Due armatori di petroliere, tra cui Bahri, controllato dall'Arabia Saudita, hanno sospeso gli attraversamenti nello Stretto di Hormuz, mentre le ricadute economiche derivanti dalle crescenti tensioni tra Stati Uniti e Iran, tra cui l'attacco militare iraniano di stanotte contro due basi americane in Iraq si stanno diffondendo in tutta la regione del Golfo Persico.

Gli scontri tra Stati Uniti e Iran minacciano di interrompere i trasporti su rotte commerciali fondamentali, cosa che sarebbe un colpo devastante per i Paesi del Golfo che stanno cercando di ridurre la loro dipendenza dal petrolio.

Il gigante petrolifero saudita Aramco sta prendendo in considerazione la possibilità di deviare le petroliere che trasportano i suoi prodotti per evitare lo stretto di Hormuz, secondo alcune fonti.

Eventuali interruzioni degli attraversamenti delle navi cisterna potrebbero creare difficoltà sul mercato energetico. Circa il 20% della fornitura mondiale di greggio passa attraverso lo stretto.

Le compagnie di navigazione nella regione hanno deviato i carichi in Oman, secondo un funzionario statunitense, piuttosto che passare per gli Emirati Arabi Uniti, un alleato degli Stati Uniti che l'Iran ha minacciato di ritorsioni in caso di ulteriori azioni della Casa Bianca.

I vettori di Dubai, Emirates Airline e Flydubai, ed EgyptAir hanno dichiarato di aver cancellato i voli da e per la capitale irachena, Baghdad. Tali vettori fanno seguito alla stessa decisione presa da Gulf Air, Flynas e Royal Jordanian Airlines, con sede in Bahrain, che venerdì hanno cancellato i voli da e per Baghdad. Air France, Qantas e Klm hanno inoltre sospeso tutti i voli sullo spazio aereo iraniano e iracheno. I vettori statunitensi non volano nella regione del Golfo Persico, ma Delta Air Lines e United Airlines volano tra New York e l'India costeggiando il nord dell'Iraq e l'Iran.

Il ministro degli Emirati per l'Energia, Suhail al-Mazrouei, ha riconosciuto che il suo Paese è vulnerabile ai conflitti regionali ma ha affermato di non volere una guerra con Teheran. "Siamo molto vicini all'Iran, l'ultima cosa che vogliamo è la tensione in Medio Oriente", ha detto ad Abu Dhabi in una conferenza sull'energia.

cos

 

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January 08, 2020 08:09 ET (13:09 GMT)

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