Ue: forte impatto direttiva case green su mercato mutui in Italia (mutuionline.it)
09 Febbraio 2023 - 5:08PM
MF Dow Jones (Italiano)
E' stata discussa e approvata oggi in Commissione al Parlamento
Europeo, con 49 voti favorevoli, 18 contrari e 6 astenuti, la
direttiva che potrebbe avere il più grande impatto sul mercato
immobiliare nei prossimi anni. A marzo si attende il voto in
plenaria del Parlamento. La direttiva sulle 'case green', infatti,
prevede che entro il primo gennaio 2030 tutti gli immobili
residenziali debbano raggiungere la classe energetica E e, entro il
2033, la classe D con l'obiettivo di arrivare a zero emissioni nel
2050.
Questa normativa, spiega una nota, ha l'obiettivo di ridurre le
emissioni di gas serra provenienti dal settore immobiliare, che
secondo l'Agenzia Europea dell'Ambiente nel 2020 causava il 35%
delle emissioni in Europa, tra combustibili fossili, elettricità e
riscaldamento. La buona notizia è che tra il 2005 e il 2020 queste
emissioni sono calate complessivamente del 25% nel continente, con
forti differenze tra Paesi all'avanguardia come la Svezia (-68%) e
altri come Lussemburgo, Romania o Lituania che sono migliorati di
meno del 5%; l'Italia si ferma al -18%.
Oggi in Italia 9,8 milioni di edifici, pari al 78% del totale, è
in classe energetica E o peggiore, corrispondente a circa 27
milioni di abitazioni residenziali. Stimando una spesa per famiglia
(e quindi per abitazione) di 20 mila euro, il costo complessivo di
questa manovra sarebbe di 540 miliardi di euro, pari a circa 20
finanziarie. Ed entro il 2033 bisognerebbe ristrutturare 7.400 case
al giorno.
Sarebbero per ora esclusi dalla normativa i palazzi catalogati
come beni culturali, quelli all'interno dei centri storici o che
potrebbero subire una diminuzione del valore architettonico, le
seconde case e gli edifici di culto. Le possibili sanzioni per chi
non rispetta le normative verranno lasciate a discrezione dei
singoli governi ma di sicuro si andrà incontro a una perdita
notevole di valore degli immobili che non rientrano in queste
classi energetiche.
Per finanziare gli interventi di efficienza energetica sugli
immobili o l'acquisto di una nuova casa ad alta efficienza
energetica è possibile richiedere un mutuo green. Secondo i dati di
MutuiOnline.it la crescita dei mutui verdi è stata vertiginosa
negli ultimi anni: le erogazioni sono aumentate di più di 3 volte
(sul totale del mix) dal 2021 al 2022, dimostrando un forte
interesse dei consumatori per queste tipologie di mutuo, anche
grazie a tassi mediamente più bassi rispetto a quelli dei mutui
standard. Nella maggior parte dei casi le banche offrono infatti
uno sconto di 10 punti base sul costo del mutuo.
Ovviamente anche i mutui green hanno risentito dell'aumento dei
tassi dell'ultimo anno, trend confermato ancora a inizio febbraio
dall'aumento di 50 punti base da parte della Bce. Se a gennaio 2022
il costo medio di un mutuo green a tasso fisso da 140 mila euro a
20 anni per un immobile da 200 mila euro era dell'1,2%, pari a una
rata da 658 euro, oggi per la stessa richiesta di spenderebbero 821
euro al mese, con un tasso del 3,6%: un aumento del 25%. Un simile
aumento si vede anche nei tassi variabili che sono passati da una
media di 0,47% a 2,93%, facendo aumentare le rate del 26%. L'ultimo
aumento della Bce porterà a un ulteriore aumento potenziale del
costo del 5%. Infine, dai dati dell'Osservatorio MutuiOnline.it si
evidenzia come gli importi medi richiesti per i mutui verdi siano
sensibilmente più alti rispetto a quelli dei mutui standard
(170.367 euro contro 129.149 euro) e vengano richiesti soprattutto
da giovani con il 61,6% delle richieste da under 36 rispetto al
34,9% dei mutui standard.
Alessio Santarelli, direttore generale della Divisione Broking
del Gruppo MutuiOnline e ad di MutuiOnline, ha dichiarato che "in
questo contesto di aumento dei tassi da parte della Bce, che ci
auspichiamo possa rallentare già a partire dalla prossima riunione
di metà marzo, si inserisce questo provvedimento sulle case green
con un potenziale forte impatto sul mercato immobiliare italiano, e
di conseguenza sui mutui, che sarà portato sui banchi del
Parlamento europeo il prossimo mese. Si tratta di una decisa spinta
green dell'Ue per ridurre l'inquinamento da gas serra degli
immobili residenziali, che oggi rappresentano il 35% delle
emissioni nel nostro continente".
"In quest'ottica esistono delle tipologie di prodotti, i
cosiddetti mutui green, che consentono di risparmiare 10 punti base
sul tasso, a patto di avere come finalità l'acquisto o la
riqualificazione di immobili ad alta efficienza energetica.
Nonostante le richieste per questa tipologia di mutui siano
cresciute molto negli ultimi mesi, per le banche non sempre è
possibile distinguere la motivazione del finanziamento, oltre a non
garantire la certezza del salto energetico a fine lavori, e questo
rappresenta di certo un ostacolo da superare", ha spiegato.
com/cos
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February 09, 2023 10:53 ET (15:53 GMT)
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