Chiusura sopra la parità per piazza Affari (+0,28%), con
l'attenzione degli investitori che è rimasta concentrata sulle
tensioni
commerciali tra Usa e Cina, aumentate dopo che la Camera dei
rappresentanti americana ha approvato all'unanimitá una serie di
progetti
di legge a sostegno dei manifestanti che, ad Hong Kong, hanno
chiesto
riforme democratiche, e sul tema Brexit.
"Ieri sarei stato pronto a scommettere sul raggiungimento di un
accordo
sulla Brexit, oggi sono sorti dei dubbi da parte britannica", ha
detto il
presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, aggiungendo che
"sono
ancora in corso modifiche ma le basi di questa intesa sono
pronte e
teoricamente potremmo approvarla domani".
Sul fronte macro, l'indice dei prezzi al consumo nell'area euro
a
settembre, secondo la lettura definitiva, è salito dello 0,8%
a/a,
leggermente sotto le stime del consenso e al dato preliminare,
entrambi
allo 0,9%. Su base mensile, sempre a settembre, l'inflazione è
cresciuta
dello 0,2%, in linea con previsioni e lettura flash.
Dagli Usa, le vendite al dettaglio negli Usa sono scese dello
0,3% su
base mensile a settembre, un dato inferiore a quello atteso dal
consenso
degli economisti, che prevedeva un incremento dello 0,3%.
Si segnala inoltre tra le trimestrali che la Bank of America
ha
registrato nel terzo trimestre un risultato netto a 5,78 mld
usd, rispetto
ai 7,17 mld usd di un anno fa. L'Eps è stato di 56 cent/azione,
mentre gli
analisti si aspettavano 54 cent/azione.
Tornando a piazza Affari, ha brillato il comparto bancario con
lo spread
sceso a 131 punti base (134 pb in chiusura ieri): Banco Bpm
+3,11%, Ubi B.
+2,71%, Unicredit +1,77%, Bper +1,46%, Intesa Sanpaolo +1,29%,
Mediobanca
+1,11% a 10,43 euro. Su quest'ultima Kepler Cheuvreux ha
confermato il
giudizio buy alzando il prezzo obiettivo a 11,3 euro da
10,6.
Bene tra gli industriali Fca (+1,04%) e Ferrari (+2% a 145 euro)
su cui
Ubi B. ha avviato la copertura con rating buy e target price a
163 euro.
Segno meno tra le blue chip per Recordati (-1,86%), S.Ferragamo
(-1,76%)
e Campari (-1,47%).
Sul resto del listino si evidenzia Be (+0,74%), che ha
presentato oggi
il piano industriale. Per il 2022 l'azienda prevede ricavi a 250
milioni
di euro, comprensivi di 60 milioni di potenziale crescita per
M&A (CAGR
2018-2022 del 14%) e un Ebitda di 45 milioni, comprensivi di 10
milioni di
potenziale crescita per M&A (Cagr 2018-2022 del 18%).
In luce sull'Aim Italia Iervolino E. (+5,07%) che ha approvato
i
risultati consuntivi relativi al periodo di nove mesi al 30
settembre
2019. Ha poi proseguito il rimbalzo delle scorse sedute Bio On
che chiude
a +18,6%.
lpg
lucia.pierangeli@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
October 16, 2019 11:46 ET (15:46 GMT)
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