Scambiano in territorio negativo le principali piazze del
Vecchio Continente in scia agli indici Pmi manifatturieri deludenti
e ai timori sui possibili sviluppi della crisi in Ucraina. Il Ftse
100 segna un -0,09%, il Dax un -0,13%, il Cac-40 un -0,23% e l'Ibex
un -0,1%. Non fa eccezione il Ftse Mib che perde lo 0,42% a 20.363
punti.
"Il nostro indice consolida l'area dei 20.200 - 20.300 punti che
ha rotto velocemente in poche sedute", commenta un esperto
contattato da Mf-Dowjones. "Mi aspetto che dopo il consolidamento
possa riproporsi sui 20.800 nell'arco di poche settimane, in scia
al recupero della debolezza relativa rispetto agli altri listini
europei", conclude l'operatore.
A piazza Affari in evidenza Ubi B. (+1,18% a 6,015 euro) che
tiene insieme a B.P.Milano (+0,5%) in un contesto negativo sia di
mercato che di settore. E' in calo infatti il resto del comparto
bancario: Unicredit -1,1%, Intesa Sanpaolo -1,15%, B.P.E.Romagna
-1,33%, Mediobanca -1,73%, B.Mps -2,2% e B.Popolare -2,53%.
Sul resto del paniere principale segno meno anche per Saipem
(-2,6% a 17,59 euro) che sconta il downgrade da parte di Deutsche
Bank a sell da hold.
Brilla Ki Group (+6,67% a 4 euro) sull'Aim Italia, in scia alla
pubblicazione dei conti semestrali. Il gruppo ha registrato un
risultato netto positivo pari a euro 0,7 milioni (0,8 mln nello
stesso periodo dello scorso anno).
ldm