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- Modificato il 27/9/2022 18:38
Gianni Barba N° messaggi: 33239 - Iscritto da: 26/4/2020
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1581 di 1598 - Modificato il 03/2/2023 07:33
Gianni Barba N° messaggi: 33239 - Iscritto da: 26/4/2020

Gianni BarbaAA171uXZ.img?w=800&h=415&q=60&m=2&f=jpg

Il governo degli Stati Uniti ha avvelenato l'alcol durante il proibizionismo -

Il governo ha aggiunto tossine all'alcol per impedire alle persone di bere durante il proibizionismo negli anni '20.

Di conseguenza morirono circa 10.000 persone.

1582 di 1598 - 03/2/2023 07:33
Gianni Barba N° messaggi: 33239 - Iscritto da: 26/4/2020

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L'incidente del Golfo del Tonchino non è accaduto

1583 di 1598 - 03/2/2023 07:34
Gianni Barba N° messaggi: 33239 - Iscritto da: 26/4/2020

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Il governo degli Stati Uniti ha impiegato scienziati nazisti

1584 di 1598 - 03/2/2023 07:36
Gianni Barba N° messaggi: 33239 - Iscritto da: 26/4/2020

La First Lady ha agito come presidente degli Stati Uniti

Nel 1919, la first lady degli Stati Uniti Edith Wilson iniziò a prendere decisioni per conto del presidente Woodrow Wilson che aveva subito un ictus.Gianni BarbaAA171uYf.img?w=800&h=415&q=60&m=2&f=jpg
1585 di 1598 - 03/2/2023 07:37
Gianni Barba N° messaggi: 33239 - Iscritto da: 26/4/2020

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Il fumo uccide - Fu solo alla fine degli anni '90 che Philip Morris ammise che il fumo poteva essere mortale. Nel 2006 un giudice ha ritenuto responsabili le aziende produttrici di tabacco.

1586 di 1598 - Modificato il 06/2/2023 00:11
Gianni Barba N° messaggi: 33239 - Iscritto da: 26/4/2020
Attacco hacker in corso nel mondo, l’allarme dell’agenzia per la cybersicurezza. Colpiti anche server in Italia



Attacco hacker in corso nel mondo, l’allarme dell’agenzia per la cybersicurezza. Colpiti anche server in Italia

di Gaetano Veneziani



Un massiccio attacco hacker è in corso nel mondo attraverso dei ransomware, virus che attaccano i sistemi informatici. Secondo l’agenzia italiana sono qualche migliaio i server compromessi, dai paesi europei come Francia - paese più colpito - Finlandia e Italia, fino al Nord America, in Canada e negli Stati Uniti. In Italia anche disservizi nella navigazione con Tim ma la polizia postale escluderebbe un attacco informatico. Il governo allertato, lunedì l’incontro tra il sottosegretario Alfredo Mantovano è il capo dell’Acn, Baldoni | Ion Group sotto attacco hacker. Colpita la piattaforma di trading di derivati del gruppo di Pignataro | Il duplice ruolo degli hacker nelle cyber-war

"Il Computer Security Incident Response Team Italia (Csirt-IT) dell'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha rilevato un massiccio attacco" hacker "tramite ransomware già in circolazione che prende di mira i server VMware ESXi". Lo ha reso noto domenica 5 nel pomeriggio la stessa agenzia italiana, aggiungendo che l'attacco è in corso in tutto il mondo e riguarda "qualche migliaio di server compromessi dai paesi europei come Francia - paese più colpito - Finlandia e Italia, fino al Nord America, in Canada e negli Stati Uniti".



Il governo allertato sugli attacchi hacker

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Il Governo segue con attenzione, aggiornato dall'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, ACN, gli sviluppi dell'attacco culminato oggi tramite un ransomware già in circolazione nei server VMware ESXi, ha fatto sapere Palazzo Chigi nella serata di domenica con una nota. Lunedì 6 alle 9 il sottosegretario Alfredo Mantovano, autorità delegata per la cybersicurezza, incontrerà a Palazzo Chigi il direttore di ACN, Roberto Baldoni, e la direttrice del DIS-Dipartimento informazione e sicurezza, Elisabetta Belloni, "per fare un primo bilancio dei danni provocati dagli attacchi e per confermare la promozione della adeguata strategia di protezione, peraltro da tempo già in atto", specifica la nota. "Nelle settimane passate la necessità di contrastare le vulnerabilità dei sistemi informatici aveva costituito oggetto di una informativa da parte del presidente Giorgia Meloni in sede di Consiglio di ministri, accompagnata dall’invito a uno stretto raccordo fra le strutture istituzionali e Acn".



I disservizi sulla rete Tim

Sempre domenica ci sono anche stati disservizi sulla rete Tim in varie grandi città d'Italia come Milano, Roma, Torino, Bari, Napoli, Palermo, Firenze e Bologna. Sta diventando virale l'hastag su Twitter #Timdown per denunciare le difficoltà riscontrate nella navigazione. La Polizia postale, tuttavia, sembra escludere che ci sia un attacco hacker alla base del disservizio, riferiscono le agenzie di stampa.
Nella serata di domenica 5, Tim ha fatto sapere che il problema è rientrato e il servizio si è stabilizzato alle ore 16:55. Dalle verifiche effettuate, il problema ha riguardato il flusso dati su rete internazionale che ha generato un impatto anche in Italia, ha specificato l'azienda l, che si scusa con i clienti per il disagio arrecato.



