AXA Investment Managers: L'ultimo miglio della disinflazione rimane accidentato - PAROLA AL MERCATO
21 Gennaio 2024 - 11:40AM
MF Dow Jones (Italiano)
di Gilles Moec*
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 21 gen - Il "destino
macroeconomico" del 2024 dipenderà dal fatto che il processo di
disinflazione iniziato l'anno scorso prosegua rapidamente,
consentendo alle banche centrali di eliminare alcune delle misure
restrittive. Nel 2023, la disinflazione è stata guidata
principalmente da fattori esogeni, come la normalizzazione delle
linee di approvvigionamento e dei prezzi dell'energia; purtroppo,
stiamo assistendo al ritorno di rischi da 'policrisi' che
potrebbero far deragliare il rallentamento generale dei prezzi dei
beni commerciali nell'economia globale. I recenti sviluppi della
situazione nel Mar Rosso suggeriscono che l'impatto inflazionistico
della crisi mediorientale potrebbe assumere una forma diversa dal
'solito' shock dei prezzi del petrolio, in quanto le linee di
approvvigionamento iniziano ad essere nuovamente perturbate. A
Taiwan, l'elezione di un Presidente del DPP per la terza volta
consecutiva ci costringe a confrontarci ancora una volta con la
possibilità di un'escalation della rivalità sino-americana, con il
potenziale di innescare l'ennesima guerra commerciale.
Ciononostante, riteniamo ci siano ancora motivi per rimanere
ragionevolmente fiduciosi. L'attuale situazione nel Mar Rosso non è
paragonabile al fermo generale delle linee di rifornimento in
periodo pandemico. E anche il fatto che il Presidente eletto di
Taiwan non abbia ottenuto la maggioranza parlamentare, in una
configurazione in cui la Cina non è nella posizione migliore per
correre il rischio di perdere il sostegno della domanda estera,
potrebbe contribuire a evitare l'intensificarsi delle tensioni tra
Pechino e Washington.
Tuttavia, anche se le forze inflazionistiche esogene verranno
tenute sotto controllo, gli ultimi dati sui prezzi al consumo negli
Stati Uniti suggeriscono che il cosiddetto "ultimo miglio" della
disinflazione rimane accidentato. Su una base annualizzata di 3
mesi, l'inflazione core ha toccato una "linea di resistenza" al di
sopra del 3% da settembre. Non si può ancora escludere la
materializzazione dello scenario prospettato in un paper del 2023
da Bernanke e Blanchard, in cui l'inflazione guidata dal costo del
lavoro prende il sopravvento mentre gli shock guidati dall'offerta
si affievoliscono. Siamo meno preoccupati per l'Eurozona dove,
malgrado il continuo calo della produttività che spinge al rialzo i
costi unitari del lavoro, ci aspettiamo che il deterioramento della
fiducia economica faccia scendere i margini.
*AXA Group Chief Economist and Head of AXA IM Research
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