Ci sono margini per un'intesa sulla Grecia, borse in rialzo!
22 di 12669-10/7/2015 09:040
GIOLA
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FtseMib: minimo di breve a 20.950 punti
E’ stata una settimana decisamente volatile per il mercato azionario italiano. L’indice FtseMib, dopo una brusca flessione che ha spinto le quotazioni in area 21.000-20.950 punti, ha compito un importante rimbalzo tecnico ed è risalito fino a 22.350. L’analisi dei principali indicatori quantitativi evidenzia tuttavia la presenza di una pericolosa tendenza ribassista, con l’Macd e il Parabolic Sar che si trovano ancora in posizione short. Un nuovo allungo dovrà affrontare un duro ostacolo in area 22.550-22.600 punti. Il ritorno al di sopra di questa zona potrà avvenire soltanto dopo un’adeguata fase laterale di riaccumulazione. Pericoloso invece il ritorno sotto 21.500 anche se, da un punto di vista grafico, un nuovo segnale ribassista arriverà soltanto con il cedimento di quota 20.950, con target teorici a 20.550-20.520 prima e in area 20.300-20.250 in un secondo momento. Anche la situazione tecnica delle altre borse europee è peggiorata, con il Dax e l’Eurostoxx50 che sono scesi sui minimi degli ultimi mesi. Per le prossime sedute è importante che il Dax rimanga al di sopra di quota 10.650: una discesa sotto quest’ultimo livello potrebbe innescare una nuova ondata ribassista con un primo target in area 10.420-10.380 punti.
(MILANO FINANZA)
23 di 12669-10/7/2015 09:050
Giammarco_F
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Scusate..ma Intesa??
24 di 12669-17/7/2015 10:470
GIOLA
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FtseMib: un interessante spunto rialzista
E’ stata una settimana decisamente positiva per il mercato azionario italiano che, sostenuto dal recupero del comparto bancario, ha compiuto un importante spunto rialzista ed è tornato sui massimi delle ultime settimane. L’indice FtseMib, dopo essere sceso fino ad un minimo di 20.950 punti, ha infatti iniziato una rapida risalita che si è arrestata a ridosso di 23.900. Il mercato potrebbe tentare un nuovo allungo ma dovrà affrontare un duro ostacolo in area 24.050-24.100 punti: il superamento di questa zona potrà avvenire soltanto dopo un’adeguata fase laterale di riaccumulazione. Un primo segnale di debolezza arriverà invece con il ritorno sotto 22.850: da un punto di vista grafico, tuttavia, soltanto il cedimento di 22.600 potrebbe innescare una correzione di una certa consistenza, con un primo obiettivo a 22.350-22.300 e un secondo target a ridosso dei 22.000 punti. L’analisi dei principali indicatori quantitativi evidenzia un rafforzamento della pressione rialzista, con l’Macd e il Parabolic Sar che si sono girati in posizione long.
(MILANO FINANZA)
25 di 12669-24/7/2015 15:580
GIOLA
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FtseMib: attenzione a quota 24.200
E’ stata una settimana contrastata per il mercato azionario italiano, con l’indice FtseMib che ha tentato un allungo ma è stato respinto da un’importante area di resistenza. La situazione tecnica di breve termine rimane costruttiva ma, prima di poter tentare un ulteriore balzo in avanti, è probabile una fase laterale di riaccumulazione. L’analisi dei principali indicatori quantitativi conferma ancora la presenza di un valido trend rialzista di breve termine, con l’Macd e il Parabolic Sar che si trovano in chiara posizione long. Da un punto di vista grafico, infatti, solo il breakout di quota 24.200 potrebbe fornire un nuovo segnale rialzista, con target teorici a 24.500-24.540 prima e attorno a 24.800 in un secondo momento. Un’eventuale correzione dovrebbe invece arrestarsi al di sopra del sostegno posto in area 22.950-22.900. Soltanto una discesa sotto 22.630 potrebbe fornire un segnale di debolezza e innescare una flessione verso il successivo supporto grafico situato a 22.100-22.050 punti.