Gli attacchi ai server

In Italia - spiega l'ACN - sono decine le realtà che hanno riscontrato l'attività malevola nei loro confronti ma secondo gli analisti sono destinate ad aumentare.
Lo sfruttamento della vulnerabilità consente in una fase successiva di portare attacchi ransomware che, come è noto, cifrano i sistemi colpiti rendendoli inutilizzabili fino al pagamento di un riscatto per avere la chiave di decifrazione.
La vulnerabilità sfruttata dagli attaccanti per distribuire il ransomware è già stata corretta nel passato dal produttore, ma non tutti coloro che usano i sistemi attualmente interessati l'hanno risolta. I server presi di mira, se privi delle patch, cioè delle "correzioni" adeguate - continua la nota dell'Acn - possono aprire le porte agli hacker impegnati a sfruttarla in queste ore dopo la forte crescita di attacchi registrata nel weekend.



I primi attacchi hacker in Francia

I primi ad accorgersene sono stati i francesi, probabilmente per via dell'ampio numero di infezioni registrato sui sistemi di alcuni provider in Francia. Successivamente l'ondata di attacchi si è sposta su altri paesi tra cui l'Italia.



  • Leggi anche: Ion Group sotto attacco hacker. Colpita la piattaforma di trading di derivati del gruppo di Pignataro
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"Siamo stati in grado di risalire a diverse decine di sistemi nazionali verosimilmente compromessi e allertato numerosi soggetti i cui sistemi sono esposti ma non ancora compromessi", spiegano i tecnici dell’autorità nazionale per la sicurezza informatica, "Tuttavia, rimangono ancora alcuni sistemi esposti, non compromessi, dei quali non è stato possibile risalire al soggetto proprietario. Questi sono chiamati immediatamente ad aggiornare i loro sistemi”.



Una falla scoperta due anni fa

In realtà la falla - continua la nota dell'Acn - era stata scoperta e sanata due anni fa, nel febbraio 2021. Ma non tutti hanno adeguato i propri sistemi. "La vulnerabilità individuata dalle recenti analisi come CVE-2021–21974 (già sanata dal vendor nel febbraio 2021), riguarda i sistemi esposti su internet che offrono servizi di virtualizzazione basati sul prodotto VMWare ESXi, e ha un impatto elevato, stimato dalla comunità tecnica come “rischio alto/arancione” (70,25/100)", specifica la nota."Tuttavia non si esclude che anche altre vulnerabilità possono essere sfruttate da attori malevoli".



Che cos’è un Ransomware

Un ransomware è un malware che cripta i file presenti sul computer della vittima, richiedendo il pagamento di un riscatto per la relativa decrittazione, spiega la Acn. I ransomware sono, nella maggioranza dei casi, dei trojan diffusi tramite siti web malevoli o compromessi, ovvero per mezzo della posta elettronica. Questi si presentano come allegati apparentemente innocui (come, ad esempio, file PDF) provenienti da mittenti legittimi (soggetti istituzionali o privati). Tale elemento induce gli ignari utenti ad aprire l’allegato, il quale riporta come oggetto diciture che richiamano fatture, bollette, ingiunzioni di pagamento ed altri oggetti similari. (Riproduzione riservata)

Orario di pubblicazione: 05/02/2023 18:26Ultimo aggiornamento: 05/02/2023 21:36
1587 di 1598 - 06/2/2023 22:49
Gianni Barba N° messaggi: 33239 - Iscritto da: 26/4/2020


MERCATI AZIONARILeggi dopo

Catastrofi naturali, i costi per l’economia globale sono di 313 miliardi. L’Italia nel 2022 ha perso oltre 25 milioni per la grandine estiva
Catastrofi naturali, i costi per l’economia globale sono di 313 miliardi. L’Italia nel 2022 ha perso oltre 25 milioni per la grandine estiva

di Rossella Savojardo

Le alluvioni nelle Marche e a Ischia sono costate 24 milioni. In Europa la siccità dello scorso anno ha causato 22 miliardi di perdite | Alluvione nelle Marche: 11 morti e ancora 2 dispersi, uno è un bambino.

Ammontano a 313 miliardi di dollari le perdite economiche registrate a livello mondiale nel 2022, a causa delle catastrofi naturali. Il dato è in crescita del 4% rispetto alla media del XXI secolo e del totale solo 132 miliardi di dollari erano coperti da assicurazione.

Nel suo ultimo report Weather, Climate and Catastrophe Insight, Aon (società di servizi professionali a livello mondiale) ha evidenziato, però, che sebbene la maggior parte delle perdite totali nel 2022 sia non assicurata, il «gap di protezione» del 58% è stato uno dei più bassi mai registrati, evidenziando un cambiamento positivo nel modo in cui le imprese stanno affrontando la mitigazione del rischio.

L’Uragano Ian è costato oltre 95 miliardi di perdite economiche

I dati dimostrano che il 2022 è stato il quinto anno più costoso per gli assicuratori, con circa 50-55 miliardi di dollari di danni assicurati a livello globale derivanti dall’uragano Ian negli Stati Uniti. La seconda catastrofe naturale più costosa della storia, dal punto di vista assicurativo, superata solo dall'uragano Katrina nel 2005. In termini di perdite economiche quelle causate dall’uragano ammontano a 95,5 miliardi di dollari.

Made with Flourish

«Gli effetti del cambiamento climatico che portano ad eventi catastrofali più pesanti, in termini di perdite economiche e di vite umane, sono sempre più frequenti anche in Europa», ha commentato Pietro Toffanello, amministratore delegato di Aon Reinsurance Italia.

