apache147
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Iscritto da: 16/1/2013
Bobo, le vendi come una normale azione ed incassi, è semplice
22 di 698-06/11/2017 11:030
selling
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Iscritto da: 23/2/2011
venduta metà pposizione di criptomoneta ETCUSD +040% la lascio andare l'altra a target 27$
Con la vendita comprato seconda criptomontea 5 a livvelo mondiale LTE litecoin perchè vicina al brealout
23 di 698-08/11/2017 14:360
GIOLA
N° messaggi: 34555 -
Iscritto da: 03/9/2014
Il bitcoin diventerà come l’oro, parola del presidente onorario del Cme e pioniere dei future, Leo Melamed
Il Cboe prepara l’Etf sulla criptovaluta, che torna sopra quota 7.000 dollari. Intanto la Banca centrale dell’Uruguay è pronta a lanciare la versione digitale del peso, la moneta nazionale
24 di 698-09/11/2017 10:290
selling
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Iscritto da: 23/2/2011
Interessante etf....
ora manca il biy di XRP che deve ropere il triangolo
Dash buy LTCusd buy ETCusd buy Dashusd BUY
xrpusd forse oggi o domani conforme come chiude.
col tempo chiudo le azioni e compro solo cripto.....ora ne ho 3...e le tengo 3/4 anni
fra poco apro quelle per il trading
25 di 698-09/11/2017 13:470
selling
N° messaggi: 4014 -
Iscritto da: 23/2/2011
se volete iscrivervi io us o la piataforma etoro
se mi inviate la gmail comunico seplicemente il nominativo.....una volta iscritti vi danno 20 euro al primo deposito e 20 euro a me. Non male perchè buttarli via?
Io mi sono iscritto da solo ma se mi invitavano lo avrei vatto...20 euro meglio che niente direi
se volete mi inviate la gmail di contatto con cui vi iscrivete.....mandate per posta messaggio.....
altrimenti vi iscrivete e basta vedete voi.... https://www.google.it/search?source=hp&ei=mU0EWry5BMOoUb3yiNAE&q=etoro&oq=etoro&gs_l=psy-ab.3..0j0i131k1j0l8.959.1710.0.2254.5.5.0.0.0.0.40.71.2.2.0....0...1.1.64.psy-ab..3.2.71....0.7WkNXz8li-U
26 di 698-09/11/2017 15:220
GIOLA
N° messaggi: 34555 -
Iscritto da: 03/9/2014
Bitcoin, l’hard fork non si farà. Ed è nuovo record
Non c’è sufficiente consenso nella comunità. Criptovaluta ai massimi a 7.879 dollari. Concepito per rendere le transazioni più rapide e meno costose, SegWit2x rischiava però di intaccare la credibilità del progetto proprio nel momento dell’approdo al mainstream
di Marcello Bussi
Il temutissimo hard fork del bitcoin, in programma per il 16 novembre, è stato sospeso (un modo diplomatico per ammettere che non si farà più). L’annuncio ha spinto la criptovaluta a toccare il nuovo record a 7.879,06 dollari, dopodichè è caduta a 7.114,26 per poi tentare un rimbalzo a 7.271. Le vendite sono arrivate probabilmente perché molti investitori contavano sul fatto che alcuni exchange avevano promesso di dare al momento della biforcazione tanti nuovi bitcoin tanti quanti erano in portafoglio ai loro clienti. Mancato guadagno, ma la delusione è provvisoria. In realtà nei prossimi giorni dovrebbe prevalere il sollievo per lo scampato pericolo.
L’hard fork chiamato SegWit2x rischiava infatti di mandare a monte l’intero progetto bitcoin. Gli sviluppatori di SegWit2x volevano creare questa nuova blockchain per rendere le transazioni in bitcoin più rapide e meno costose. Era chiaro che l’obiettivo finale fosse quello di sostituire la catena primordiale per dare vita a un nuovo bitcoin che avrebbe sostituito quello originario, il BTC.
Ci sarebbe stato il rischio di un azzeramento del valore di quest’ultimo mentre il nuovo bitcoin non è detto che avrebbe raggiunto le quotazioni di quello vecchio, portando così a una distruzione di valore che avrebbe seriamente compromesso la credibilità del progetto. Proprio nel momento in cui, con l’annunciato lancio del future entro la fine dell’anno da parte del Cme, il bitcoin sarebbe diventato appetibile anche per gli investitori istituzionali.
