Npe: 340 mld in circolazione su mercato italiano, pericolo non scampato
02 Dicembre 2022 - 2:32PM
MF Dow Jones (Italiano)
Dopo aver scampato tre nuove ondate di crediti deteriorati,
riusciremo a scampare anche la quarta? E' questa la domanda con cui
si chiude la 15ima edizione del CvDay che si è svolto a Milano al
Centro Congressi Allianz MiCo.
Dopo oltre due anni di pandemia, il recente aumento dei tassi di
interesse e dell'inflazione, il rincaro dei costi dei materiali e
delle forniture energetiche, i settori della Credit Industry e del
Real Estate sono stati investiti da grossi cambiamenti.
A febbraio 2022 le aspettative di crescita del Pil per l'Italia
al 2023 erano, secondo le previsioni della Commissione Europea, del
2,3%; a novembre 2022 le stesse sono crollate allo 0,3%.
L'inflazione al contempo è salita dal 6,5% di marzo 2022 all'11,8%
di ottobre 2022. Guardando un po' più indietro vediamo che gli Npe
sui bilanci delle banche sono passati da 92 miliardi nel terzo
quadrimestre del 2021 a 68 nel primo semestre 2022. Questo vuol
dire che le banche sono molto più solide rispetto al passato, ma
che il pericolo di una nuova ondata di crediti problematici non è
scampato.
Il rapporto tra banche e servicer si fa sempre più stretto tanto
che oggi le prime cinque banche italiane hanno un accordo di lungo
periodo per la gestione di Npe con player specializzati. La
specializzazione, insieme all'industrializzazione e all'automazione
dei processi, sono sempre di più le chiavi di lettura per gestire
la crescente mole di crediti in circolazione sul mercato italiano
(si stima siano 340 miliardi di Npe, compresi quelli ceduti ad
investitori). E questo vale anche alla luce di un rapido sviluppo
del mercato secondario, che già da quest'anno è diventato a tutti
gli effetti teatro di numerose transazioni.
Dalla tecnologia passa, inevitabilmente, la via d'uscita per
un'industria, quella della credit collection, che deve conciliare
sempre di più l'inconciliabile ovvero margini di guadagno sempre
più ridotti con aspettative sempre più elevate. Ogni singolo
servicer dovrà fare i conti con questa realtà e giocarsi tutto
sull'evoluzione tecnologica anche perché se si guarda indietro,
anche solo di 4-5 anni, si ritrova in un mondo completamente
diverso e non può non andare incontro al cambiamento. Un punto
cruciale sarà la gestione dei crediti vivi che per essere efficace
necessita di un ripensamento ulteriore dei modelli operativi
facendo ricorso a tutte le possibili soluzioni offerte dalle nuove
tecnologie, dall'Intelligenza Artificiale al machine learning.
Trovare una soluzione per i crediti vivi significa sostenere
l'economia reale e richiede uno sforzo congiunto del sistema,
attraverso un'alleanza tra tutti gli attori coinvolti.
cce
MF-DJ NEWS
0214:16 dic 2022
(END) Dow Jones Newswires
December 02, 2022 08:17 ET (13:17 GMT)
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