Rpt..Isp: 1,5 miliardi per crescere nel ramo Danni (Mi.Fi.)
15 Febbraio 2021 - 9:18AM
MF Dow Jones (Italiano)
(Si rinvia take delle 8h50 con titolo corretto)
Poco meno di 1,5 miliardi euro investiti in poco piú di un anno.
È la potenza di fuoco messa in campo da Intesa Sanpaolo per far
crescere velocemente le attivitá assicurative della banca con una
raffica di operazioni che si sono susseguite da dicembre 2019 ai
giorni scorsi.
Quattro per la precisione, una dopo l'altra.
La prima occasione di crescita, scrive Milano Finanza, si è
presentata a dicembre di due anni fa, quando la banca ha annunciato
l'intenzione di rilevare il 50% piú un'azione di Rbm Assicurazione,
il terzo operatore in Italia nel mercato assicurativo salute, con
un investimento di 500 milioni, dopo che il fondatore della
societá, Roberto Favaretto, si era deciso ad un passo indietro. Una
mossa per accelerare la crescita nel comparto danni non auto della
banca visto che, tra i pilastri portanti del piano industriale
2019-2021 presentato al mercato dal ceo Carlo Messina, c'erano
proprio le polizze. Non tanto quelle Vita, in cui la banca, con il
polo assicurativo guidato da Nicola Maria Fioravanti, giá da anni
gode di una posizione di leadership in Italia (con premi per oltre
17 miliardi), quanto piuttosto nel danni, in particolare non auto,
con l'ambizione di raggiungere il primato anche in questo settore,
e l'obiettivo di arrivare a 2,5 miliardi di premi entro il
2021.
L'Italia, storicamente, ha molta strada da recuperare rispetto
agli altri Paesi europei nella diffusione di polizze assicurative
per la protezione, proprio mentre il ramo vita, alle prese con
tassi d'interesse rasoterra, fatica a tenere alta la
profittabilitá. Le polizze danni allo sportello sembra essere
quindi il business del futuro e basta guardare i numeri della banca
per capire le potenzialitá di sviluppo di Intesa: il gruppo
creditizio ha 15 milioni di clienti (compresi quelli arrivati da
Ubi) e se la quota di clientela assicurativa danni aggiungesse il
18-20% l'istituto balzerebbe in un sol colpo ai vertici del mercato
in Italia.
Nel frattempo, però, è arrivata la pandemia, che ha
scombussolato i piani con le filiali bancarie deserte per il
lockdown e i timori di contagio. Ma la crescita nelle polizze nel
gruppo è proseguita lo stesso.
Se si guarda all'apporto delle diverse aree di business alla
banca in termini di risultato netto si scopre che il comparto
insurance lo scorso anno si è piazzato al terzo posto con 686
milioni, subito dopo Imi e l'investment banking (1.875 milioni) e
il private banking (873 milioni).
Non solo. Come sottolineato dal ceo Carlo Messina, in occasione
della presentazione del bilancio l'istituto, proprio nel 2020 ha
ottenuto il migliore risultato di sempre nel settore assicurativo,
con i ricavi dal ramo danni non motor a 370 milioni, in crescita
del 55% rispetto al 2019 e pari a 468 milioni se si includono anche
i prodotti credit-linked. La spinta è stata insomma incessante e
una mano è arrivata indubbiamente anche da Rbm Salute, che ha
apportato premi per oltre 600 milioni (ovviamente pro quota) dando
il via a sinergie operative tra i due gruppi.
red/lab
red/lab
MF-DJ NEWS
1509:01 feb 2021
(END) Dow Jones Newswires
February 15, 2021 03:03 ET (08:03 GMT)
Copyright (c) 2021 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Sol (BIT:SOL)
Storico
Da Giu 2024 a Lug 2024
Grafico Azioni Sol (BIT:SOL)
Storico
Da Lug 2023 a Lug 2024