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La view di Moneyfarm sul mercato azionario globale

Moneyfarm, in un’analisi di Richard Flax, analizza la performance di azioni e obbligazioni per concludere che un portafoglio multi-asset è preferibile, anche per l’importanza del “fattore umano”

ADVFN Italia News 18/04/2024

La view di Moneyfarm sul mercato azionario globale
Nel primo trimestre del 2024 l’azionario, specialmente USA, si è confermato come l’asset class più performante, con valutazioni globali sopra la media a lungo termine e un impatto limitato delle tensioni geopolitiche. I rendimenti obbligazionari segnano invece un calo, anche se si mantengono discreti, con il segmento corporate sempre interessante, redditività aziendale solida, mentre scende lo spread creditizio rispetto ai titoli di Stato, sotto la media a lungo termine. L’inizio dell’anno conferma la solidità dell'economia USA, con crescita superiore a quella europea, che però non segna un significativo rallentamento. In questo quadro il portafoglio multi-asset si piazza al secondo posto per rendimenti ma al primo per rapporto rischio-rendimento, confermando i benefici della diversificazione, a breve e a lungo termine.

UN PERIODO DI SODDISFAZIONE PER GLI INVESTITORI AZIONARI

Lo sottolinea un’analisi di Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm, secondo cui il primo trimestre ha consegnato agli investitori azionari un altro periodo di grandi soddisfazioni, registrando generalmente una performance solida, con una tendenza simile al 2023, mentre i titoli di Stato hanno restituito parte dei guadagni da fine 2023. Le azioni USA e giapponesi hanno fatto da apripista e lasciato indietro i mercati emergenti e quello europeo, in parte per il raffreddamento più lento del previsto dell’inflazione, soprattutto USA. Ma i tassi dovrebbero presto iniziare a diminuire fornendo uno stimolo alla crescita globale, e le valutazioni dell’azionario extra USA rimangono in linea con le medie a lungo termine, sostenendo i rendimenti.

REDDITO FISSO E MATERIE PRIME IMPORTANTI PER BILANCIARE IL RISCHIO

Anche i rendimenti attuali del reddito fisso supportano le strategie multi-asset, prosegue Flax, mentre le materie prime, nonostante le tensioni geopolitiche, svolgono un ruolo importante nel bilanciamento del rischio. La parola d’ordine dell’esperto di Moneyfarm resta “diversificazione”, con lo sguardo sul rapporto rischio-rendimento, senza mai perdere di vista il fattore umano. Sembra che per gli investitori azionari la resilienza dell’economia USA, combinata con l’assenza di un significativo rallentamento in ’Europa, costituisca un contesto favorevole, grazie anche a solidi conti aziendali, mentre la geopolitica ha avuto sorprendentemente un impatto limitato, nonostante permanga il rischio di turbolenze.

MAGGIOR TENUTA DI FRONTE ALLA VOLATILITÀ

A fronte di azioni che performano meglio ci si può chiedere perché investire in obbligazioni. Flax risponde che è sempre bene considerare il rapporto rischio-rendimento. L’azionario dei Paesi Sviluppati si è posizionato al primo posto per rendimenti, ma al terzo posto per volatilità, che riflette proprio il rischio, mentre il portafoglio multi-asset si posiziona al secondo posto per rendimenti ma al primo per tenuta rispetto alla volatilità, confermando i benefici della diversificazione sia a lungo che a brevissimo termine.

L’IMPORTANZA DEL FATTORE UMANO E LA LEZIONE DI KAHNEMAN

Quando si investe, sottolinea l’esperto di Moneyfarm, esiste anche il fattore umano, con i suoi punti di forza e le sue imperfezioni. Proprio nel primo trimestre del 2024 è venuto a mancare Daniel Kahneman, Professore Emerito di Psicologia a Princeton, premio Nobel all’economia nel 2002 e padre della finanza comportamentale. Flax ricorda la sua lezione secondo cui il giudizio umano diverge in modo prevedibile dalle leggi della probabilità, seguendo la “legge dei piccoli numeri”, ovvero l’inclinazione umana a trarre conclusioni generali basandosi su campioni limitati o poche osservazioni, e senza considerare adeguatamente la variabilità naturale dei fenomeni o l’ampiezza del campione.

ANCHE LA TEORIA DEL PROSPETTO CONSIGLIA DI DIVERSIFICARE

Secondo la “teoria del prospetto” di Kahneman, le persone temono le perdite più di quanto amino i guadagni, e questo condiziona inevitabilmente gli investimenti. Diversificare, con strumenti a basso costo e in linea con la propensione al rischio, restando fedeli ai propri piani specialmente in termini di orizzonte temporale, è fondamentale. In un contesto di mercati incerti, rileva in conclusione l’esperto di Moneyfarm, l’unica vera costante è il comportamento umano: “conoscerlo e saperlo gestire aiuterà a guidare i propri risparmi nel tempo, a vantaggio del benessere personale”.
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