(MILANO FINANZA)
26 di 12669-31/7/2015 10:240
GIOLA
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FtseMib: pericolosa una discesa sotto 22.800
Il quadro tecnico del mercato italiano rimane contrastato. L’indice FtseMib non è riuscito a superare la solida resistenza grafica posta in area 24.100-24.150 e ha subito una brusca correzione. L’analisi dei principali indicatori quantitativi non fornisce particolari spunti operativi e conferma di una situazione di estrema incertezza. Da un punto di vista grafico, infatti, solo il breakout di quota 24.200 potrebbe fornire un nuovo segnale rialzista di tipo direzionale, con target teorici a 24.500-24.540 prima e attorno a 24.800 in un secondo momento. Pericolosa invece una discesa sotto 22.800 in quanto può innescare una flessione verso il sostegno grafico posto in area 22.350-22.300. La rottura di questa zona potrebbe provocare un’ulteriore correzione, con un primo target teorico a ridosso del supporto situato a 21.950-21.900 punti e un secondo obiettivo a quota 21.600. Anche la struttura tecnica delle altre borse europee appare contrastata, con il Dax che rimasto al di sopra del sostegno situato in area 11.000-10.950 punti ma non è riuscito a rimbalzare con decisione. La tenuta di questa zona assume particolare importanza e può favorire una fase riaccumulativa. Da un punto di vista grafico, tuttavia, solo il breakout di 11.800 potrebbe fornire un nuovo segnale long.
(MILANO FINANZA)
27 di 12669-21/8/2015 14:100
GIOLA
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FtseMib: una pericolosa inversione ribassista
E’ stata una settimana negativa per il mercato azionario italiano che è stato respinto da un’importante area di resistenza e ha accusato una brusca correzione. La situazione tecnica di breve termine dell’indice FtseMib si è quindi indebolita, con diversi indicatori che registrano un rafforzamento della pressione ribassista (l’Macd e il Parabolic Sar si sono infatti girati in posizione short). Dopo la chiusura del gap-up lasciato aperto lo scorso mese di luglio (a 22.300 punti) è possibile un ulteriore cedimento, con una prima proiezione teorica in area 21.900-21.850. Un recupero dovrà invece affrontare un primo ostacolo attorno a 23.150-23.200. Da un punto di vista grafico, tuttavia, una nuova dimostrazione di forza arriverà soltanto con il ritorno sopra 23.550. Prima di poter iniziare un allungo di una certa consistenza sarà comunque necessaria un’adeguata fase laterale di riaccumulazione.
(MILANO FINANZA)
28 di 12669-24/8/2015 09:500
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
FtseMib: accelerazione ribassista verso i minimi di luglio
Nel corso delle ultime sedute la situazione tecnica dell’indice FtseMib si è deteriorata con le quotazioni che, dopo aver ceduto il supporto posto a 22.900 punti, ha subito un violento sell-off che ha spinto i prezzi fino a 21.650. L’analisi dei principali indicatori quantitativi conferma l’inversione ribassista del trend di breve periodo, con l’Macd e il Parabolic Sar che si sono girati in posizione short. Nonostante il forte ipervenduto di brevissimo termine è possibile un’ulteriore flessione, con un primo target in area 21.000-20.950 punti (zona che coincide con i minimi dello scorso mese di luglio). Un recupero dovrà invece affrontare un primo ostacolo a ridosso di 22.400 e una seconda barriera in area 22.900-23.000. Prima di poter iniziare un allungo di una certa consistenza sarà comunque necessaria un’adeguata fase laterale di riaccumulazione.
