"Abbiamo alzato le nostre stime di crescita del Pil della Cina
al 7,4% quest'anno, e crediamo che il Paese continuerà a guidare
l'espansione dell'area Asia-Pacifico".
Lo ha dichiarato in un comunicato l'agenzia di rating S&P,
aggiungendo che la revisione riflette un'espansione economica "più
robusta del previsto nel secondo trimestre, così come le azioni
politiche del Governo centrale".
Per quanto riguarda il Giappone, l'economista di S&P, Paul
Gruenwald, ha invece notato che "a causa di un secondo trimestre
molto più debole delle attese, a seguito dell'aumento dell'Iva di
aprile", l'agenzia ha tagliato le sue previsioni di crescita per la
nazione del Sol Levante.
"Sono emersi rischi al ribasso per l'economia giapponese anche a
causa di un brusco calo delle attività e delle tensioni
geopolitiche", ha proseguito l'agenzia di rating.
Standard & Poor's ha anticipato che il Pil della regione
Asia-Pacifico si espanderà del 5,3% quest'anno e del 5,4% nel 2015
e nel 2016, mentre nella zona dei Paesi emergenti la crescita sarà
più rapida di un punto percentuale.
Gruenwald ha sottolineato, infine, che l'area, nei prossimi due
anni, crescerà con molta probabilità in maniera costante, anche se
i benefici derivanti dalla ripresa economica statunitense
potrebbero annullarsi.
com/jes
jessica.longarini@mfdowjones.it