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12/12/2024 09:55
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DIMITRI LONG
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Iscritto da: 04/10/2024
La stessa trasmissione Unomattina è stata vittima del cosiddetto fenomeno del deep fake, cioè quelle foto, video e audio creati grazie a software di intelligenza artificiale (AI) che, partendo da contenuti reali (immagini e audio), riescono a modificare o ricreare, in modo estremamente realistico, le caratteristiche e i movimenti di un volto o di un corpo e a imitare fedelmente una determinata voce.Alla domanda, come è stato ed è il processo regolatorio, il presidente dell'ANGI ha evidenziato il lavoro portato avanti dall'Unione Europea e dal Governo italiano, con un appello finale alle istituzioni.
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12/12/2024 09:55
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DIMITRI LONG
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"Il 13 marzo 2024 – ha detto Ferrieri – è stata approvata dal Parlamento europeo, la prima legge trasversale al mondo sull'intelligenza artificiale con l'obiettivo di creare un quadro normativo armonizzato e proporzionato per l'intelligenza artificiale. L'Ai Act si basa sul principio che l'IA deve essere sviluppata e utilizzata in modo sicuro, etico e rispettoso dei diritti fondamentali e dei valori europei. Dopo poco più di un mese dall'approvazione dell'AI Act in sede europea, l'Italia ha subito tracciato le linee guida per l'utilizzo dell'IA in vari ambiti, dall'economia alla sicurezza digitale, mettendo al centro la protezione dei cittadini e dei valori democratici.
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12/12/2024 09:55
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DIMITRI LONG
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Su proposta infatti della presidente Giorgia Meloni e del ministro della Giustizia Carlo Nordio, il Consiglio dei Ministri ha approvato lo scorso 23 aprile 2024 un disegno di legge per l'introduzione di disposizioni e la delega al Governo in materia di intelligenza artificiale. Con tale provvedimento, il governo italiano si propone di armonizzare la legislazione nazionale europea entro dodici mesi dall'approvazione dell'AI Act. Tuttavia è necessario un maggiore sforzo in termini di investimenti, soprattutto per il comparto imprese e soprattutto per il mondo delle startup innovative che rappresentano un opportunità unica per il nostro sistema economica e che vanno sostenute con una più ampia e rimodulata versione dell'attuate startup act".
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12/12/2024 09:57
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DIMITRI LONG
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L'intelligenza artificiale non cambierà il mondo in meglio...
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Modificato il 12/12/2024 10:00
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L’Intelligenza Artificiale di Almawave in Nord America con DestinationThink
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12/12/2024 09:59
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- Il Gruppo Almawave ha siglato, attraverso la propria controllata The Data Appeal Company, un’importante partnership con DestinationThink, azienda leader nel destination marketing per supportare le destinazioni turistiche a livello globale nel migliorare il sentiment e la crescita sostenibile. La partnership tra la società canadese con sede a Vancouver e la società del Gruppo Almawave specializzata in analytics basati su Big Data e Intelligenza Artificiale per il mondo del turismo punta a favorire la nascita di soluzioni all'avanguardia in questo ambito, utilizzando l'analisi semantica avanzata per rivoluzionare il modo in cui le destinazioni offrono esperienze più sostenibili ai loro residenti, permanenti e temporanei.
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12/12/2024 09:59
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DIMITRI LONG
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Per rendere la sua offerta più completa e competitiva, DestinationThink ha deciso di supportare i suoi clienti con gli strumenti per la sentiment analysis di The Data Appeal Company - Gruppo Almawave.Valeria Sandei, CEO del Gruppo Almawave, sottolinea: “Esprimo grande soddisfazione per questa partnership con DestinationThink, che ci consente di aprirci con grande slancio al mercato nordamericano e non solo.
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12/12/2024 09:59
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Le sfide che stanno attraversando le destinazioni turistiche di tutto il mondo, in particolare sui temi ESG, impongono un cambio di rotta significativo ed in questo l’Intelligenza Artificiale può mettere nelle condizioni di trovare soluzioni efficaci, utili e rapide per un turismo sempre più sostenibile”. Mirko Lalli, fondatore e CEO The Data Appeal Company, aggiunge: "Siamo entusiasti di questa partnership e onorati di collaborare con DestinationThink, da sempre all'avanguardia nella crescita del turismo sostenibile.