(MILANO FINANZA)
29 di 12669-04/9/2015 09:200
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
FtseMib: la situazione tecnica rimane contrastata
E’ stata una settimana altalenante per il mercato azionario italiano. L’indice FtseMib, dopo essere sceso in area 20.200-20.160 punti, ha infatti compito un veloce rimbalzo tecnico ma è rimasto al di sotto della resistenza posta a ridosso di 22.300-22.350 punti. L’analisi dei principali indicatori quantitativi evidenzia solo un moderato rafforzamento della pressione rialzista. Una nuova dimostrazione di forza arriverà solo con il superamento di quota 22.400 anche se un nuovo allungo dovrà affrontare un duro ostacolo in area 22.800-22.900. Difficile per adesso ipotizzare il ritorno al di sopra dei 23.000 punti. Pericoloso invece il ritorno sotto 21.150 anche se, da un punto di vista grafico, un nuovo segnale ribassista arriverà soltanto con il cedimento di quota 20.600. Anche la struttura grafica delle altre borse europee rimane contrastata, con il Dax che ha compiuto un veloce rimbalzo tecnico ma rimane all’interno di una pericolosa tendenza ribassista di breve termine. Il forte ipervenduto può favorire un ulteriore allungo che dovrà tuttavia affrontare un duro ostacolo a quota 10.650 punti. Da un punto di vista grafico, tuttavia, solo una discesa sotto 9.850 potrebbe fornire un nuovo segnale ribassista.
(MILANO FINANZA)
30 di 12669-07/9/2015 10:150
GIOLA
N° messaggi: 34776 -
Iscritto da: 03/9/2014
Il Ftse Mib rimbalza, bancari in spolvero
Le borse europee salgono in apertura nonostante il calo di Shanghai (-2,5%), meglio Tokyo (+0,4%) e la chiusura di Wall Street per il Labor Day, dopo il forte calo di venerdì scorso, a seguito della reazione ai dati sui nuovi occupati negli Usa e alle ipotesi sul rialzo dei tassi d'interesse da parte della Fed.
Mentre in occasione del consiglio di giovedì scorso sui tassi il presidente della Bce, Mario Draghi, ha comunicato una modesta ma significativa modifica al programma di Qe, innalzando dal 25% al 33% la soglia degli acquisti sui singoli asset. Francoforte intende dimostrare che lo strumento del Qe è sufficientemente flessibile nel far fronte al deterioramento del quadro macro su crescita e inflazione della zona euro.
Pochi i dati sul fronte macro. E' già stato pubblicato questa mattina quello sulla produzione industriale in Germania, cresciuta dello 0,7% mese su mese a luglio, meno di quanto si aspettasse il consenso (+1,1% mese su mese), ma ai massimi del 2015. Su base annuale, la produzione industriale è salita dello 0,5% a luglio.
Lo spread Btp/Bund è in leggero calo a 119 punti base (rendimento dell'1,86%). Oggi la Francia offre titoli di Stato scadenza 2 dicembre 2015. A mercato chiuso è atteso l'annuncio del ministero dell'Economia italiano sull'importo di Bot a dodici mesi che verranno offerti giovedì 10 settembre.
Nel pomeriggio la Bce fotograferà l'evoluzione del programma di quantitative easing ad agosto. Insieme a Banca d'Italia (i precedente dati di luglio hanno evidenziato una discesa di circa 3 miliardi di euro rispetto al mese precedente a quota 162,894 miliardi), l'Istituto centrale europeo ha sottoscritto a luglio 8,248 miliardi di titoli di Stato italiani con una vita media residua di 9,03 anni, portando il totale degli acquisti a 39,833 miliardi.
Quindi sul listino milanese, dove l'indice Ftse Mib sale dell'1,12% a 21.714 punti, occhio alle banche. In particolare, a Unicredit (+1,34% a 5,67 euro) dopo che l'ad, Federico Ghizzoni, ha escluso un aumento di capitale "perché siamo in grado di generare quello che ci serve" e ha ipotizzato un rafforzamento della presenza in Polonia. La banca ha intanto dato mandato ad alcune banche per gestire l'emissione da 500 milioni di euro denominata "Obbligazioni Bancarie Garantite Floating Rate Note".