Man mano che si avvicinava l’hard fork il consenso della comunità è andato scemando e così gli sviluppatori hanno deciso di mettere in frigorifero l’operazione. Per rendere le transazioni più rapide c’è tempo, più importante adesso è rafforzare la credibilità del bitcoin fra gli scettici, attirando così i loro investimenti.
https://www.milanofinanza.it
27 di 698-11/11/2017 13:490
GIOLA
N° messaggi: 34555 -
Iscritto da: 03/9/2014
Il Bitcoin? Rischia di diventare il nuovo Gronchi rosa
La criptovaluta più famosa ha evitato i rischi dell’hard fork, ovvero una variazione del modello matematico alla base. La crescita del valore ha festeggiato, ma potrebbe essere una vittoria di Pirro.
I possessori attuali di bitcoin e i pochi grandi attori che hanno le enormi risorse ormai necessarie per coniarne di nuovi, attraverso calcoli matematici di complessità crescente in modo geometrico, hanno tirato un sospiro di sollievo. Il tanto temuto hard fork, ovvero una modifica degli algoritmi matematici che regolano ogni aspetto del bitcoin, dalla certificazione di ogni transazione nel registro non c'è stato.
28 di 698-18/11/2017 12:260
GIOLA
N° messaggi: 34555 -
Iscritto da: 03/9/2014
Bitcoin, corsa ai 10.000
La criptovaluta passa dalle stalle alle stelle in pochi giorni. Dopo aver respinto l’attacco del Bch, tocca quota 8.000 $ e si prepara all’arrivo degli istituzionali. Vontobel precede il Cme e lancia il future.
29 di 698-27/11/2017 15:180
GIOLA
N° messaggi: 34555 -
Iscritto da: 03/9/2014
Cina in netto rosso, Bitcoin +17%
I listini depressi di Shanghai e Hong Kong hanno influenzato tutta l'Asia. Gli investitori temono la stretta della Banca centrale cinese sulle società troppo indebitate. L'attenzione è cresciuta dopo che il settore obbligazionario si è scaldato, con il rendimento del decennale salito al 4%. La criptovaluta inizia a vedere quota 10 mila
di Elena Dal Maso
Inizio di settimana in rosso per le borse asiatiche, con il Nikkei che cede lo 0,24%, ma è la Cina s soffrire oggi di più. Alle ore 7:40 italiane l’Hang Seng perde lo 0,74% e Shanghai lo 0,89%.
Oro in rialzo dello 0,26% a 1.295 dollari l’oncia, petrolio americano (Wti) in flessione dello 0,44% a 58,69 dollari il barile. Euro piuttosto stabile sul dollaro, scambia a 1,1927 (-0,04%), mentre lo yen si rinforza dello 0,14% a 111,41. Mercoledì si riunirà l'opec a Vienna per discutere di un allungamento dei tagli alla produzione di greggio al primo semestre 2018.
I listini del Far East sono stati contagiati oggi dai timori di quanto sta avvenendo in Cina. "È chiaro che la Banca centrale cinese sta cercando di infrangere la nozione di garanzia implicita" per tutte le società cinesi, ha spiegato Xie Dongming, responsabile della ricerca della regione Greater China per conto di OCBC Bank. E ha aggiunto che aumentando i costi di finanziamento per le imprese cariche di debiti e mal gestite, il governo sta cercando di spostare i mercati locali verso gli standard internazionali in materia di determinazione dei rischi di credito.
La scorsa settimana i mercati cinesi erano stati protagonisti della peggior seduta dal giugno 2016: giovedì, infatti, i listini azionari hanno registrato perdite che hanno oscillato fra -2% e -3%. Secondo i gestori di Banca del Piemonte non è facile individuare un motivo preciso dello storno: tuttavia un forte sospetto deriva dal mondo obbligazionario, dal momento che il rendimento del titolo governativo cinese a 10 anni ha superato temporaneamente la soglia del 4%. Se si guarda agli spread dei titoli corporate, anche in questo caso la situazione non è così serena, poiché gli spread societari sono saliti ai massimi da giugno scorso.
In generale, comunque, il movimento sembra una improvvisa e tardiva reazione "frenetica", scrive Banca del Piemonte, per i venti di deleverage (riduzione della leva) e di aumento di regolamentazione che hanno cominciato a tirare dopo il Congresso. Le autorità del resto hanno più volte manifestato la volontà di rinunciare, nei prossimi due anni, ad una parte di crescita per migliorarne la qualità e la sua sostenibilità nel tempo. Il controllo del credito (cresciuto eccessivamente nell’ultimo decennio), il contenimento del fenomeno dello shadow banking system e dei rischi per la stabilità finanziaria costituiscono una parte rilevante del programma, con inevitabili ricadute sui profitti societari ed in particolare del settore finanziario.
In Sud Corea il Kospi oggi ha ceduto l’1% dopo che Morgan Stanley ha fatto un downgrade su Samsung a causa delle pressioni di prezzo sulla memoria flash Nand, mentre la banca d’affari americana ritiene che ci sia meno visibilità per Dram, che alimenta i personal computer.