Le perdite economiche dovute alla siccità in Europa sono state 22 miliardi nel 2022

I risultati principali dell’analisi di Aon evidenziano che nel 2022 sono state registrate 421 catastrofi naturali degne di nota, un numero superiore alla media del secolo, pari a 396. Sono state 31.300 le persone che hanno perso la vita, a causa di catastrofi naturali globali nel 2022, con oltre 19.000 decessi nella sola Europa, principalmente a causa delle ondate di calore.

Il 75% dei danni assicurati a livello globale è stato registrato negli Stati Uniti, un dato superiore alla media del 60%. L'uragano Ian è stata la seconda catastrofe naturale più costosa della storia dal punto di vista assicurativo, superata solo dall'uragano Katrina nel 2005.

La tempesta Eunice è stata la tempesta di vento europea più costosa dal 2010, con 3,4 miliardi di dollari di perdite assicurate. Le diffuse grandinate in Francia hanno contribuito al secondo più alto risarcimento per catastrofi naturali del Paese, pari a 6,9 miliardi di euro (7,4 miliardi di dollari). La siccità e le ondate di calore hanno colpito duramente l’Europa, gli Stati Uniti, la Cina e altri Paesi. I risarcimenti assicurativi globali per il rischio siccità sono stati i secondi più alti mai registrati, con 12,6 miliardi di dollari a livello mondiale. Le perdite economiche dovute alla mancanza di acqua nelle tre aeree geografiche sono state pari a 45,6 miliardi. Il Vecchio continente in questo caso ha registrato è quello che registra le maggiori perdite annuali pari a 22 miliardi.

L’Italia ha perso 25 miliardi di dollari a causa delle tempeste di grandine di agosto

Analizzando il solo territorio italiano, gli analisti di Aon hanno scoperto che gli incendi che si sono verificati nel Paese tra giugno e luglio 2022 hanno causato oltre 13 milioni di dollari di perdite economiche (oltre 12 milioni di euro). Oltre 25 milioni di dollari di perdite economiche dovute a tempeste di grandine registrate nel solo mese di agosto (oltre 23 milioni di euro). Sono stati inoltre 24 milioni (oltre 22 milioni di euro) le perdite economiche complessive dovute alle alluvioni nelle Marche (settembre) e a Ischia (novembre).

  • Leggi anche: Alluvione nelle Marche: 11 morti e ancora 2 dispersi, uno è un bambino. La Regione nel 2016: "Lavori sul Misa necessari"

«Le devastazioni causate dai disastri naturali in tutto il mondo dimostrano la necessità di una più ampia adozione di strategie di mitigazione del rischio», ha spiegato Michal Lörinc, head of Catastrophe Insight di Aon. «Mentre gli impatti del cambiamento climatico diventano sempre più visibili in tutto il mondo, sono gli aspetti socioeconomici, demografici e la distribuzione della ricchezza a rimanere uno dei principali fattori di perdita finanziaria». (riproduzione riservata)

Orario di pubblicazione: 06/02/2023 15:27
Ultimo aggiornamento: 06/02/2023 18:16
1588 di 1598 - 07/2/2023 19:00
Gianni Barba N° messaggi: 33239 - Iscritto da: 26/4/2020

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1589 di 1598 - 07/2/2023 21:18
peppedj N° messaggi: 16152 - Iscritto da: 27/9/2007
Domani mattina posso entrare su Enel?
1590 di 1598 - 07/2/2023 21:18
peppedj N° messaggi: 16152 - Iscritto da: 27/9/2007
Sei sicuro che guadagno???
MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
1592 di 1598 - Modificato il 09/2/2023 15:21
Gianni Barba N° messaggi: 33239 - Iscritto da: 26/4/2020
Home Page / Notizie / Gli italiani si definiscono sostenibili ma solo il 29% beve acqua del rubinetto



Gli italiani si definiscono sostenibili ma solo il 29% beve acqua del rubinetto

commenta altre newsEconomia · 09 febbraio 2023 - 15.09
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Gli italiani si definiscono sostenibili ma solo il 29% beve acqua del rubinetto(Teleborsa) - Nonostante il 96,3% degli italiani dichiari di adottare sempre o talvolta comportamenti sostenibili, meno del 30% (29,5%) consuma con regolarità acqua del rubinetto, ma i giovani potrebbero invertire questa tendenza con un 60% di under 30 che già beve senza problemi l’acqua degli erogatori pubblici. A delineare questo scenario è il Libro Bianco 2023 “Valore Acqua per l’Italia”, giunto alla quarta edizione e realizzato dall’Osservatorio istituito dalla Community Valore Acqua per l’Italia creata nel 2019 da The European House – Ambrosetti per rappresentare la filiera estesa dell’acqua in Italia, mettendo a sistema i contributi di tutti gli attori che vi operano: dai gestori della rete agli erogatori del servizio, dal settore agricolo a quello industriale, dai provider di tecnologia alle istituzioni preposte.