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12/12/2024 09:59
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DIMITRI LONG
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Questa partnership ci darà l’opportunità di espanderci in nuovi mercati e lavorare con destinazioni di prim'ordine in tutto il mondo, in California, Australia e Regno Unito". ? Rodney Payne, CEO di DestinationThink, dichiara: "Le destinazioni turistiche di oggi ottengono un vantaggio competitivo grazie alle informazioni fornite dall'analisi del sentiment. In un momento storico come questo, in cui le collaborazioni sono fondamentali, gli elementi estratti dai dati aiutano anche i gestori dei siti di interesse a coinvolgere gli stakeholder locali e a celebrare i successi ottenuti. Siamo orgogliosi di collaborare con The Data Appeal Company per fornire ai leader del settore turistico gli strumenti più all'avanguardia necessari per prendersi cura dei luoghi amati sia da loro che dai propri visitatori”.
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12/12/2024 10:02
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DIMITRI LONG
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IA, BCG: "Il 40% dei lavoratori italiani non l'ha ancora sperimentata, ma il 63% è pronto a formarsi" Il futuro del lavoro: come l'Intelligenza Artificiale Generativa e le aspettative dei lavoratori stanno cambiando le regole del gioco
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12/12/2024 10:02
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- Negli ultimi anni la domanda globale di talenti ha continuato a crescere in un ambiente caratterizzato da tassi di disoccupazione record e un elevato numero di posti vacanti. Ma come possono i datori di lavoro attrarre e trattenere i talenti e quanto pesa l'impatto dell'Intelligenza Artificiale Generativa? Queste le principali domande a cui risponde la seconda parte dello studio "Decoding Global Talent 2024: How Work Preferences Are Shifting in the Age of GenAI", realizzato da Boston Consulting Group (BCG) insieme a The Network e The Stepstone Group attraverso un sondaggio condotto su 150mila persone in 188 Paesi. Il campione include il 51% di uomini e il 49% di donne, un'età compresa principalmente tra i 20 e i 40 anni, quindi in una fase iniziale o intermedia della propria carriera. Nell'attuale mercato del lavoro, il 64% dei rispondenti a livello globale ritiene di avere una forte posizione negoziale.
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12/12/2024 10:03
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In Italia la percentuale si attesta a circa il 50%. Si tratta – spiega lo studio – di una prospettiva universale, indipendentemente dal ruolo lavorativo, e tale fiducia non è infondata: il 75% dei lavoratori (in Italia il 73%) ha dichiarato di essere contattato per opportunità di lavoro almeno qualche volta all'anno, mentre il 19% settimanalmente (14% in Italia). "Appurato che la forza lavoro globale ha ormai acquisito una chiara consapevolezza del proprio valore, è essenziale che i datori di lavoro comprendano quali elementi siano realmente attrattivi per i talenti – afferma Matteo Radice, managing director e partner di BCG –.
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12/12/2024 10:03
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DIMITRI LONG
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Oggi, al vertice delle priorità emerge la sicurezza del posto di lavoro, una risposta legata alle crescenti preoccupazioni riguardo l'occupazione a lungo termine, acuite dalla consapevolezza dell'impatto della GenAI. Altrettanto importanti per i talenti sono l'equilibrio tra lavoro e vita privata, la compensazione economica, le buone relazioni con i colleghi e, infine, le opportunità di apprendimento e sviluppo professionale".
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12/12/2024 10:04
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DIMITRI LONG
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L'interesse crescente per la sicurezza del lavoro è universale, ma le preferenze differiscono a seconda della regione di provenienza dei rispondenti e dell'età. Gli europei mostrano meno preoccupazione rispetto ai lavoratori di altre regioni, dando invece priorità all'equilibrio vita-lavoro. In Italia la sicurezza del lavoro torna al primo posto, seguita da apprendimento e sviluppo professionale e dai buoni rapporti con i colleghi. Le differenze sono significative anche in base all'età: apprendimento e sviluppo sono fondamentali per i lavoratori di 30 anni o meno, ma gradualmente l'importanza diminuisce fino a scomparire tra i rispondenti di età superiore ai 50 anni. Al contrario, le buone relazioni con manager e colleghi sono prioritarie per le generazioni più anziane.