E se Unicredit non è stata al momento coinvolta in alcun progetto di costituzione di una holding per il salvataggio di Banca Marche, Banca Etruria e Carife, Intesa Sanpaolo (+1,27% a 3,18 euro) è disposta a intervenire per il loro salvataggio attraverso il fondo interbancario ma non tramite l'acquisizione di uno dei tre istituti. La nuova governance che vedrà la luce nel 2016 con il passaggio al monistico di tipo anglosassone non prevedrà il voto plurimo. Il presidente del consiglio di gestione, Gian Maria Gros-Pietro, non vede l'esigenza di rivedere il piano al 2017.
Mentre il presidente del consiglio di sorveglianza della Popolare di Milano (+1,57% a 0,936 euro), Piero Giarda, ha detto che il processo di risiko delle banche popolari italiane va avanti lentamente e attraversa ancora un fase in cui tutti gli istituti parlano con tutti. Questa settimana i vertici di Bpm incontreranno gli advisor, Lazard e Citi, sul tema del consolidamento. Acquisti anche su Bper (+1,45% a 7,69 euro), il Banco Popolare (+1,21% a 15,11 euro) e Ubi Banca (+1,10% a 6,91 euro).
Invece, Banca Carige (+1,10% a 1,65 euro) non sta cercando un partner in questo momento in quanto ha coefficienti patrimoniali superiori alle soglie minime fissate dalla Bce e un azionariato forte e coeso. Quanto alla più piccola Banca Ifis (+1,23% a 20,6 euro) potrebbe essere interessata all'acquisto di alcuni asset delle tre banche attualmente commissariate, Banca Marche, Banca Etruria e Carife, ma solo dopo l'intervento di salvataggio del fondo interbancario che riporti gli istituti alla normale operatività.
Generali (+0,81% a 16,17 euro) è fra i gruppi assicurativi che hanno mostrato interesse per un accordo di distribuzione con l'istituto malese Cimb Group Holdings, secondo alcune fonti. Mentre Vivendi non vuole aumentare la sua quota del 14,9% in Telecom Italia (+1,37% a 1,106 euro) né sta lavorando per portare dei rappresentanti nel cda del gruppo telefonico italiano ma ha ribadito il suo impegno di lungo termine nella società. Non c'è al momento un piano sulla possibile conversione delle azioni TI di risparmio (+1,25% a 0,933 euro).
Vivendi ha anche sottolineato di avere buoni rapporti con Mediaset (+0,69% a 4,364 euro) ma non c'è nulla in agenda. In un'intervista il capo dei contenuti Premium Yves Confalonieri ha precisato che con Sky non ci sarà nessun tipo di accordo e che la Champions resta esclusiva di Mediaset . Ha poi puntualizzato che il target di abbonati alla pay è 500.000 in tre anni e chiesto che la Uefa protegga l'esclusiva sulla Champions.
31 di 12669-11/9/2015 09:040
GIOLA
N° messaggi: 34776 -
Iscritto da: 03/9/2014
FtseMib: supporto in area 21.400-21.350 punti
E’ stata una settimana altalenante per mercato azionario italiano che ha tentato un allungo ma è stato respinto da un’importante area di resistenza grafica. La situazione tecnica di breve termine dell’indice FtseMib rimane quindi contrastata, con alcuni indicatori che registrano un moderato rafforzamento della pressione rialzista (l’Macd e il Parabolic Sar, ad esempio, si sono girati in posizione long). Solo il breakout della resistenza posta in area 22.400-22.450 potrebbe fornire una chiara dimostrazione di forza e innescare un allungo verso il successivo ostacolo grafico situato a 22.900-23.000 punti. Per le prossime sedute è comunque probabile una fase laterale di consolidamento al di sopra del sostegno situato a 21.400-21.350 punti. La tenuta di questa zona assume particolare importanza in quanto può favorire la costruzione di una solida base accumulativa che dovrà creare le premesse per poter iniziare un movimento rialzista di una certa consistenza. Pericolosa invece una discesa sotto 21.350 in quanto può innescare una rapida flessione verso 21.000-20.950 punti prima, a quota 20.700-20.650 poi e in area 20.300-20.250 in un secondo momento.
