I dati Usa spingono le borse europee, Milano maglia rosa
Le borse europee hanno chiuso venerdì in rialzo spinte dal miglioramento dell'economia americani. I principali indici azionari hanno allungato a metà seduta dopo la pubblicazione dei dati macro degli Stati Uniti dai quali emerge un'accelerazione molto superiore alle previsioni del mercato del lavoro, rilanciando la possibilità di un rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed a dicembre.
I posti di lavoro nei settori non agricoli hanno stracciato le attese, ferme a 182 mila unità, con una crescita pari a 271 mila unità. "Nel caso fosse effettivamente deciso un aumento dei tassi, cosa ancora incerta dato che manca ancora un mese di dati da pubblicare, ci aspetteremmo una comunicazione accompagnatoria dal tono da colomba", ha commentato Keith Wade, capo economista di Schroders.
"La bilancia dei rischi d'inflazione è ora spostata un po' più verso il rialzo, ma il suo livello attuale prossimo allo zero, i salari che aumentano poco e il dollaro che si rafforza sono tutti elementi che lavorano al posto della Fed e per questo sembra non esserci bisogno di una stretta aggressiva di politica monetaria", ha aggiunto.
Grazie alla spinta dei dati americani il Ftse Mib ha concretizzato il maggiore rialzo tra le borse europee guadagnando l'1,38% a 22.529 punti. Il Dax ha guadagnato lo 0,92%, il Cac lo 0,08% e l'Ibex lo 0,21%, mentre il Ftse100 ha peso lo 0,17%. Sul mercato obbligazionario sono tornati a salire i rendimenti dei titoli di Stato: il Btp decennale rende ora l'1,79% con lo spread tra Btp e Bund che è tornato sopra i 100 punti base a 108 punti base.
"Se il mercato proseguisse fino a superare i 22.600 punti", ha aggiunto l'esperto, "sarebbe una svolta importante, perché alimenterebbe una spinta rialzista sul listino italiano". Sul mercato valutario, invece, il cambio euro-dollaro è sceso a 1,0747 dopo aver toccato un minimo intraday a 1,0710.
In Europa, la produzione industriale tedesca a settembre è calata dell'1,1% rispetto al mese di agosto, dove aveva già segnato una flessione dello 0,6%. Per quanto riguarda l'Italia, invece, la Banca d'Italia ha segnalato l'interruzione della flessione dei prezzi degli immobili e un miglioramento delle prospettive delle imprese, anche quelle piccole: 2 su 3 prevedono di chiudere l'anno fiscale in utile.
Via Nazionale ha inoltre sottolineato il miglioramento della redditività delle banche e il loro rafforzamento patrimoniale. A Piazza Affari, infatti i titoli del comparto finanziario hanno brillato: si sono messi in luce con Intesa Sanpaolo (+2,7% a 3,176 euro), Mediobanca (+1,6% a 9,295 euro), Generali (+2,3% a 17,59 euro), Mediolanum (+1,96% a 7,795 euro), Unipol (+7,3% a 4,594 euro) e Azimut Holding (+3,6% a 22,71 euro) dopo i conti. Brillante anche la performance di Monte dei Paschi (+2,9% a 1,63 euro), Banco Popolare (+3,4% a 13,12 euro) e Anima Holding (+4,6% a 8,765 euro). Acquisti anche su Unicredit (+2% a 5,95 euro).
Positivi gli energetici, con Enel (+1,2% a 4,19 euro) ed Enel Green Power (+1% a 1,96 euro), contrastati i petroliferi: Eni (+1,2% a 14,9 euro), Saipem (-0,8% a 8,365 euro) e Tenaris (-0,3% a 11,65 euro). Tra i titoli industriali Telecom Italia (-2,4% a 1,165 euro) ha chiuso in flessione dopo la decisione del cda di sottoporre all'assemblea la conversione delle azioni risparmio in azioni ordinarie. Di conseguenza le Telecom Italia Risparmio hanno volato (+5,41% a 1,033 euro).
Acquisti anche su Fca (+1,5% a 13,38 euro), Finmeccanica (+3,3% a 12,27 euro) e Cnh (+1,2% a 6,46 euro). Quest'ultima si è si è aggiudicata un contratto dall'agenzia federale austriaca per gli Appalti, tramite il marchio Magirus, per la fornitura di veicoli antincendio in tutto il Paese per le categorie leggere (per 3 anni) e per quelle pesanti (per 5 anni).