Il volume sarà presentato in forma integrale il prossimo 22 marzo (in occasione della Giornata mondiale dell’acqua) a Roma, per la prima volta insieme al Blue Book Utilitalia rendendo così disponibile il patrimonio più completo di informazioni e dati sull’acqua nel nostro Paese. Un accordo, quello tra la Community Valore Acqua per l’Italia e Utilitalia, la federazione delle aziende operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas, e la sua Fondazione Utilitatis, che ha l’obiettivo di razionalizzare e unire i dati sul settore, offrendo la summa del meglio e quanto più aggiornato disponibile, andando così incontro a una sempre maggiore necessità di informazione e chiarezza anche verso il grande pubblico, espressa direttamente dagli operatori coinvolti nelle survey.
“Abbiamo monitorato, aggiornandoli a un anno di distanza, i Paradossi nella percezione dei cittadini italiani sul valore dell’acqua e le abitudini di consumo, per analizzare le variazioni nei loro comportamenti alla luce del contesto di crisi in cui ci troviamo” ha affermato Valerio De Molli, Managing Partner e CEO di The European House – Ambrosetti. “Solo per citarne uno, il cambiamento climatico è la 3° priorità del Paese per i cittadini italiani, ma si conferma un problema ancora lontano dal proprio territorio, anche nell’“annus horribilis” per il clima italiano”.
In tema di acqua pubblica, la conoscenza e percezione degli italiani continuano a essere in contraddizione con i dati fattuali: l’Italia è il primo tra i grandi Paesi europei per qualità dell’acqua in quanto l’85% della risorsa viene prelevata da fonti sotterranee (quindi protette e di qualità) contro il 69% della Germania, il 67% della Francia o peggio ancora il 32% di Spagna e Regno Unito fino al 23% della Svezia. Nel Nord-est c’è maggior fiducia sulla qualità dell’acqua del rubinetto (87,4% degli intervistati la ritiene di livello alto o medio), mentre al Sud e nelle Isole la fiducia scende di oltre 14 punti percentuali al 72,8%. Quello che non convince nel Nord-Italia è soprattutto il sapore, ma al Centro e al Sud non si sentono sicuri della qualità di quest’acqua o non si fidano dell’igiene delle autoclavi.
"L'investimento sui sistemi idrici è un investimento vitale per il futuro del Paese sia dal punto di vista economico, sia da quello sociale” ha affermato Enrico Giovannini, Direttore Scientifico, ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, già Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili del Governo italiano. “Gli interventi senza precedenti inseriti nel PNRR e la riforma della governance del settore sono solo il primo passo verso la messa in sicurezza del Paese dal punto di vista idrico. Essi vanno non solo attuati, ma anche rafforzati negli anni a venire - con risorse adeguate e un'efficace partnership tra settore pubblico e quello privato”.
Come emerge dall’analisi di The European House - Ambrosetti, nonostante un 2022 drammatico dal punto di vista dell’emergenza siccità (quasi il 70% del campione riconosce il 2022 come anno più caldo della nostra storia), il cambiamento climatico viene percepito dagli italiani solo come il terzo problema più grave che affligge il Paese (37,4% delle risposte) dopo la “sanità” (39,9%) e soprattutto l’“occupazione” e l’“economia” (62,2%). E se si restringe l’osservazione alla propria zona di residenza il cambiamento climatico scivola al 4° posto fra i problemi più gravi, scavalcato anche dalla carenza di infrastrutture e gestione della mobilità. I 2/3 del campione intervistato, infine, sottostima gli impatti del cambiamento climatico sull’agricoltura.
"L'estate 2022 – ha specificato Luca Mercalli, Presidente Società Metereologica Italiana e giornalista scientifico - è stata in Europa occidentale e in Italia settentrionale la più calda e asciutta di oltre due secoli di rilevamenti. Le Alpi prive di neve e la mancanza di pioggia hanno ridotto il Po a un rigagnolo. Prove generali di un futuro al quale bisogna adattarsi con una pianificazione vasta e lungimirante che non sia una semplice e tardiva reazione all'emergenza."
Il 72% delle persone sottostima il proprio reale consumo giornaliero d’acqua (220 litri pro capite), ma al contempo 9 italiani su 10 sovrastimano la propria bolletta: l’88,4% non conosce il costo unitario dell’acqua in Italia, ritenendolo il più delle volte troppo alto. L’Italia è, in realtà, uno dei paesi europei con la tariffa idrica più contenuta (2,10 €/m3): si spende meno solo in Bulgaria, Romania e Grecia, mentre in Danimarca si superano i 9 Euro al m3 e nella vicina Francia il costo è quasi doppio rispetto al nostro Paese. Gli italiani ritengono le proprie spese legate all’acqua troppo elevate, ma oltre la metà di loro (55%) non conosce il bonus idrico o le tariffe agevolate in vigore così come strumenti di monitoraggio dei consumi. In Italia, inoltre, il parco contatori installato ha un’età media di 25 anni (circa 20 milioni di pezzi in totale), fattore che rende più complessa l’installazione di strumenti tecnologici per il monitoraggio e la gestione dei consumi.
Secondo una ricerca specifica che farà parte del Libro Bianco “Valore Acqua per l’Italia 2023” condotta da The European House-Ambrosetti sulle aziende operanti nel Servizio Idrico Integrato (SII) - somministrata quindi alle aziende della Community Valore Acqua e alle associate di Utilitalia, grazie all’accordo di partnership scientifica con Utilitalia e Utilitatis, - la maggior parte delle aziende italiane che opera nel settore “acqua” (6 su 10) sta considerando di applicare o sta già applicando i criteri ambientali della Tassonomia EU nella definizione del proprio piano di investimenti. Forti però le difficoltà incontrate nell’interpretazione degli stessi criteri tecnici: l’83% riguarda la possibilità di corretta valutazione dei potenziali risparmi energetici e il 77% la misurazione delle perdite idriche lungo la filiera. Gli ostacoli maggiori vengono individuati nella complessità della raccolta e valutazione dei dati e delle informazioni richieste, nell’impossibilità di applicare alcuni parametri previsti dalla Tassonomia EU e dalla stessa interpretazione della metodologia di valutazione dei risultati.
“È la prima volta che viene svolta una survey sulla percezione degli operatori italiani del Servizio Idrico Integrato sulla tassonomia EU, che avrà un ruolo fondamentale nella transizione verso gli obiettivi EU di neutralità climatica entro il 2050” ha spiegato Benedetta Brioschi, Associate Partner e Project Leader della Community Valore Acqua per l’Italia, The European House – Ambrosetti. “Dalle risposte degli operatori emerge chiaramente la diffusa difficoltà a districarsi nell’ambito della tassonomia degli investimenti europei in fatto di energia e perdite idriche e la necessità di definire al meglio interventi in grado di conciliare necessità ambientali e mercato”.
Emerge dalle analisi del Libro Bianco il ruolo chiave di un’azione di informazione strutturata rivolta ai target più giovani della popolazione per un’inversione di tendenza culturale verso l’acqua che scardini nel tempo i Paradossi più critici. 9 italiani su 10 considerano sia prioritario realizzarla nei percorsi di educazione civica nelle scuole, ma più di un terzo dei cittadini non sono a conoscenza di iniziative simili già in essere.
La Community Valore Acqua per l’Italia presenterà in occasione della Giornata mondiale dell’acqua 2023 un progetto di educazione all’uso consapevole e responsabile dell’acqua nelle scuole italiane in collaborazione con la rete di licei TRED e l’Associazione Nazionale Presidi. Saranno coinvolti con programmi specifici oltre 30 istituti in tutta Italia specie in alcune zone del Sud Italia dove il rischio idrico rappresenta una problematica di particolare gravità.
1593 di 1598 - Modificato il 09/2/2023 15:47
Gianni Barba N° messaggi: 33239 - Iscritto da: 26/4/2020

