Il listino milanese ha chiuso la seduta in forte calo, in linea
con le perdite diffuse in tutta Europa. Il Ftse Mib ha segnato
-4,78% a 16719 punti, penalizzato da un lato dal prezzo del
petrolio che continua a trattare in calo, dall'altro
dall'allargamento dello spread Btp/Bund.
Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta in netta
flessione, con il Dow Jones che cede il 2,53%. A pesare sul
sentiment del mercato la pubblicazione dei dati macroeconomici
americani e delle trimestrali delle grandi banche Usa, che hanno
visto un forte calo degli utili, a causa degli accantonamenti in
vista delle perdite sui prestiti a causa della crisi globale del
coronavirus.
Le vendite al dettaglio negli Usa, infatti, sono crollate
dell'8,7% su base mensile a marzo, deludendo il consenso degli
economisti che si aspettavano una contrazione del 7% m/m. Nello
stesso mese, escludendo la componente auto, le vendite sono scese
del 4,5% rispetto al mese precedente, deludendo anche in questo
caso le aspettative degli esperti (-3% m/m).
La produzione industriale negli Usa è scesa del 5,4% a livello
mensile a marzo, facendo peggio del consenso degli economisti che
si aspettavano un calo dello 4,2%.
La Cina, da parte sua, è tornata a intensificare gli sforzi per
sostenere la sua economia colpita dalla pandemia di Covid-19. Nello
specifico la PBoC ha abbassato il tasso di finanziamento di medio
termine a un anno al 2,95% dal 3,15%, iniettando 100 miliardi di
yuan di liquiditá nel sistema finanziario.
A piazza Affari, focus sul comparto oil, su cui pesa il continuo
calo dei prezzi del petrolio, dopo l'accordo in sede Opec+ sotto le
attese del mercato. I prezzi del greggio negli Stati Uniti sono
scesi sotto i 20 usd/barile dopo un altro rapporto estremamente
ribassista sugli inventari petroliferi statunitensi. Le scorte di
petrolio greggio sono salite di 19,2 mln di barili la scorsa
settimana rispetto a previsioni per un aumento di 11,1 mln di
barili, poichè i blocchi produttivi dovuti al coronavirus
continuano a ridurre i consumi, in un periodo in cui solitamente la
domanda tende a salire.
Secondo Fatih Birol dell'Aie, questo mese potrebbe essere il
"peggiore" e potrebbe essere ricordato come "l'aprile nero" nella
storia dell'industria del greggio. Saipem -8,58%, Eni -6,38%,
Tenaris -4,49%.
In profondo rosso il settore bancario, penalizzato dal continuo
allargamento dello spread Btp/Bund, ora sotto i massimi intraday a
quota 236,711 punti base: B.Mps -7,55%, Bper -7,36%, Ubi B. -6,91%,
Unicredit -6,73%, Mediobanca -6,55%, B.P.Sondrio -6,74%, Banco Bpm
-5,85%, Intesa Sanpaolo -4,11%.
In netta flessione gli industriali. In particolare B.Unicem
(-8,74%), Cnh I. (-8,5%), Stm (-7,65%), Prysmian (-6,23%), Pirelli
(-5,91%), Leonardo Spa (-5,7%) e Ferrari (-2,72%). Da segnalare Fca
(-5,08%): Goldman Sachs ha ridotto le stime sulle vendite di auto
in Europa Occidentale. In particolare, il settore auto resta "sotto
intensa pressione per via del Covid-19" e le vendite in Europa
Occidentale sono viste ora a -27% nel primo trimestre 2020, mentre
nel secondo trimestre è previsto un tonfo del 78%.
In calo Poste I. (-8,8%), Nexi (-8,01%) e Unipol (-7,09%). Male
Amplifon (-6,62% a 18,35 euro), su cui Kepler Cheuvreux ha ridotto
il prezzo obiettivo da 18,5 a 17,8 euro, confermando la
raccomandazione hold, dopo aver tagliato nuovamente le stime sui
ricavi.
Seguono B.Generali (-8,96%), Finecobank (-7,59%), Azimut H.
(-5,85%), B.Mediolanum (-8,32%) e Anima H. (-2,9%). In discesa
anche Atlantia (-9,18% a 12,17 euro), su cui Kepler Cheuvreux ha
ridotto il prezzo obiettivo da 19,5 a 15,5 euro (rating buy), in
seguito ad una revisione delle stime sui volumi di traffico
autostradale e aeroportuale nel 2020, fortemente penalizzati dalla
diffusione del virus nel mondo e dall'estensione del periodo di
lockdown in vari Paesi europei.
In controtendenza Diasorin, che brilla con un +7% a 149,8 euro.
Il titolo è sostenuto dal recente newsflow favorevole dalla societá
e dai giudizi positivi incassati oggi da Kepler Cheuvreux. La casa
d'affari ha, infatti, confermato il giudizio hold sull'azione,
alzando il prezzo obiettivo da 104 a 130 euro.
Tra le mid cap, resistono ai cali Rcs (+3,13%), Inwit (+2,66%),
Astaldi (+1,79%) e Ima (+1,67%), mentre hanno registrato forti
perdite Saras (-10,35%), Sogefi (-9,6%), Dovalue (-8,59%) e Astm
(-7,45%).
Da segnalare Maire T. (-6,58% a 1,67 euro), su cui Equita Sim ha
limato il target price del 5% a 2,7 euro per azione, confermando a
hold il rating, in seguito a una revisione delle stime di Eps. La
societá ha inoltre deciso di sospendere la cedola.
Sull'Aim, in rally Notorious P. (+20,47%), che ha reso noto che
il film 'Love Wedding Repeat', i cui diritti sono stati concessi in
esclusiva a livello mondiale da Notorious Pictures a Netflix, ha
esordito il 10 aprile in tutto il mondo sulla piattaforma Netflix e
risulta attualmente al primo posto tra i film piú visti a livello
globale.
cm
chiara.migliaccio@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
April 15, 2020 11:54 ET (15:54 GMT)
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