(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 25 gen - "Nel ribadire il convinto sostegno al provvedimento di Legge che permette nel nostro Paese la ricerca ma vieta la produzione e la commercializzazione della "carne" coltivata, sempre se carne possa chiamarsi, si ravvisa l'assoluta necessità di avere delle garanzie sulla pubblicazione in tempi brevi della lista delle denominazioni di vendita degli alimenti che, se ricondotte a prodotti vegetali, possono indurre il consumatore in errore sulla reale composizione dell'alimento, come previsto all'articolo 3, comma 5 della citata Legge". A sostenerlo il presidente di Uniceb (Unione italiana filiera delle carni), Carlo Siciliani in una nota con cui annuncia di aver inviato esplicita richiesta al Ministro Lollobrigida.

"Tale decreto - ha aggiunto Siciliani - con la lista delle denominazioni non utilizzabili da prodotti a base vegetale permetterà di dare piena applicazione alla Legge e di tutelare le aziende produttrici di prodotti carnei, al pari di quanto già attuato nel settore del latte. Del resto si ritiene che prodotti a base vegetale che sono sul mercato da molti anni e che i consumatori ormai conoscono bene, non avranno difficoltà ad essere commercializzati con denominazioni più confacenti alla loro effettiva composizione".

Gdo

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