Neuberger Berman: una Bce contro l'inversione della curva - PAROLA AL MERCATO
25 Gennaio 2024 - 11:33AM
MF Dow Jones (Italiano)
di Patrick Barbe*
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 25 gen - Siamo
consapevoli della portata dell'annuncio fatto la settimana scorsa
da Lagarde in termini di svolta nella politica monetaria della Bce,
visto che ha affermato che la prossima mossa dovrebbe essere un
taglio dei tassi entro l'estate. Tuttavia, la maggior parte dei
membri della Bce è preoccupata per le eccessive aspettative del
mercato in quest'ambito. In vista del meeting di oggi, hanno
ribadito la propria impostazione hawkish per raffreddare i mercati.
Anche alcuni membri dovish sembrano preferire un primo taglio dei
tassi a giugno o più tardi. In realtà, ci sono due modi di pensare
tra i membri del consiglio direttivo della BCE, il che è un
elemento importante per quanto riguarda la tempistica e la portata
dei tagli dei tassi: un approccio consiste nel tagliare i tassi
chiave una volta vi sia la certezza che le prospettive
dell'inflazione sono in linea con le proiezioni della BCE di un
ritorno stabile all'obiettivo. Si tratta quindi di un approccio
puramente basato sui dati economici piuttosto che sul calendario.
Il secondo approccio consiste nell'attendere che gli aumenti
salariali si raffreddino, cosa che potrebbe richiedere tempo e che
quindi costituisce il rischio principale per i mercati.
Guardando alla Germania, sembra la recessione industriale abbia
toccato il fondo. I principali indicatori industriali tedeschi
mostrano un deterioramento sempre minore dell'attività.
Parallelamente, il settore dei servizi si è stabilizzato evitando
la recessione. Possiamo quindi aspettarci un'economia tedesca sia
in crescita quest'anno, ma non vediamo alcun fattore di spinta per
una ripresa dell'attività: non solo permangono elevati costi
energetici, si muovano intorno al livello più basso degli ultimi
due anni, anche i tassi di prestito sono elevati e ci sono scarse
aspettative di esportazione, elemento chiave di supporto
dell'economia tedesca. Questo ci porta a ritenere che le
obbligazioni tedesche siano ben prezzate e che dovrebbero
attestarsi intorno al loro livello attuale, corrispondente a un
rendimento del Bund a 10 anni inferiore al 2,5%.
In assenza di una decisione chiave da prendere, ci aspettiamo
che la BCE aggiorni la sua analisi sulle prospettive del tasso di
inflazione e sui suoi fattori chiave, in particolare adottando un
orizzonte di lungo periodo. La BCE potrebbe voler pesare sul
pricing di mercato dei rendimenti obbligazionari a lungo termine,
considerando che l'inversione della curva non è un risultato
positivo per la sua policy.
*Head of European Investment Grade Fixed Income di Neuberger
Berman
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