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L’utile di Nvidia batte le attese con ricavi in rialzo a 26,04 miliardi

Avvio sopra la parità per i principali listini del Vecchio Continente, con gli investitori che restano in attesa di indicazioni dalle banche centrali per i prossimi tagli dei tassi. Nuovo record per Nvidia che supera i 1.000 dollari per azione

Autore: Fabrizio Arnhold, Financialounge.com
23/05/2024

L’utile di Nvidia batte le attese con ricavi in rialzo a 26,04 miliardi
  Le Borse europee iniziano la giornata di contrattazioni sopra la parità, nonostante il calo “deludente” dell’inflazione Usa che potrebbe allontanare i tagli da parte della Fed. A Milano il Ftse Mib apre a +0,36%, il Dax di Francoforte a +0,30%, il Cac 40 di Parigi a +0,31%, l’Ibex 35 di Madrid a +0,02% e il Ftse 100 di Londra a -0,06%. La Borsa di Tokyo chiude in netto progresso, con l’indice Nikkei in rialzo del +1,3%, trainato dagli ottimi risultati di Nvidia.

RICAVI NVIDIA SOPRA LE ATTESE

La trimestrale sopra le attese di Nvidia spinge i listini. Il titolo della società di processori guadagna il +4% nell’after-hours, superando per la prima volta i 1.000 dollari per azione, dopo aver comunicato un utile per azione di 6,12 dollari, contro i 5,59 dollari del consensus, su ricavi di 26,04 miliardi, in rialzo del 262%, contro i 24,65 miliardi delle attese. I ricavi sono aumentati di oltre il 200% negli ultimi due trimestri, spinti dalla richiesta di processori per l’intelligenza artificiale. La società di microchip ha anche annunciato un frazionamento azionario 10 per 1 dopo il boom del prezzo delle azioni, a partire dal 10 giugno.

INFLAZIONE SOTTO LA LENTE

Sul versante macro, oggi saranno pubblicate le letture preliminari degli indici Pmi europei e Usa, con gli operatori che guarderanno al comparto manifatturiero tedesco e su quello dei servizi statunitense. Attenzione anche ai numeri relativi al primo trimestre per i salari negoziati dell’Eurozona, una dato utile alla Bce per valutare le prossime mosse di politica monetaria, con il primo taglio dei tassi che dovrebbe arrivare a giugno. Tornando all'inflazione Usa, Jeffrey Cleveland, Chief Economist di Payden & Rygel, nota come "nonostante l’entusiasmo generato dalla pubblicazione dell’ultimo dato sull’inflazione di aprile" le pressioni sul carovita siano ancora alte. Oggi il mercato prezza un solo taglio dei tassi da qui alla fine dell’anno, ma Cleveland ritiene che ci siano "buone probabilità di non assistere ad alcun taglio durante il 2024".

PETROLIO IN CALO

A Piazza Affari scatta St (+0,9%) in scia ai conti di Nvidia. In ribasso la quotazione del petrolio, con il Brent che scambia a 82,48 dollari al barile (-0,53%) e il Wti a 77,06 dollari al barile (-0,63%). In rialzo, invece, il gas naturale che ad Amsterdam cresce del +0,3% a 34,5 euro al megawattora. Guardando al valutario, l’euro perde forza a 1,082 dollari. Lo spread apre in calo a 128 punti base, con il rendimento del decennale italiano che scende al 3,81%.

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