita'
di Gianni Agnelli. Margherita Agnelli e il legale Poncet erano
accusati di tentata estorsione nei confronti dell'avvocato Gamna,
mentre quest'ultimo era accusato di falso in scrittura privata.
Infatti, scrive MF, il procedimento era nato dall'impugnazione
dell'eredita', in quanto Margherita riteneva invalido l'accordo
firmato nel 2004 che la porto' a ricevere circa 110 milioni in
contanti e il trasferimento di immobili, arredi, opere d'arte e
altro per un valore complessivo di 1,1 miliardi. Margherita
riteneva di essere stata vittima di un complotto tra i suoi legali,
Franzo Grande Stevens, Gianluigi Gabetti e Siegfrid Maron che
volevano escluderla dalle attivita' del gruppo.
Tuttavia emergono particolari molto interessanti riferibili
all'avvocato Gianni Agnelli. I Pm, infatti, hanno fatto presente
che "vi sono molteplici indizi che portano a ritenere come
verosimile l'esistenza di un patrimonio immenso in capo al defunto
Giovanni Agnelli, le cui dimensioni e la cui dislocazione
territoriale non sono mai stati compiutamente definiti". In
particolare, l'indagine non e' riuscita "a ricostruire il
patrimonio detenuto all'estero dal senatore Giovanni Agnelli",
anche perche' non sono andate a buon fine richieste di assistenza
alle autorita' giudiziarie della Svizzera e del Liechtenstein.
red/bca