(MILANO FINANZA)
32 di 12669-11/9/2015 11:090
GIOLA
N° messaggi: 34776 -
Iscritto da: 03/9/2014
FTSE MIB -0,65% a 21.759,04 ORE 11:05
33 di 12669-11/9/2015 11:170
andrea1975
N° messaggi: 5625 -
Iscritto da: 08/2/2010
Chiudo long isp + 600
34 di 12669-18/9/2015 09:500
GIOLA
N° messaggi: 34776 -
Iscritto da: 03/9/2014
FtseMib: supporto statico a 21.350 punti
La situazione tecnica di breve termine del mercato italiano rimane contrastata. L’indice FtseMib ha tentato un recupero ma non è riuscito a superare la resistenza posta in area 22.400-22.450 punti. Per le prossime sedute è importante che le quotazioni rimangano al di sopra del sostegno situato a 21.400-21.350 punti. La tenuta di questa zona assume particolare importanza in quanto può favorire la costruzione di una solida base accumulativa che dovrà creare le premesse per poter iniziare un movimento rialzista di una certa consistenza. Solo il breakout di quota 22.450 potrebbe fornire una chiara dimostrazione di forza e innescare un veloce balzo in avanti verso il successivo ostacolo grafico situato a 22.900-23.000 punti. Pericolosa invece una discesa sotto 21.350 in quanto può innescare una rapida flessione verso 21.000-20.950 punti prima, a quota 20.700-20.650 poi e in area 20.300-20.250 in un secondo momento. L’analisi dei principali indicatori quantitativi evidenzia un’interessante contrazione di volatilità, situazione che molto spesso anticipa l’inizio di un veloce movimento direzionale.
(MILANO FINANZA)
35 di 12669-21/9/2015 11:390
GIOLA
N° messaggi: 34776 -
Iscritto da: 03/9/2014
FtseMib pronto a correre (al ribasso). Tenetevi forte, si balla!
Il trend di breve periodo sul mercato italiano è oggettivamente negativo. Ciò a motivo che la linea che delimita il trend ribassista, seppure testata, non è stata, per ora, violata (Figura 1).
Adesso è a mio avviso lecito attendersi un aumento di volatilità (come suggerisce il titolo del presente articolo) e una ripresa del trend ribassista. Ma andiamo per gradi: perché affermo che dopo tanta lateralità, sarà facile uscire dal range di prezzi attuale (area 22.200 – 21.500)? Perché il mercato è sempre uguale: lateralizza per circa il 90% del tempo per andare in forte direzionalità per il restante 10%. Questa è una legge immutabile che deriva dalla psicologia di massa, che è sempre stabile e fissa. Il laterale protratto serve a far sbagliare ripetutamente il piccolo risparmiatore in entrambe le direzioni ( perché difetta della dote principale del trading ossia la pazienza ) e, viceversa, a far accumulare o distribuire pazientemente quanto desiderato dalla grossa banca e dall’investitore professionale.
Dopodiché si va in direzione.
