Tim: per società della rete ipotesi scissione e poi Borsa (Sole)
31 Marzo 2022 - 9:40AM
MF Dow Jones (Italiano)
Si apre il cantiere per la societarizzazione della rete di Tim.
In attesa di capire la strada maestra che il board e gli azionisti
del gruppo Tlc sceglieranno tra il piano industriale, le avances di
Cvc e l'Opa Kkr, i consulenti sono al lavoro per capire e valutare
le modalità per separare la rete, ipotesi centrale nel progetto
tracciato dall'amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, e
propedeutica al piano rete unica con Open Fiber che sulla carta
appare il progetto più concreto, stante la posizione attendista su
Kkr e alla luce dell'interesse di Cvc per le attività
Enterprise.
Lo scrive Il Sole 24 Ore aggiungendo che sulla carta le ipotesi
al vaglio sono sostanzialmente due: il conferimento della rete a
una newco, destinata in un secondo tempo a finire in Open Fiber o a
un partner finanziario, o la scissione vera e propria di Tim con
equilibri proprietari sempre da definire.
Posto che il progetto Rete Unica sembra in questa fase
rappresentare la migliore opzione per gli attori in campo, le due
operazioni porterebbero allo stesso risultato, ma con risvolti
differenti per gli azionisti di Tim. Nel primo caso la quotazione
della rete unica è un'azione che se e quando sarà decisa competerà
alla futura Open Fiber "allargata" e non appare affatto scontata.
Nel secondo, invece, con la scissione la quotazione sarebbe
automatica.
L'impressione è che il progetto al momento più caldeggiato
sarebbe proprio la scissione di Tim, con la quotazione "automatica"
della rete unica una volta unita l'infrastruttura a quella di Open
Fiber. I soci di Tim si ritroverebbero in questo caso con due
titoli quotati: quelli della ServCo e quelli della rete unica. Per
ora una decisione definitiva non sarebbe ancora stata presa, ma
l'interesse a traghettare l'operazione in questa direzione è
largamente diffuso. In proposito decisiva sarà la posizione dei
grandi soci di Tim, partendo da Cdp, socia di Tim con il 9,81% e di
Open Fiber con il 60% e sponsor principale della rete unica.
Proprio Cdp, secondo indiscrezioni, avrebbe di fatto suggerito di
coinvolgere la stessa Kkr su un piano differente rispetto a quello
preannunciato dell'Opa, che riguardi solo la rete unica.
Più complessa la posizione dei francesi di Vivendi, allineati
sicuramente a Labriola, ma attenti soprattutto alla reale
valorizzazione del loro investimento e alla limitazione delle
perdite, sarebbero disposti quantomeno a valutare un'offerta
pubblica di acquisto sull'intero gruppo telefonico, anche da parte
del fondo Kkr che finora ha offerto molto meno e a novembre ha
fissato un prezzo per azione di 0,505 euro.
pev
(END) Dow Jones Newswires
March 31, 2022 03:25 ET (07:25 GMT)
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