(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 21 gen - La riforma Cartabia - per garantire una rappresentazione più accurata degli atti processuali - ha, infatti, ampliato notevolmente, conformemente ai criteri di delega, il ricorso alla riproduzione audiovisiva come modalità generale di documentazione, destinata ad affiancare il verbale per gli atti del procedimento e, in particolare, come modalità preferenziale di documentazione dell'interrogatorio di garanzia dell'indagato. Il Garante quindi, considerato il notevole impatto di tale innovazione sul trattamento

dei dati personali delle parti e dei terzi a vario titolo coinvolti - suggerisce al Ministero di introdurre un regime speciale di pubblicità degli atti documentati attraverso i sistemi di ripresa audiovideo, che sia in grado di bilanciare le esigenze di pubblicità, il diritto alla riservatezza e il principio di minimizzazione dei dati, sancito dal Regolamento Ue. Il Garante, infine, manifesta, sin d'ora, la più ampia disponibilità a offrire il proprio contributo per l'analisi della questione e la definizione di tale disciplina.

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