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12/12/2024 10:04
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DIMITRI LONG
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Ci sono poi i fattori che potrebbero spingere i talenti a rifiutare una buona offerta di lavoro: a livello globale il 54% rifiuterebbe se si facesse un'opinione negativa dell'azienda durante il colloquio e, ad esempio, se venissero poste domande considerate discriminatorie. In Europa questa percentuale si attesta al 70% e in Italia al 47%. Un impatto negativo dell'azienda sulla società è il secondo motivo di rifiuto più importante: circa il 40% dei talenti non si unirebbe a un datore di lavoro i cui servizi, attività o prodotti abbiano un effetto sociale nocivo (in Italia la percentuale è del 28%); segue l'assenza di supporto per la salute mentale o il benessere (33%), fattore che a livello globale conta per il 40% dei rispondenti.
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12/12/2024 10:05
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DIMITRI LONG
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Anche la mancanza di misure legate alla sostenibilità o iniziative ambientali diventano motivi di rifiuto, così come l'impossibilità di lavorare da remoto. La rivoluzione della GenAI influisce sulle preferenze dei talentiL'86% dei rispondenti a livello globale ha dichiarato di aver sentito parlare della GenAI e più del 50% ha affermato di averla sperimentata almeno una volta di recente, compreso circa il 39% che definiamo utilizzatori regolari. Se l'istruzione e il genere hanno poco impatto sulla probabilità che i lavoratori utilizzino l'IA, l'età svolge un ruolo significativo: i rispondenti di 30 anni o meno hanno i tassi di adozione più elevati e il 49% di loro la utilizza regolarmente.
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12/12/2024 10:05
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DIMITRI LONG
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Anche i fattori legati al lavoro giocano un ruolo significativo: le persone con ruoli digitali e IT sono le più propense a essere utilizzatori regolari, seguite da quelle con ruoli nel marketing, nei media e nel design. La situazione è simile per quanto riguarda i settori industriali: tecnologia e IT sono in testa, seguiti dai media e poi da scienza e ricerca. Per i datori di lavoro è dunque importante capire quali sono le relazioni dei dipendenti con questa tecnologia e come aiutarli ad adattarsi al nuovo mondo del lavoro. I primi 10 Paesi per percentuale di lavoratori che utilizzano la GenAI regolarmente sono a basso reddito e non occidentali, come India e Pakistan.
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12/12/2024 10:05
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DIMITRI LONG
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Iscritto da: 04/10/2024
Tra le economie a reddito più elevato, la maggior parte dei Paesi europei ha tassi di adozione inferiori alla media. Gli ultimi dieci posti sono dominati da Paesi in Medio Oriente ed Europa, tra cui l'Italia, dove solo il 21% dei rispondenti usa l'IA regolarmente: questo potrebbe riflettere regolamentazioni più rigide e una maggiore percezione di potenziali minacce e rischi. La maggior parte dei lavoratori nel mondo non è preoccupata che l'IA possa sostituirli nei loro ruoli: il 25% (in Italia il 26%) pensa che l'IA non avrà alcun effetto e solo il 5% crede che diventeranno obsoleti (in Italia il 7%).
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12/12/2024 10:06
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DIMITRI LONG
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Tuttavia, il 49% prevede che alcuni aspetti dei loro lavori cambieranno, richiedendo lo sviluppo di nuove competenze. I lavoratori nelle economie emergenti mostrano la maggiore consapevolezza della potenziale perdita o trasformazione significativa dei lavori e le opinioni differiscono anche per professione: coloro che lavorano nei servizi finanziari, nel design e nel servizio clienti sono i più propensi a prevedere cambiamenti nei loro ruoli rispetto a lavoratori sociali e manuali.
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DIMITRI LONG
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Complessivamente il 57% è disposto a fare reskilling, quindi apprendere nuove competenze, per rimanere competitivo, in Italia il 63%. Coloro con un livello di istruzione basso o medio tendono ad essere più flessibili rispetto alle persone più istruite, mentre le persone più anziane sono generalmente meno aperte alla riqualificazione. Il bisogno maggiore per le risorse è sapere quali competenze devono acquisire: ciò solleva la necessità di avere accesso a programmi di apprendimento ben progettati che affrontino le competenze più critiche.
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La stessa trasmissione Unomattina è stata vittima del cosiddetto fenomeno del deep fake, cioè quelle foto, video e audio creati grazie a software di intelligenza artificiale (AI) che, partendo da contenuti reali (immagini e audio), riescono a modificare o ricreare, in modo estremamente realistico, le caratteristiche e i movimenti di un volto o di un corpo e a imitare fedelmente una determinata voce.Alla domanda, come è stato ed è il processo regolatorio, il presidente dell'ANGI ha evidenziato il lavoro portato avanti dall'Unione Europea e dal Governo italiano, con un appello finale alle istituzioni.