Tim: oggi Cda a Torino, Persidera e governance sul tavolo
06 Maggio 2019 - 10:52AM
MF Dow Jones (Italiano)
Dopo l'assemblea di fine marzo che ha sancito una tregua tra
Vivendi e il fondo Elliott, il Cda di Tim torna riunirsi in tarda
mattinata.
A ospitare il vertice è la sede torinese di via Reiss Romoli,
che da circa 30 anni ospita il Lap, un centro ad alta
ingegnerizzazione interamente dedicato a testare piattaforme,
terminali e servizi di nuova generazione. Prima dell'inizio dei
lavori è prevista una visita dei consiglieri ai laboratori.
Tra gli argomenti all'ordine del giorno, in Cda dovrebbero
essere trattati sia alcune tematiche di governance sia il dossier
Persidera.
Su quest'ultimo fronte, in particolare, va ricordato che Telecom
ha deciso da tempo di vendere la società dei mux, non ritenendola
più strategica. La partita procede tuttavia a rilento poiché Gedi -
azionista al 30% di Persidera, mentre Tim controlla il restante 70%
- già lo scorso anno aveva esercitato il proprio diritto di veto
rispedendo al mittente una proposta congiunta che era stata
avanzata da Rai Way e da F2i. A sua volta, Tim aveva poi rigettato
un'ulteriore proposta della sola Rai Way, che si era offerta di
rilevare un differente perimetro limitato all'infrastruttura ed
escludendo dunque i multiplex per i quali avrebbe seriamente
rischiato di incappare nei paletti imposti dall'antitrust.
A differenza di quanto fatto da Tim, negli anni il gruppo
editoriale che fa capo alla famiglia De Benedetti non ha mai
svalutato la propria partecipazione in Persidera e valorizza
l'intero asset poco oltre i 300 milioni di euro. Un valore a cui
nessuna delle offerte pervenute si è mai neppure avvicinato.
L'ultima proposta in ordine di tempo, di poco migliorativa rispetto
a quella precedente, è quella presentata dalla sola F2i che ha
messo sul piatto 240 milioni di euro garantendosi un periodo di
trattative in esclusiva.
Sullo sfondo, non è poi escluso che l'a.d. Luigi Gubitosi
aggiorni il Consiglio sullo stato dell'arte delle trattative che il
gruppo ha in corso con Vodafone e con OpenFiber per individuare
sinergie di vario genere in grado di portare nei prossimi mesi
all'individuazione di percorsi comuni per condividere investimenti
strategici e accelerare sul fronte del 5g.
Per quanto riguarda la partita allo studio con la società
partecipata pariteticamente da Enel e da Cassa Depositi e Prestiti,
secondo quanto scriveva Repubblica nel fine settimana, gli advisor
dell'ex incumbent avrebbero suggerito una fusione per
incorporazione di OF in Tim. Un'ipotesi quest'ultima che potrebbe
spuntare il placet sia di Elliott e Cdp sia del primo socio Vivendi
(23,94%).
ofb
(END) Dow Jones Newswires
May 06, 2019 04:37 ET (08:37 GMT)
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