Non che tutti i piccoli risparmiatori sbaglino la direzione finale (in alcuni casi almeno il 50% di essi è, all’inizio, dalla parte giusta) ma escono immancabilmente quasi subito accontentandosi delle briciole, perché non hanno gli elementi per riconoscere che il mercato ha cambiato faccia.Si guardi ad esempio il periodo precedente all’ attuale (Figura 2)
Il mercato è rimasto per ben 28 giorni (dal 13 luglio al 19 agosto) in una fascia di prezzi compressa tra circa 23.800 punti e 23.000 punti. Quando ne è uscito ha perso in 3 giorni (esattamente il 10% del tempo speso a lateralizzare) circa l’11- 12% del suo valore. Ad oggi, dopo 18 giorni di lateralizzazione, possiamo attenderci dunque una forte direzionalità.Perché propendo per il ribasso, tra le due direzioni? Primo perché il trend di breve, come detto, è rimasto oggettivamente ribassista e i supporti di lungo periodo sono in area 20.500 con estensione, dovuta alla probabile volatilità, a 20.000 – 19.800 (Figura 3)
Secondo elemento, ben più cogente, perché non di analisi tecnica bensì da nostro metodo, che da questa settimana si riapre un periodo temporale in cui un segnale ribassista, SE si dovesse manifestare avrebbe più dell’80% di probabilità di successo.
Terzo punto, psicologico, a favore del ribasso è che (come già esposto in precedenza) il piccolo risparmiatore è stato “ assaggiato “ durante la discesa corrispondente alla crisi greca ( Figura 4) ma il recupero successivo non lo ha fatto accorgere che il movimento era solo un assaggio. E’ stato indotto a credere che tutti i ribassi sarebbero stati prima o poi recuperati facendogli perdere ciò che in borsa dovrebbe sempre esserci, ossia la paura.Questo è negativo in ogni caso ma in questo potrebbe portare a quanto avviene all’inizio di ogni movimento critico, ossia che almeno il 70% delle persone sono dalla parte sbagliata perché rimangono fiduciosi nelle sorti di “lungo periodo”.
C’è sicuramente questo rischio, che non bisogna nascondere e sul quale è doveroso essere molto chiari, tuttavia, per ora, l’”uscita ribassista” rimane un’opinione personale, basata sui fatti, ma pur sempre soggettiva.
MAI operare su un’opinione. Io per primo non lo faccio.
Ciò che trasformerà eventualmente tutto in operatività sarà la presenza di un segnale >80%. A quel punto si deve entrare short; sarebbe stupido non farlo!
Per chi non disponesse di un metodo affidabile e dovesse basarsi sull’intuito, un riferimento operativo abbastanza forte a conferma del ribasso sarebbe la rottura del minimo precedente di future, posto a 21.340.
In sua assenza (ipotesi meno probabile ma, mentre scrivo, ancora non esclusa), il recupero di area 22.200 indicherebbe una stasi temporanea nel laterale e non escluderebbe un’uscita finale verso l’alto.
Fabio Pioli, trader professionista, presidente dell’ Associazione Italiana Traders e Piccoli Risparmiatori e titolare di CFI Consulenza Finanziaria Indipendente (www.cfionline.it.
36 di 12669-25/9/2015 11:520
GIOLA
N° messaggi: 34776 -
Iscritto da: 03/9/2014
FtseMib: la pressione ribassista è aumentata
Nel corso delle ultime sedute la situazione tecnica del mercato italiano è peggiorata. L’indice FtseMib ha subito una brusca flessione, innescata dal cedimento del supporto statico situato a 21.400-21.350 punti, ed è sceso fino a quota 20.550. L’analisi dei principali indicatori quantitativi evidenzia sia una marcata contrazione della volatilità (situazione che molto spesso anticipa l’inizio di un veloce movimento direzionale) sia un rafforzamento della pressione ribassista (con l’Macd e il Parabolic Sar che si sono girati un posizione short). Possibile pertanto un’ulteriore discesa con un primo target in area 20.200-20.150 (zona che coincide con i minimi dello scorso mese di agosto) e un secondo obiettivo a 19.800-19.750 punti. Solo il ritorno sopra 21.800 potrebbe fornire una dimostrazione di forza anche se, da un punto di vista grafico, solo il breakout di quota 22.200 potrebbe provocare un’inversione rialzista di tendenza.
