Il Ftse Mib (+0,2% a 20.391 punti) vira in territorio positivo dopo la pubblicazione dell'indice Ifo. Il dato è stato negativo e si è attestato a 104,7 punti, inferiore al consenso fissato a 105,8 punti. Secondo un gestore contattato da Mf-Dowjones "è evidente che le misure, anche non convenzionali, varate dalla Bce a favore della crescita non bastano". L'esito deludente della prima asta Tltro e le rilevazioni sotto le attese degli indici Pmi per l'area Euro confermano la visione dell'esperto: "i dati quindi mettono pressione al numero uno della Bce, Mario Draghi, e ai Governi, chiamati a riforme strutturali rapide e incisive".

A piazza Affari sugli scudi A2A (+1,6%) e Fiat (+1,75%) che secondo un operatore beneficia ancora del recente upgrade di Mediobanca Securities, la quale due giorni fa aveva indicato un target price a 10,5 euro dal precedente 8,1 euro.

Denaro anche su Telecom I. (+0,96% a 0,8965 euro) che torna sotto i riflettori del mercato in scia al possibile interesse da parte di Oi per Tim Brasil. Per gli analisti la decisione di Oi di non partecipare all'asta delle frequenze 4G in Brasile sarebbe una conferma importante.

Tra i bancari in evidenza B.Mps che guadagna l'1,09% a 1,016 euro. In rosso invece il resto del comparto con Unicredit che segna un -0,25%, Intesa Sanpaolo un -0,68%, Ubi B. un -0,88%, B.P.E.Romagna un -0,98%, Mediobanca un -1,25%, B.P.Milano un -1,46% e B.Popolare un -2,57%.

Tre le altre blue chip scambiano in territorio negativo Mediaset (-1,71%) e B.Unicem (-2,96%). Sul resto del listino bene Sol che guadagna il 2,19% a 6,775 euro.

ldm

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