Occhio all’inflazione Usa, prevista in discesa al 2,3%
Giovedì sarà reso noto l’Ipc di settembre negli Stati Uniti che secondo gli analisti si avvicinerà di più al target del 2% delle banche centrali
Autore: Annalisa Lospinuso, ADVFN Italia News
07/10/2024
La settimana sarà dettata dall’attesa per la risposta israeliana all’Iran e da quella per la pubblicazione del dato di settembre relativo all’inflazione Usa di giovedì prossimo. Un tassello importante per gli investitori che concorrerà a formare il puzzle dell’economia Usa, dopo la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro statunitense, migliori del previsto.
IL CONSENSUS
Secondo il consensus di Bloomberg, l’Ipc di settembre dovrebbe essere in rallentamento nella componente generale (+2,3%), mentre gli inflation swap prevedono +2,4%. La componente core dell’inflazione dovrebbe rimanere stabile al +3,2%.
ASPETTATIVE SULLA POLITICA MONETARIA
A meno di sorprese in positivo, il dato non dovrebbe modificare sensibilmente le attese di tagli Fed con gli operatori che, dopo il dato sul mercato del lavoro, hanno azzerato la probabilità di un taglio da 50 punti base nel prossimo meeting del 7 novembre. I nuovi occupati sono saliti ben oltre le 200mila unità, così come è sceso il tasso di disoccupazione e sono accelerati i salari. “Il dato segnala, quindi, uno stato di salute ancora buono dell’economia Usa e va nella direzione di tagli da 25 pb da parte della Fed. Il mercato si è prontamente mosso in tale direzione, andando ad azzerare totalmente le probabilità di 50pb a novembre”, secondo Mps Market Strategy.