BoJ: Fitch, vuole evitare effetti indesiderati ma dubbi su sue capacità
22 Settembre 2016 - 2:39PM
MF Dow Jones (Italiano)
Le variazioni qualitative al QE introdotte ieri dalla Banca
centrale del Giappone sono finalizzate a limitare gli effetti
negativi della sua politica monetaria non convenzionale visto che
un ulteriore taglio dei tassi di interesse, senza tali modifiche,
avrebbe provocato conseguenze indesiderate e aumentato la
complessità del framework delle misure, riducendo l'efficacia di un
ulteriore allentamento.
Lo affermano gli analisti di Fitch, puntualizzando che la BoJ ha
lasciato i tassi e il QE invariati, ma ha deciso di introdurre un
nuovo target, ovvero mantenere il rendimento dei titoli di Stato
decennali introno allo 0%.
Per l'agenzia di rating però questo cambiamento potrebbe causare
in ultima istanza un rallentamento degli acquisti di asset se il
mercato obbligazionario dovesse iniziare a esercitare pressioni al
ribasso sui costi di finanziamento dei bond decennali.
La BoJ comunque ha deciso di variare il suo framework di
politica monetaria dopo un'attenta analisi degli effetti
dell'allentamento qualitativo e quantitativo e dei tassi di
interesse negativi dalla quale sono emerse le conseguenze
potenzialmente dannose degli attuali livelli del costo del denaro e
dell'appiattimento della curva dei rendimenti sulla fiducia
economica e sul funzionamento del sistema finanziario.
La Banca sta cercando di superare questi problemi attraverso il
controllo della curva dei rendimenti. In questo modo l'Istituto
spera di avere campo libero per abbassare ulteriormente i tassi.
Gli analisti di Fitch si aspettano infatti che quello sui depositi
scenda dal -0,1% attuale al -0,5% entro la fine del 2017.
La BoJ si è inoltre impegnata a mantenere l'allentamento fino a
quando l'inflazione non supererà e resterà sopra il 2%, nella
speranza che questa promessa possa bastare a far salire le
aspettative sull'indice dei prezzi al consumo. Quest'ultime però,
puntualizzando gli esperti, sono "testarde" e difficili da
smuovere, tanto che neanche l'Abenomics è riuscito a farle
crescere.
Pertanto per Fitch ci sono chiari dubbi sul fatto che la Banca
centrale del Giappone abbia gli strumenti necessari per rilanciare
l'economia e far risalire l'inflazione. Inoltre la sua credibilità
potrebbe essere ulteriormente compromessa e quindi l'Istituto
potrebbe essere costretto a ricorrere a politiche sempre più
complicate per dimostrare di stare aiutando, e non impattando
negativamente, sull'economia del Sol Levante.
alb
alberto.chimenti@mfdowjones.it
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September 22, 2016 08:24 ET (12:24 GMT)
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