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Stellantis in forte calo a Piazza Affari (-11%) dopo conti deludenti

Semestre nero per il colosso dell’auto con ricavi per 85 miliardi a -14% e utile netto di 6,6 miliardi a -48% nel semestre. Pesano minori volumi, cambi meno favorevoli e i costi di ristrutturazione. Saipem (+1,9%) in avvio con aumento utile

Autore: Fabrizio Arnhold, Financialounge.com
25/07/2024

Stellantis in forte calo a Piazza Affari (-11%) dopo conti deludenti
Le Borse europee iniziano la giornata di contrattazioni in negativo, in scia a Wall Street che ieri ha chiuso la peggior seduta dal 2022 con l’indice S&P 500 che ha ceduto il 2,2% e il Nasdaq il 3,6%, rallentato dalle vendite tech. A Milano il Ftse Mib apre a -1,80%, il Dax di Francoforte a -0,96%, il Cac 40 di Parigi a -1,15%, l’Ibex 35 di Madrid a -0,99% e il Ftse 100 di Londra a -0,79%. La Borsa di Tokyo chiude in pesante rosso, con l’indice Nikkei a -3,28%, sotto quota 38mila, a 37.869 punti.

A PIAZZA AFFARI CROLLA STELLANTIS DOPO CONTI DELUDENTI

Stellantis, che non fa prezzo in avvio, per poi aprire a -11%, chiude la prima metà del 2024 con ricavi per 85 miliardi di euro, in calo del 14% e con un utile netto di 5,6 miliardi, in discesa del 48%. Pesano i minori volumi, i cambi meno favorevoli e i costi di ristrutturazione. Da seguire anche StM (che crolla a -9% in avvio) dopo aver chiuso il secondo semestre con ricavi netti a 3,23 miliardi di dollari (-25,3% annuale) e un margine lordo al 40,1%. Saipem apre di slancio (+1,9%) dopo aver archiviato il semestre con un utile netto pari a 118 milioni di euro, in deciso aumento rispetto ai 40 milioni di euro dell’anno scorso.

FOCUS SU TRIMESTRALI E PIL USA

Prosegue la stagione delle trimestrali, sia in Europa che negli Stati Uniti, anche se oggi l’attenzione degli investitori è concentrata sui dati del Pil Usa, attesi nel primo pomeriggio, insieme a quelli dell’inflazione, in arrivo domani. Gli investitori attendono questi numeri per valutare lo stato dell’economia e, quindi, valutare quali saranno le prossime mosse della Fed che dovrebbe tagliare i tassi di interesse a settembre.

DEBOLI EURO E PETROLIO

Sul versante valutario, l’euro resta debole e scambia a 1,084 dollari. In calo anche il petrolio, con il Wti scadenza settembre che scende dello 0,76%, a 77 dollari al barile, mentre il Brent cede lo 0,76%, a 81 dollari al barile. Il gas naturale ad Amsterdam scende dello 0,86% a 32,34 euro al megawattora. Lo spread apre stabile a 138 punti, col rendimento del decennale invariato al 3,8%.

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