Ok, c'è un orso su Marte e non riusciamo a capire com'è possibile che ci sia finito

La nostra ansia di trovare qualcosa su Marte che non siano "soltanto" rocce, minerali, avvallamenti, crateri, canyon, deserti a volte prende il sopravvento e ci confonde il cervello. Un caso celebre fu "il Volto su Marte" fotografato dalla sonda Viking 1 per la prima volta nel 1976.Un enorme e impressionante viso quasi-umano osservava con gli occhi spenti il cielo marziano. Lo scatto fu impugnato per anni dai complottisti di tutto il mondo per accrescere le dietrologie riguardanti alieni, piramidi spaziali, civiltà sepolte e via dicendo. Solo nel 1998 la sonda Mars Global Surveyor si è decisa ad osservare per bene quella struttura, senza giochi di luce o angolazioni strane, e il risultato è stato una formazione di terreno sopraelevata lunga quasi 3 chilometri e larga quasi due. Niente occhi, niente naso, niente bocca.

L'orso marziano

nasanasa© NASA/JPL-Caltech/University of ArizonaOggi un'altra illusione è tornata e se ne sta parlando ovunque, soprattutto sul web, un po' meno tra gli astronomi e le agenzie spaziali. Questa volta la faccia non è molto consona ad alimentare i complotti alieni, poiché si tratta di un orso."C'è una collina con una struttura di collasso a forma di V (il naso), due crateri (gli occhi) e uno schema di frattura circolare (la testa)" hanno detto gli scienziati che gestiscono l'HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment), che gira intorno a Marte dal 2006. Questa volta con un tono più ironico."Il modello di frattura circolare potrebbe essere dovuto alla sedimentazione di un deposito su un cratere da impatto sepolto", hanno spiegato. "Forse il naso è uno sfiato vulcanico o di fango e il deposito potrebbe essere colate di lava o di fango?"La risposta come sempre è solo una: pareidolia, ovvero il processo mentale che ci porta a dare forme conosciute a profili dalla forma casuale. In ogni caso c'è da ammettere che questo orso è molto simpatico e poco inquietante, per darvi un'idea delle sue dimensioni, ogni caratteristica della faccia è larga almeno 2000 metri. Se un giorno dovessimo davvero stabilirci su Marte allora diventerà un bel parco giochi.Storia di Di Redazione Esquire Italia • 3 h fa4379La nostra ansia di trovare qualcosa su Marte che non siano "soltanto" rocce, minerali, avvallamenti, crateri, canyon, deserti a volte prende il sopravvento e ci confonde il cervello. Un caso celebre fu "il Volto su Marte" fotografato dalla sonda Viking 1 per la prima volta nel 1976.Un enorme e impressionante viso quasi-umano osservava con gli occhi spenti il cielo marziano. Lo scatto fu impugnato per anni dai complottisti di tutto il mondo per accrescere le dietrologie riguardanti alieni, piramidi spaziali, civiltà sepolte e via dicendo. Solo nel 1998 la sonda Mars Global Surveyor si è decisa ad osservare per bene quella struttura, senza giochi di luce o angolazioni strane, e il risultato è stato una formazione di terreno sopraelevata lunga quasi 3 chilometri e larga quasi due. Niente occhi, niente naso, niente bocca.

L'orso marziano

nasanasa© NASA/JPL-Caltech/University of ArizonaOggi un'altra illusione è tornata e se ne sta parlando ovunque, soprattutto sul web, un po' meno tra gli astronomi e le agenzie spaziali. Questa volta la faccia non è molto consona ad alimentare i complotti alieni, poiché si tratta di un orso.
1594 di 1598 - 13/2/2023 20:25
Gianni Barba N° messaggi: 33239 - Iscritto da: 26/4/2020

Il cambio Euro/Dollaro (EUR/USD), dopo essere è salito fino a
quota 1,1030, ha subito una rapida correzione che si è arrestata a
ridosso 1,0670. Il quadro tecnico di breve periodo appare
contrastato: prima di poter iniziare una risalita di una certa
consistenza sarà pertanto necessaria un'adeguata fase
riaccumulativa.

