Cir: in 1* trim perdita di 12,1 mln (+4,1 mln 1* trim 19)
24 Aprile 2020 - 1:43PM
MF Dow Jones (Italiano)
Nel primo trimestre Cir ha registrato una perdita netta di 12,1
milioni rispetto a un utile di 4,1 milioni nel primo trimestre 2019
(5,7 milioni includendo il risultato delle attività destinate alla
dismissione).
I ricavi consolidati, spiega una nota, sono pari a 531,5
milioni, stabili rispetto ai 530,2 milioni nel corrispondente
periodo del 2019. L'Ebitda e' di 66,2 milioni (-5% a/a), l'Ebit e'
di 12 mln (23,7 milioni in 2019). Il risultato della gestione
finanziaria ha risentito del ribasso generalizzato dei mercati,
dando luogo ad un rendimento negativo del portafoglio della holding
pari a 7,5 milioni, a fronte di un risultato positivo per 3,7
milioni nel primo trimestre 2019. Dalla seconda parte del mese di
febbraio i mercati finanziari sono stati caratterizzati da forti
ribassi, sia nel settore azionario (da inizio anno al 31 marzo
l'indice S&P 500 ha perso il 20% e l'indice Eurostoxx 50 il
26%), che nel settore obbligazionario (con rendimenti negativi tra
il -5% e il -15% nelle diverse asset class). La perdita di 7,5
milioni sul portafoglio di investimenti finanziari della capogruppo
Cir e delle controllate non industriali è dovuta principalmente
all'adeguamento a fair value delle posizioni detenute nei comparti
Equity, Hedge Fund ed obbligazionario High Yield; la consistenza
media del portafoglio è stata di 383 milioni, con una performance
negativa nel trimestre dell'1,9%, che conferma le sue
caratteristiche di volatilità ridotta rispetto ai mercati.
L'indebitamento finanziario netto consolidato al 31 marzo 2020,
ante Ifrs 16, ammonta a 367,7 milioni, in aumento di 40,1 milioni
rispetto al 31 dicembre 2019. Il patrimonio netto di gruppo al 31
marzo 2020 era pari a 757,7 milioni rispetto a 770,7 milioni
(pro-forma) al 31 dicembre 2019 e la diminuzione rispecchia la
perdita del periodo.
Alla luce della pandemia COvid-19, le società del gruppo Cir
hanno immediatamente adottato misure volte alla protezione della
salute dei propri dipendenti, in ottemperanza alle disposizioni
emanate dai governi dei diversi paesi in cui operano, e hanno
avviato tutte le attività necessarie e opportune per gestire la
crisi Covid-19 e proteggere la loro sostenibilità.
L'impatto della crisi sulle attività del gruppo è stato e resta
significativo: Kos, le cui attività sono tutte operative con
l'eccezione di quelle ambulatoriali, ha operato in condizioni del
tutto straordinarie, confrontandosi con le conseguenze della
particolare esposizione al virus dei soggetti cui sono destinati i
suoi servizi; Sogefi, come l'intero settore automotive, ha dovuto
sospendere l'attività produttiva, dapprima in Cina (oggi in
ripresa) e poi, nel corso della seconda metà del mese di marzo, in
tutte le regioni del mondo in cui è presente; infine le turbolenze
sui mercati finanziari hanno determinato la registrazione di
rettifiche sui valori degli investimenti finanziari gestiti dalla
holding Cir e dalle controllate non operative, malgrado il profilo
prudente del portafoglio.
Secondo il management, nell'attuale stato di incertezza
sull'evoluzione a livello globale della pandemia e delle misure che
i governi dei differenti paesi adotteranno per la fase di ripresa,
risulta impossibile formulare previsioni attendibili sull'impatto
del fenomeno Covid-19 sul gruppo Cir. Particolare incertezza
riguarda l'evoluzione dell'attività di Sogefi, tenuto conto delle
ripercussioni particolarmente significative che la pandemia ha sul
settore automotive. Il gruppo è focalizzato nel fare tutto quanto
in proprio potere per gestire la crisi: ha implementato misure per
ridurre i costi e contenere al massimo gli esborsi per costi
correnti ed investimenti non strettamente necessari, procede
regolarmente ad assessment sulle posizioni di liquidità,
rapportandosi con i propri partner finanziari, e si prepara alla
ripresa, prevedendo standard di sicurezza rafforzati per il
personale e flessibilità dei costi, in rapporto a volumi che
saranno per una fase penalizzati dalle circostanze. Ciononostante,
tanto il periodo di chiusura come i primi mesi di ripresa
determineranno la registrazione di perdite economiche, che si
rifletteranno anche su un incremento dell'indebitamento netto.
Per quanto riguarda Kos, i prossimi mesi saranno dedicati a
contenere gli impatti negativi previsti dalla diffusione del virus
Covid-19 con particolare riferimento alla difesa della salute di
ospiti, pazienti ed operatori. Dopo una fase di intensa attività di
sviluppo, nel corso del prosieguo dell'esercizio la società si
focalizzerà sull'integrazione delle numerose acquisizioni fatte nel
corso dell'ultimo periodo.
Per quanto riguarda gli investimenti della capogruppo, la
gestione di tali attivi finanziari rimane orientata su politiche
prudenziali e di lungo termine. La capogruppo Cir (congiuntamente
alle altre controllate non industriali) ha una situazione
patrimoniale molto solida, con una disponibilità netta di cassa
pari a 280,7 milioni, non vincolata e non gravata da impegni, che
si è incrementata nel corso del mese di aprile di 102,4 milioni per
la cessione della partecipazione in Gedi.
com/lab
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April 24, 2020 07:28 ET (11:28 GMT)
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