Per contro oggi Bitcoin è salito al record di 9.733,51 dollari, un balzo del 17% rispetto a venerdì, scrive oggi l’agenzia Bloomberg.
https://www.milanofinanza.it/
30 di 698-27/11/2017 16:210
selling
N° messaggi: 4014 -
Iscritto da: 23/2/2011
questa settimana parte XRPUSD ripple
target doppio del suo prezzo
31 di 698-27/11/2017 17:140
alitom
N° messaggi: 2061 -
Iscritto da: 19/3/2008
pazzesca sta cosa ..ma se uno volesse farsi del male e comperare bitcoin sul mercato è possibile con la piattaforma tradiszionale tipo power desk o bisogna andare su chi tratat bitcoin?
32 di 698-27/11/2017 20:440
flexmarco
N° messaggi: 917 -
Iscritto da: 18/10/2012
In effetti, come comprare e dove queste criptovalute? Qualcuno può spiegare l'iter da seguire? Grazie
33 di 698-28/11/2017 11:240
Greenline90
N° messaggi: 28 -
Iscritto da: 05/3/2017
Qualcuno conosce coinbase? Comunque io mi chiedevo le eventuali plusvalenze come verranno tassate?
34 di 698-28/11/2017 12:200
1giacomofofo
N° messaggi: 701 -
Iscritto da: 29/6/2016
ho comprato una piccola quota di ADE non so non so cosa ne pensate????????
35 di 698-28/11/2017 14:360
GIOLA
N° messaggi: 34555 -
Iscritto da: 03/9/2014
Il bitcoin ridefinirà il ruolo di Stati e banchieri
di Edoardo Narduzzi
Il mercato delle criptovalute continua a registrare nuovi record. La capitalizzazione totale ha superato i 300 miliardi di dollari. Sarà solo una bolla, come i famosi tulipani olandesi, ma qualche riflessione meno dozzinale un fenomeno di tale portata lo merita.
Il Bitcoin, regina delle criptovalute, si appresta a superare la soglia dei 10 mila dollari, mentre nel mondo crescono le iniziative economiche in cui lo si accetta come mezzo di pagamento. Essendo un mercato solo retail, significa che oggi diverse decine di milioni di persone nel mondo possiedono criptovalute. Per queste persone una parte ogni giorno crescente della propria ricchezza è influenzata dall’andamento dei prezzi di Bitcoin & C.
Per provare a capire perché non si tratta solo di una bolla speculativa occorre entrare nel meccanismo di funzionamento delle criptomonete. Individuare delle categorie specifiche che permettano di evidenziarne i punti di forza e di innovazione. Le cripto sono monete non cartacee emesse in modo decentralizzato ma totalmente trasparente, e sono in competizione tra loro. Rispetto a una moneta tradizionale non esiste un’autorità centrale che decide quante e come emetterne e come influenzarne il prezzo. I driver dei loro prezzi sono la domanda e l’offerta, in funzione dell’utilità che ciascuna criptomoneta offre a chi la detiene. Mentre le valute tradizionali sono uno delle ultime espressioni di economia pianificata in un capitalismo decentralizzato che si affida sempre di più alle decisioni micro dei consumatori, Bitcoin, Ethereum e le altre cripto sono l’espressione tecnologicamente più evoluta di un’economia di mercato. Dalla pianificazione centralizzata delle monete tradizionali alla produzione e lo scambio decentralizzato delle cripto. Questo è l’oggetto del contendere oggi in un mondo in cui cresce il potere dei singoli nei confronti della capacità di pianificazione dall’alto degli Stati. Ovviamente nei regimi democratici.
Le cripto poi sono un’evoluzione della specie per quanto riguarda la categoria dei banchieri. Finora si sono visti tanti banchieri squali, quelli selezionati dal capitalismo finanziario nella stagione pre-cripto per essere super efficienti nello sbranare una preda. Lo squalo è un animale con un ridotto tasso di intelligenza ma dall’elevata capacità operativa nel realizzare le sue missioni. In un ecosistema complesso, dove la forza conta meno e la capacità elaborativa molto di più, lo squalo è destinato a soccombere a discapito di razze più intelligenti. Ecco spiegato perché con i Bitcoin emergerà una nuova razza di banchieri che potremmo definire delfini: con un tasso di intelligenza di gran lunga superiore a quello delle altre specie e con una elevata capacità di adattamento a un mercato totalmente decentralizzato. Anche l’evoluzione dai banchieri squali ai banchieri delfini è un aspetto positivo che va riconosciuto alle cripto valute. E ci saranno meno bail-in bancari e meno schemi Ponzi in circolazione.