Un recupero dovrà affrontare un duro ostacolo in
area 1,0865-1,0875 e una seconda barriera a ridosso di 1,0920.
Pericolosa invece una discesa sotto 1,0670 in quanto può innescare
una rapida correzione verso i successivi sostegni grafici situati
in area 1,0615-1,06 prima, a quota 1,0540 poi e in area 1,05-
1,0485 in un secondo momento. (Gianluca Defendi)

1595 di 1598 - 13/2/2023 20:26
Gianni Barba N° messaggi: 33239 - Iscritto da: 26/4/2020

WEEKLY REPORT PIÚ TRATTATI DELLA SETTIMANA PER CONTROVALORE PER TURNOVERstatue_of_liberty🤟🪚🏖️🥸🤠🤩


Eni ha compiuto un veloce recupero e si è portato a ridosso di quota 14,80. Il quadro tecnico sta migliorando anche se, prima di poter tentare un nuovo allungo, è probabile una fase laterale di consolidamento. Pericoloso solo il ritorno sotto i 14 euro.

Inwit Il titolo ha compiuto un veloce recupero ed è rimbalzato fino a quota 10,50. Il trend rimane positivo anche se, prima di poter tentare un nuovo allungo, è probabile una pausa di consolidamento al di sopra del sostegno grafico posto a 10,10-10,05 euro.

Leonardo Il titolo ha compiuto un nuovo allungo ed è salito oltre i 10 euro. Il trend primario rimane quindi positivo anche se, prima di un ulteriore recupero, è probabile una pausa di consolidamento al di sopra del supporto grafico posto in area 9,55-9,50 euro.

Mediobanca ha effettuato un veloce spunto rialzista ed è salita fino ad un picco di 10,52 euro. La situazione tecnica rimane quindi costruttiva anche se il forte ipercomprato può impedire un nuovo allungo e innescare una fase laterale di consolidamento.

Poste Italiane Il titolo ha compiuto un nuovo balzo in avanti ed è salito fino a quota 10,3050 euro. Il quadro tecnico di breve periodo rimane quindi costruttivo: dopo una breve pausa di consolidamento al di sopra dei 19 euro è possibile pertanto ulteriore allungo.

Prysmian consolida al di sotto della resistenza grafica posta in area 37,85-38,15 euro. Il trend rimane positivo: soltanto una discesa sotto 36,50 potrebbe fornire segnale di debolezza. Il breakout di 38,15 aprirà invece ulteriori spazi di crescita.

Saipem ha compiuto un nuovo allungo ed è salito in area 1,55-1,5560 euro. Il trend di breve termine rimane positivo anche se, prima di poter tentare un nuovo allungo (con target a 1,59-1,5940), è necessaria una fase riaccumulativa al di sopra di 1,40.

Unicredit Il titolo ha compiuto un nuovo spunto rialzista che si è arrestato attorno ai 19 euro. La situazione tecnica rimane positiva anche se il forte ipercomprato segnala la necessità di una pausa di consolidamento. Pericolosa invece una discesa sotto quota 17,50. (Gianluca Defendi)

1596 di 1598 - 14/2/2023 09:57
Gianni Barba N° messaggi: 33239 - Iscritto da: 26/4/2020

Investimenti azionari, in sella all’ottovolante

di Fausto Tenini

iShares identifica un punto di ingresso interessante per il fattore Quality, ben posizionato per superare le turbolenze in atto e future, meglio se abbinato a filtri Esg

Rallentamento della crescita, aumento dell'inflazione e inasprimento delle condizioni finanziarie alimentano venti contrari per l'azionario, soprattutto in presenza di un rallentamento degli utili ancora non prezzato completamente dal mercato. Queste prospettive sostengono l’esposizione al fattore Quality che, secondo iShares, potrebbe essere meglio posizionato per superare le turbolenze in essere e prospettiche, grazie a caratteristiche come la forte inclinazione verso società a più elevata redditività. Inoltre, le valutazioni attraenti, sia rispetto alla storia sia al mercato in generale, creano un punto di ingresso interessante. Il fattore Quality mira, in estrema sintesi, a identificare le società con bilanci molto solidi, attraverso una selezione oculata e oggettiva che iShares porta avanti con l’aiuto di Msci per quanto riguarda gli indici sottostanti agli Etf.

Gli indicatori che vengono utilizzati da Msci per individuare le aziende di qualità, sono il Return on Equity (Roe), la variabilità degli utili e il rapporto debt/equity. Il Roe misura la capacità di un'azienda di guadagnare rispetto al capitale investito, perciò un valore alto riflette un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti. Inoltre, più bassa è la variabilità degli utili di un'azienda nel tempo e più elevato sarà tale vantaggio, assieme alla qualità gestionale. Infine, il rapporto tra debito e capitale proprio misura il grado di solidità di un’azienda in funzione della leva finanziaria: livelli troppo alti di indebitamento possono innescare problematiche in merito alla capacità di ripagare i debiti, mettendo così a rischio la sopravvivenza dell’azienda o i suoi rating creditizi.

