La scalata a
Unicredit da parte del gruppo francese Fnac Darty apre nuovi scenari nel mondo dell’e-commerce. Con l’obiettivo di consolidare la leadership europea nel commercio al dettaglio specializzato che in Europa vale circa 200 miliardi ed è sotto assedio da parte di player americani come Amazon e dalle piattaforme asiatiche, come ha spiegato il ceo di
Fnac Darty,
Enrique Martinez. L’opa potrebbe dunque portare a creare un polo europeo nella grande distribuzione organizzata di elettrodomestici e prodotti per la casa, per far concorrenza diretta ai giganti dell’e-commerce internazionali, da Amazon ad AliExpress. Il titolo
UNIR sta beneficiando sulla Borsa di Milano sta svettando oltre il +36%.
LA STRATEGIA DI FNAC DARTY
Del resto lo stesso
Enrique Martinez, ceo della
Fnac Darty, ha sottolineato che “questo progetto è un’opportunità unica per il Gruppo Fnac Darty di perseguire la sua ambizione a lungo termine di consolidamento dei suoi mercati e di rafforzamento del suo modello economico in Europa. La nostra presenza geografica sarà significativamente estesa e i nostri sostenitori
Unieuro grazie alla digitalizzazione e alla trasformazione di più servizi, in coerenza con il nostro piano strategico quotidiano. Infine, questo progetto offrirà a tutti i nostri team l’opportunità di versare la nostra ambizione collettiva: essere l’alleato incontrastato dei consumatori europei per accompagnarli in una fruizione durevole”.
IL PODIO IN EUROPA
In un settore sempre più competitivo un gruppo da 7,9 miliardi di fatturato non basta per primeggiare. Con il sodalizio con
Unieuro si arriverebbe a 10 miliardi di ricavi e sinergie per 20 miliardi. In Europa, il podio viene condiviso da
Mediaworld, con circa 22 miliardi di fatturato, la britannica
Currys (12 miliardi),
Fnac Darty con circa 8 miliardi per un totale di circa 40 miliardi. La grande frammentazione permette però di non essere molto competitivi con sconti e offerte e non riuscire a tenere il passo dei prezzi di Amazon e simili. Vedremo se questa volta suo principale azionista, il finanziere ceco
Daniel Kretinsky, riuscirà nell’intento