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36 di 698-29/11/2017 10:240
f4b1085
N° messaggi: 81 -
Iscritto da: 05/1/2016
La piattaforma PLUS500 permette di tradare Bitcoin, con un normale ETF/ETC sull'oro per esempio o su qualsiasi altra commodities/valuta
38 di 698-30/11/2017 14:590
GIOLA
N° messaggi: 34555 -
Iscritto da: 03/9/2014
Mersch (Bce): Bitcoin nel mirino della vigilanza prudenziale
Anche se l'uso come mezzo di pagamento quotidiano è ora trascurabile, la critpovaluta è monitorata dalla Bce dal punto di vista della stabilità finanziaria e della vigilanza prudenziale. Knot (Bce): l'Ue non ha più bisogno di Qe, a settembre 2018 deve finire
di Elena Dal Maso
E mentre Bitcoin quota 10.201 dollari alle ore 10:30 italiane, per una capitalizzazione di mercato di 0,17 mila miliardi di dollari (dati dalla piattaforma Coindesk), la Banca centrale europea mette in guardia dalle critpovalute. "Va tenuto presente che, essendo per definizione virtuali, queste non rappresentano un credito nei confronti di un'emittente e non si qualificano formalmente come valuta", ha insistito questa mattina Yves Mersch, componente del Comitato esecutivo della Bce intervenendo ad un convegno congiunto a Roma della stessa Bce assieme alla Banca d'Italia.
"Il loro grado complessivo di accettazione fra gli utenti quale mezzo di pagamento è trascurabile", ha aggiunto. "Il loro potere di acquisto è soggetto ad ampie oscillazioni e dipende esclusivamente dall'attività di mercato degli speculatori. Resta da vedere se queste valute virtuali possano essere considerate strumenti alternativi di pagamento per i consumatori", ha aggiunto Mersch, "eccetto in casi estremi come negli Stati falliti, e in quale misura siano in grado di competere con le soluzioni che gli operatori sapranno sviluppare nel più sicuro ed efficiente mercato europeo dei pagamenti al dettaglio".
L'esponente della Bce ha specificato "che anche se in tempi recenti abbiamo assistito a un notevole incremento del valore di alcune valute virtuali che partivano da livelli modesti, non dovremmo perdere di vista che il loro utilizzo come attività di regolamento è marginale e il loro grado complessivo di accettazione fra gli utenti quale mezzo di pagamento è trascurabile".
"La Bce", ha assicurato il banchiere centrale, "continua a seguire questi sviluppi, non soltanto nell'ottica delle infrastrutture di mercato, ma anche dal punto di vista della politica monetaria, della stabilità finanziaria e della vigilanza prudenziale". Temi, questi, che le banche italiane iper regolate dalla Bce conoscono molto bene.
Oggi si è espresso anche il membro olandese della Banca centrale europea, Klaas Knot,uesta volta in merito al QE. Knot ritiene che la Bce debba chiudere il programma di acquisti di asset nel settembre del 2018 per non rischiare di danneggiare l'economia. Per il banchiere le ragioni alla base dell'accomodamento monetario hanno cessato di esistere visto che non c'è più il rischio di deflazione o di una spirale al ribasso dei prezzi.
"Il programma ha semplicemente fatto il suo tempo", ha aggiunto Knot, invitando le Banche centrali mondiali a un bagno di umiltà e a riconoscere di avere una limitata capacità di spingere al rialzo i prezzi del breve periodo. Continuare con l'erogazione di denaro facile "non è un pranzo gratis" e può creare distorsioni economiche che destabilizzano il sistema finanziario, ha concluso Knot, puntualizzando che "con una crescita reale del Pil intorno al 2% annuo, l'atteggiamento di politica monetaria è sempre più fuori sincrono con il ciclo di business".
Nell'intervento di apertura al convegno congiunto con la Bce sui nuovi sistemi di pagamento, il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, ha detto che nell'era digitale le Banche centrali devono lavorare per garantire la fiducia del pubblico nei sistemi di pagamento, quali che essi siano: nel caso in cui affianchino gli strumenti fisici tradizionali oppure nell'ipotesi che finiscano per sostituirli del tutto. "Oggi non sappiamo se e quando accadrà, dipenderà dalle preferenze di consumatori e imprese", ha specificato Visco.
"L'evoluzione delle tecnologie digitali promette benefici ma crea anche nuovi rischi per il sistema di pagamento e gli attori che vi partecipano", ha spiegato. "Queste tecnologie stanno avendo effetti pervasivi nella nostra società, oggi circa l'80 per cento della popolazione europea ha uno smartphone, un computer o un tablet con cui naviga su internet" e con cui svolge una serie di attività fondamentali, ha concluso Visco.
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40 di 698-01/12/2017 16:280
selling
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Iscritto da: 23/2/2011
Bobo, le vendi come una normale azione ed incassi, è semplice