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Quality nell’incerto contesto di mercato attuale

Quando l'incertezza macro è elevata e la crescita economica è in rallentamento, i titoli difensivi di qualità tendono a fare meglio delle azioni Value (a sconto sui fondamentali); ma ci sono dei periodi che fanno eccezione a questa regola generale, come il 2022 dove il fattore Quality è stato messo sotto pressione. iShares ritiene però che questa dinamica sia in procinto di cambiare poiché l'attuale contesto macro dovrebbe favorire i titoli orientati alla qualità. Il sentiment verso il fattore quality e’ rimasto forte nel corso dell’anno, con flussi Etp che hanno raccolto 10,2 miliardi di dollari a livello globale, facendone il fattore preferito da inizio anno. Le valutazioni del fattore quality sono diminuite del 30,6% da inizio anno (fonte BlackRock e Msci, dati aggiornati al 7 ottobre). Tale compressione ha riportato le quotazioni azionarie a livelli di sottovalutazione, segnala iShares, ma i fondamentali (come la crescita degli utili) rimangono solidi; ci si aspetta che il fattore Quality confermi le caratteristiche di resilienza che storicamente ha offerto (redditività elevata, alta efficienza e bilanci solidi) elementi che possono aiutare in caso di intensificarsi del rallentamento della crescita e degli utili. Gli analisti si aspettano ancora una crescita sana degli utili nell’ordine del 6%-8% nella maggior parte dei mercati sviluppati per il prossimo anno, ma queste stime appaiono eccessivamente ottimistiche per BlackRock.

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Ciò giustifica un sottopeso per l’azionario e favorisce un approccio selettivo attraverso esposizioni di qualità, proprio per aumentare la resilienza di portafoglio in un contesto di mercato sfidante. In passato le aziende di qualità hanno dimostrato di essere capaci di resistere a pressioni ampie e mantenere gli utili meglio delle esposizioni non di qualità, anche durante le crisi di mercato. Guardando alle metriche odierne, per esempio, il rendimento del capitale proprio (Roe) del fattore Quality nei mercati sviluppati è pari a 20,8%, contro un valore di 15,8% per le azioni globali, a parità di area geografica. Il fattore Quality offre, inoltre, una maggiore esposizione verso i titoli con margini relativamente elevati e stabili rispetto al mercato, ben posizionati per l’attuale contesto grazie alla capacità di trasferire con successo l'aumento dei costi dei fattori di produzione sui consumatori mantenendo la redditività; i prezzi alla produzione degli Stati Uniti e dell'Eurozona sono cresciuti rispettivamente del 12,7% e del 43,3% rispetto ad un anno fa, spinti dalle pressioni sull'offerta, dall'aumento dei costi dell'energia e dei salari (Fonte Tactical Insights BlackRock ottobre 2022).

Punto di ingresso interessante e integrazione Esg

Il 2022 è stato un anno difficile per le azioni, che ha portato l'asset class verso valutazioni a sconto, a maggior ragione per le esposizioni di qualità. Utilizzando come esempio il rapporto P/e (prezzo/utile) atteso a 12 mesi, gli analisti hanno ridotto le loro stime sulle valutazioni dei titoli di qualità dei Paesi sviluppati del 36,8%, rispetto al 29,7% dell’intero mercato (Fonte Tactical Insights BlackRock ottobre 2022). Il fattore Quality appare attualmente più conveniente rispetto al mercato, nonché rispetto al proprio passato, sempre considerando i tre criteri di analisi prima indicati. Blackrock, quindi, identifica un punto di ingresso interessante per tale fattore, considerabile uno strumento per acquisire una sorta di paracadute contro i venti macroeconomici contrari.

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In termini di sostenibilità, il fattore Quality presenta già caratteristiche Esg favorevoli di partenza, ma la ricerca BlackRock ha confermato che la costruzione di portafogli che ottimizzano sia l'esposizione ai fattori che i criteri Esg può potenzialmente portare benefici tanto alla performance quanto alla sostenibilità, con una degradazione dei fattori relativamente bassa. Considerare l'integrazione della sostenibilità in una strategia fattoriale porta a numerosi vantaggi, secondo iShares: torna utile per costruire un portafoglio con caratteristiche Esg e con un potenziale di sovraperformance, grazie al posizionamento dei fattori. Allinea inoltre il portafoglio ai requisiti normativi come la Sfdr europea, pur mantenendo una buona diversificazione d’investimento. Ad esempio, l’indice Msci Europe Quality permette di posizionarsi su 126 aziende che soddisfano i requisiti di Msci in tal senso, rispetto alle circa 400 posizioni del benchmark originario (dati Msci aggiornati a fine ottobre), con una volatilità dell’indice fattoriale del 17,3% rispetto al 18,4% negli ultimi 5 anni, che torna a vantaggio del miglioramento delle metriche di rendimento-rischio di portafoglio sul lungo termine. (riproduzione riservata)


AVVERTENZA. Il presente articolo è stato redatto in autonomia da MFIU-Milano Finanza Intelligence Unit sulla base di fonti ritenute affidabili. L’articolo è finalizzato a offrire sintetici spunti meramente informativi e illustrativi sull'impiego di strumenti finanziari senza perciò rappresentare una sollecitazione al pubblico risparmio, né un invito a sottoscrivere o ad acquistare i titoli e neppure una consulenza, raccomandazione e/o consiglio di investimento. Pertanto, qualsiasi decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore, al quale si raccomanda vivamente di rivolgersi, prima di assumere qualsiasi decisione, all’emittente per ogni più opportuna consulenza, approfondimento e valutazione al fine di compiere scelte consapevoli, invitando a leggere sempre la documentazione regolamentare presente sul sito dell’emittente. Conseguentemente, e in ogni caso, né MFIU, né BlackRock, potranno essere ritenuti in alcun modo responsabili per le conseguenze che potrebbero derivare dall'eventuale utilizzo che il lettore potrà fare dei contenuti dell'articolo
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1597 di 1598 - 14/2/2023 10:00
Gianni Barba N° messaggi: 33239 - Iscritto da: 26/4/2020

Qui rischiamo di andare in Boom Economico prima dei tempi fissati🤟🥸🤩🏖️statue_of_liberty

1598 di 1598 - 19/2/2023 14:50
Gianni Barba N° messaggi: 33239 - Iscritto da: 26/4/2020

Alphabet Inc Class A (NASDAQ: GOOGL)

azioni google

ISIN: US38259P7069

Alphabet Inc. è un'azienda statunitense, fondata nel 2015 come holding a cui fanno capo Google LLC e altre società controllate.