(MILANO FINANZA)
37 di 12669-02/10/2015 08:490
GIOLA
N° messaggi: 34776 -
Iscritto da: 03/9/2014
FtseMib: pericolosa una discesa sotto 20.450 punti
E’ stata una settimana altalenante per mercato azionario italiano che si è appoggiato ad un’importante area di supporto grafico e ha compiuto un veloce rimbalzo tecnico. Nonostante questo recupero la situazione tecnica di breve termine dell’indice FtseMib rimane contrastata: una prima dimostrazione di forza arriverà con il ritorno sopra 21.800 ma, da un punto di vista grafico, solo il breakout della resistenza posta in area 22.200-22.300 potrebbe fornire un segnale d’inversione rialzista, con proiezione teorica a quota 22.900-23.000 punti. Per le prossime sedute è comunque importante che le quotazioni rimangano al di sopra del sostegno situato a 20.500-20.450 punti. La tenuta di questa zona assume particolare importanza in quanto può favorire la costruzione di una solida base accumulativa che dovrà creare le premesse per poter iniziare un movimento rialzista di una certa consistenza. Negativa invece una discesa sotto 20.450 in quanto può innescare una brusca flessione, che avrebbe una prima proiezione teorica a ridosso dei 20.000 punti.
(MILANO FINANZA)
38 di 12669-03/10/2015 03:050
Giusmil
N° messaggi: 8142 -
Iscritto da: 04/2/2015
Ciao..
1 Mancata reazione ai dati usa
2 Fmib migliore d Europa nella ultima seduta
3 Candela settimanale che segna nuovo minimo
4 Posizioni corte degli edge in continuo aumento nelle ultime 2 gg
5 Mercato serale tutto verde con prevalenza rialzi sui finanziari (?!)
Vuoi il mio parere...
Potrei sbagliarmi ma x me settimana prossima fa un nuovo minimo... magari dopo partenza in verde...
Ciao..
G.
39 di 12669-06/10/2015 15:470
GIOLA
N° messaggi: 34776 -
Iscritto da: 03/9/2014
SONDAGGIO-FTSE Mib visto a 22.615 punti a fine 2015, a 23.800 a metà 2016
Piazza Affari dovrebbe ricominciare a salire nei prossimi mesi, anche se a un ritmo più lento di quanto previsto in precedenza e senza recuperare i massimi visti quest'estate.
Più nel dettaglio, secondo le previsioni di circa 30 economisti e analisti consultati da Reuters, l'indice FTSE Mib dovrebbe raggiungere 22.615 punti a fine 2015 (+3% circa rispetto alla chiusura di ieri), 23.800 punti a metà 2016 (+8% circa) e 25.000 punti a fine del prossimo anno (+14% circa).
Ieri l'indice ha chiuso a 21.980 punti, decisamente sotto il massimo dell'anno, toccato il 20 luglio scorso a 24.157 punti.
Nonostante le previsioni siano per un rialzo degli indici, gli operatori mettono in guardia sul permanere della volatilità, anche a causa delle incertezze relative all'impatto di un rialzo dei tassi Usa. Secondo la gran parte degli economisti consultati da Reuters, la Banca centrale statunitense probabilmente alzerà i tassi a dicembre.
Tra gli altri fattori di rischio per l'andamento del mercato azionario italiano ed europeo, si segnala il rallentamento dell'economia cinese, la debole ripresa dell'economia europea e i deboli risultati societari.
I risultati dell'ultimo sondaggio sul FTSE MIB sono decisamente più bassi delle previsioni raccolte a giugno, che vedevano l'indice salire a 24.750 punti a fine anno e a 26.000 punti a metà 2016.
Dall'inizio dell'anno a ieri sera il FTSE Mib ha guadagnato oltre il 15%, meglio del benchmark europeo FTSEurofirst 300 , che è salito di poco più del 3% da inizio 2015.