Tlc: pressing Cdp su rete unica, offerta finale entro estate (Mess)
24 Giugno 2022 - 8:18AM
MF Dow Jones (Italiano)
Pressing di Cdp per la costruzione della rete unica. Con
l'obiettivo che dopo il Capital Market Day di Tim del 7 luglio a
Roma, dove avverrà la presentazione del piano di separazione della
rete in Netco dai servizi racchiusi in ServCo, si possa davvero
accelerare per arrivare entro agosto a una struttura economica di
offerta non vincolante da cui possa partire la due diligence vera e
propria.
Lo scrive il Messaggero spiegando che l'accordo-quadro (Mou)
siglato fra Tim, Cdp, Kkr, Macquarie e Open Fiber fissa al 31
ottobre la fine delle grandi manovre, con alcuni step intermedi.
Ieri c'è stata una riunione del consiglio Tim di induction, cioè di
approfondimento sui macro temi del piano con il coinvolgimento
anche dei manager della prima linea dell'ad Pietro Labriola. Nel
corso della riunione sarebbero state esaminate le varie opzioni del
piano di sdoppiamento in due che presenta varie modalità da
accertare dal punto di vista fiscale. Nel senso che andrà
individuata la strada per la separazione scegliendo fra l'ipotesi
di separare la rete di Netco contenente Fibercop e Sparkle dai
servizi di Olivetti Iot, Telsy, Noovle piuttosto che seguire il
percorso simmetrico dove a favore dell'una o dell'altra via giocano
varie componenti economiche.
Finora il tavolo negoziale fra tutti gli attori sta definendo il
perimetro degli asset che finiranno nella Netco: un punto cruciale
è il destino del backbone che è la spina dorsale
dell'infrastruttura che potrebbe confluire per intero (o quasi). Le
evoluzioni di questo confronto inevitabilmente vanno ad impattare
sul piano di separazione dell'ex monopolista. Tutte le analisi
poggiano su proiezioni e la recente stima di Vivendi, primo socio
di Tim, che la rete vale 31 miliardi, molto di più del range 17-21
su cui si ragionava, è una tattica negoziale che però ha il suo
peso. Le valutazioni dipendono dai debiti e dipendenti che saranno
ripartiti e dalle modalità dell'operazione.
Cassa che spinge per chiudere, ritiene la transazione fra Open
Fiber e Netco non cash ma basata su conferimenti di asset al
contrario di Tim, sostenuta da Vivendi e Kkr favorevole invece a un
passaggio di soldi. Nella rete dovrebbero finire circa 20 mila
dipendenti, nella ServiceCo, dove ci sono interessi di molti fondi
tra cui Cvc, ne resterebbero circa 10 mila e siccome il gruppo oggi
ha 41 mila risorse si capisce che da settimane c'è agitazione dei
sindacati sullo spezzatino. Se in Netco finissero 12 miliardi di
debiti, ci sarebbe meno equity a favore di Tim. Infine punto
dibattuto è l'adeguatezza di Open Fiber di essere motore del
riassetto visto che la società accusa un forte ritardo
nell'execution delle concessioni nelle aree bianche: lo stato di
avanzamento è al 55-60%.
alu
fine
MF-DJ NEWS
2408:02 giu 2022
(END) Dow Jones Newswires
June 24, 2022 02:03 ET (06:03 GMT)
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