Dalla fine degli anni ’90 Google è sinonimo di “motori di ricerca”.

L’introduzione dei link come metro di giudizio per la compilazione delle SERP, i numerosi aggiornamenti agli algoritmi introdotti nel tempo e le opzioni di ricerca avanzata hanno incontrato il favore degli utenti, offrendo loro i risultati desiderati in modo efficiente.

Per questo oltre il 90% delle ricerche online effettuate ogni giorno nel Mondo viene effettuato tramite il colosso di Mountain View.

Negli ultimi cinque anni, le azioni Google sono passate da circa 47$ per azione da Settembre 2017, ad oltre 102$ per azione a Settembre 2022 nonostante il crollo dei mercati che da inizio 2022 si trovano in bear market.

Questa società ha avuto sempre una crescita solida e costante nel tempo e crediamo che possa farlo ancora per almeno i prossimi 5-10 anni.

La maggior parte delle entrate di Google provengono dal loro motore di ricerca e da Google Ads. Tuttavia, hanno anche le loro mani in altre aziende come ad esempio YouTube.

Inoltre, di recente con GSuite e tutti i servizi utili per la didattica a distanza e lo smartworking ha visto un incremento di abbonamenti anche in questo segmento di mercato.

Google è sicuramente un’azienda destinata a crescere sempre di più visto lo spostamento dell’economia che è direzionata sempre più su internet per via della comodità, dei costi di pubblicità più bassi e soprattutto misurabile grazie proprio a piattaforme come Google Ads, rispetto invece alla pubblicità tradizionale che costa di più e non è misurabile.

Rendimento finanziario

Nel 2021 le entrate sono aumentate del 41,15% rispetto l'anno precedente a 257,64 Mrd di dollari. Il reddito netto è aumentato dell'88,81% a 76,03$ Mrd.

Negli ultimi 5 anni le entrate di Alphabet sono aumentate di oltre il 100% passando da 110,86 Mrd nel 2017 a 257,64 Mrd nel 2021.

Anche il reddito netto è migliorato di molto, passando da 12,66 Mrd nel 2017 a 76,03 Mrd nel 2021.

In conclusione

Poche aziende hanno tanti percorsi per crescere come fa Alphabet. La sua unità Google Cloud sta crescendo particolarmente rapidamente, con entrate in aumento di quasi il 36% anno su anno nel secondo trimestre del 2022.

Alphabet ha molte opportunità di crescita anche con le altre sue attività principali. Ad esempio, YouTube si sta espandendo verso lo streaming, un mercato redditizio.

E non puoi tralasciare le famose "altre scommesse" di Alphabet. Waymo, azienda di tecnologia per auto a guida autonoma, potrebbe generare entrate significative in un futuro non troppo lontano. Siamo ottimisti riguardo alle prospettive per la consegna autonoma dei pacchi da parte dei droni di Wing.

Anche le incursioni di Alphabet nel settore sanitario con Calico e Verily potrebbero essere jolly che ripagano profumatamente nel lungo periodo.

Alphabet possiede inoltre (come anche Apple) una grandissima fetta di mercato per quanto riguarda gli smartphone. Oltre il 50% dei proprietari di smartphone hanno come sistema operativo Android (di proprietà di Alphabet).

Questo permette ad Alphabet di guadagnare una commissione del 30% su tutti gli acquisti effettuati su Play Store. Anche questo un mercato in forte espansione.

Oltre a diverse quote dominanti in settori in crescita, ci piace Alphabet perché il titolo ha un prezzo ragionevole. Al momento della stesura di questo rapporto, Alphabet ha un rapporto prezzo/utili di 19,48 e un rapporto prezzo/flusso di cassa libero di 24.

Questo è un prezzo ragionevole per un'azienda che ha più che raddoppiato il reddito netto negli ultimi 5 anni.

Alphabet ha una posizione dominante in un settore in espansione, generando ricavi e crescita dei profitti mentre il titolo viene scambiato a un prezzo scontato.

Attualmente il titolo, dopo lo storno del NASDAQ 100 si trova sotto dell'-31% dal suo massimo storico di Novembre 2021.

Percentuale di azioni consigliata nel tuo portafoglio complessivo: 3-5%
Rischio di investimento: 5
Volatilità del titolo: 6

Obiettivo di prezzo:
Stima bassa nei prossimi 12 mesi: 110,00$
Obbiettivo prezzo nei prossimi 12 mesi: 122,00$
Stima alta nei prossimi 12 mesi: 135,00$

Prezzo attuale:

Alphabet Inc.(GOOGL)
$94.35-1.16(-1.21%)

Per scoprire quali sono gli altri 9 titoli da acquistare in questo momento e per ricevere le nostre raccomandazioni di mercato future, entra a far parte di Best Stocks.

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