Le Borse europee iniziano la giornata di contrattazioni in calo, nonostante i
nuovi record di Wall Street e la Cina che guadagna ancora dopo gli stimoli economici. A Milano il
Ftse Mib apre a -0,38%, il
Dax di Francoforte a -0,68%, il
Cac 40 di Parigi a -0,73%, l’
Ibex 35 di Madrid a -0,41% e il
Ftse 100 di Londra a -0,39%. Debole anche la Borsa di Tokyo, con l’indice
Nikkei che chiude a -0,19%, a 37.870 punti.
DUBBI SU STIMOLI CINA
Deboli anche i future di
Wall Street, con gli investitori che si interrogano se le misure a sostegno dell’economia annunciate in
Cina possano essere sufficienti per stimolare la ripresa senza la necessità di ulteriori stimoli fiscali. Guardando ai dati macro, in mattinata verrà diffuso l’indice settimanale sulle richieste di mutui ma più interessanti sono i dati di domani, col
Pil Usa.
COMMERZBANK CAMBIA IL CEO
Da seguire a Piazza Affari
UniCredit (+0,76%), con la vicenda delle scalata a Commerbank che continua a tenere banco. Ieri la
Commissione Ue ha fatto sapere che “le fusioni potrebbero consentire alle banche di diventare più resilienti rispetto agli shock”, mentre la nomina di
Bettina Orlopp come nuovo ad potrebbe rallentare l’operazione, dal momento che pare sia contraria a una fusione con la banca italiana.
Tenaris apre in rialzo +0,8%, in coda al Ftse Mib
Nexi e
Stellantis (-1%).
DEBOLE IL PETROLIO
Il fronte geopolitico preoccupa gli investitori, con i raid israeliani sul Libano che proseguono e dopo che un missile lanciato da Hezbollah ha colpito per la prima volta Tel Aviv. Il petrolio è debole, con il
Wti che cede lo 0,5%, scambiando a 71,2 dollari al barile, mentre il
Brent tratta a 74,89 dollari al barile (-0,4%). Aggiorna i record l’
oro che nella consegna spot sale a 2.670 dollari l’oncia. Lo
spread apre invariato a 133 punti base, col rendimento del decennale italiano stabile al 3,47%.