MILANO (MF-NW)--Il Ftse Mib archivia la seduta in calo dello 0,69% a 28.395 punti, maglia nera tra le piazze europee: il Cac-40 chiude a -0,39%, il Dax a +0,11%, L'Ibex-35 a -0,02% e il Ftse 100 a -0,11%.

Cnh I. lascia sul terreno il 7,46% dopo aver ridotto la guidance 2023 sulla top line a riflettere l'indebolimento del mercato, soprattutto in Sud America. La società ha altresì confermato il delisting da Piazza Affari, il 2 gennaio 2024, a favore della quotazione unica a New York e contestualmente ha lanciato un programma buyback per massimo 1 mld usd.

FinecoBank, dal canto suo, cede il 2,78% in chiusura. Nonostante al 30 settembre il gruppo abbia registrato ricavi per 916,7 mln euro (+34% a/a), secondo gli analisti di Jefferies la guidance 2024 sui ricavi da investimenti implica una revisione al ribasso delle stime del consenso sull'utile netto.

Per contro, Recordati chiude a +2,06% e 45,01 euro. Gli analisti di Jefferies sottolineano come il set di numeri sia in linea con il consenso, nonostante il fatturato sia stato negativamente impattato dall'effetto cambi, specialmente in Turchia. Ciononostante, questo non ha fermato l'azienda dal mettere a segno un margine Ebitda adjusted del 38,3%.

Nexi segna un progresso dell'1,14% sostenuta da indicazioni di stampa. Secondo MF - Milano Finanza, anche il fondo pensione canadese Canada Pension Plan e il private equity statunitense Francisco Partners starebbero studiando il dossier, andandosi ad aggiungere alla lista di fondi già interessati alla sua acquisizione.

L'effetto conti spinge Poste I. a chiudere in rialzo dello 0,98% a 9,676 euro. Molteplici le conferme di raccomandazioni sul titolo da parte degli analisti dopo la performance. In particolare, Equita Sim conferma il buy e il prezzo obiettivo di 12 euro dopo conti definiti poco sopra le attese a livello di fatturato e utile.

Nel resto del listino, Zignago chiude in grande spolvero a +5,51% dopo aver registrato al 30 settembre un utile netto di gruppo di 95,6 milioni di euro, in crescita del 116,7% rispetto ai 44,1 milioni registrati al 30 settembre 2022. La società è attiva nella produzione di contenitori di vetro.

Brembo, dal canto suo, cede il 2,09% a 10,33 euro in chiusura dopo aver presentato conti trimestrali leggermente sotto le attese a livello di ricavi, con la guidance a fine esercizio sulla top line rivista al ribasso rispetto al precedente +10%.

Infine, Ariston H. archivia la seduta a +4,27%. Il management ha ritoccato la guidance a fine anno a riflettere un calo del 3% della crescita organica del fatturato, ma una crescita generalizzata del 30% sostenuta dalla performance della neo acquisita Wolf-Brink e di Elco in alcune aree geografiche come la Germania.

bon

andrea.bonfiglio@mfnewswires.it

 

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November 07, 2023 11:49 ET (16:49 GMT)

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