Nel settore del lusso sono invece state registrate vendite in tutta Europa dopo la semestrale sotto le attese del colosso Richemont. Milano ha contenuto i cali: solo Salvatore Ferragamo (-1,4% a 24,56 euro) ha chiuso sotto la parità. Moncler (+0,9% a 15,67 euro), Luxottica (+0,6% a 63,66 euro), Tod's (+0,1% a 79,25 euro) e Yoox Nap (+0,4% a 31,74 euro) hanno chiuso in rialzo.
62 di 12519-11/11/2015 18:390
zilart2
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Iscritto da: 01/4/2012
Attenziooone domani possibile molto volatile o noia mortale . Indice ha chiuso esattamente su fulcro = indecisione che sta per finire
63 di 12519-11/11/2015 18:410
zilart2
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Iscritto da: 01/4/2012
Una ipotesi mi sono preparato ma bisogna vedere movimenti domani
64 di 12519-12/11/2015 13:360
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
FtseMib: la volatilità si sta contraendo
E’ stata una settimana altalenante per il mercato azionario italiano che ha oscillato in stretto trading-range senza fornire particolari spunti operativi. La situazione tecnica dell’indice FtseMib appare quindi contrastata: da un punto di vista grafico, infatti, solo il breakout di quota 22.750 potrebbe fornire un nuovo segnale long, con un primo target a 23.100 e un secondo obiettivo in area 23.300-23.330. Per le prossime sedute è comunque importante che le quotazioni rimangano al di sopra di quota 22.100: la tenuta di quest’ultimo livello assume particolare importanza in quanto può favorire la costruzione di una solida base accumulativa, premessa indispensabile per poter effettuare un allungo di una certa consistenza. Il cedimento di quota 22.100 potrebbe infatti innescare una brusca correzione, con un primo obiettivo a quota 21.800-21.750 e un secondo obiettivo in area 21.500-21.450 punti. E’ opportuno sottolineare che l’analisi dei principali indicatori quantitativi mostra una marcata contrazione di volatilità (il BB Bandwidth si trova infatti sotto quota 0,05 mentre l’Adx consolida sotto i 20 punti), situazione che molto spesso anticipa l’inizio di un movimento direzionale.
(MILANO FINANZA)
65 di 12519-12/11/2015 14:090
zilart2
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Iscritto da: 01/4/2012
Dai movimenti fatti finora sembra distribuzione. Stop sempre in questi casi. Sta per scappare da una direzione
66 di 12519-12/11/2015 16:130
zilart2
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Iscritto da: 01/4/2012
Ricoplilsi . Per oggi apposto ohohoh
67 di 12519-12/11/2015 16:480
zilart2
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Iscritto da: 01/4/2012
Strada tracciata 21060 prossimo target .
68 di 12519-12/11/2015 18:430
zilart2
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Iscritto da: 01/4/2012
Portogallo prossima tegola su eurolandia
69 di 12519-12/11/2015 22:330
zilart2
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Iscritto da: 01/4/2012
"Buona" chiusura di America per chi essere short eheh ✌🏻
70 di 12519-13/11/2015 09:040
zilart2
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Iscritto da: 01/4/2012
Ricoperto tutto in apertura . Apertura buona
71 di 12519-13/11/2015 09:550
zilart2
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Iscritto da: 01/4/2012
Short sotto 22125 ... Guardare sempre andamento grafico e stop sempre . Sta di fatto mib a rotto 22000 sikulo
72 di 12519-13/11/2015 10:060
zilart2
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Iscritto da: 01/4/2012
Non andare long sikulo sikulo. Gioco non vale candela
73 di 12519-13/11/2015 15:110
zilart2
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Iscritto da: 01/4/2012
Short again 785 stop 800
74 di 12519-13/11/2015 15:490
zilart2
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Iscritto da: 01/4/2012
Anocora provare
75 di 12519-13/11/2015 16:010
zilart2
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Iscritto da: 01/4/2012
Finish oggi .
76 di 12519-13/11/2015 16:140
zilart2
N° messaggi: 9069 -
Iscritto da: 01/4/2012
Shortato 750 stop 800 ( un po' largo) ... Ultimo giornata eheh 🏽
77 di 12519-13/11/2015 16:160
zilart2
N° messaggi: 9069 -
Iscritto da: 01/4/2012
Cac e dax partono perciò a ruota va anche mib
78 di 12519-13/11/2015 16:270
zilart2
N° messaggi: 9069 -
Iscritto da: 01/4/2012
Chiuso da trailing 50 punti . Sostanzialmente nulla di fatto . ... Mamma mia quanto faticoso scrivere operando.
79 di 12519-13/11/2015 18:430
perthh
N° messaggi: 65 -
Iscritto da: 14/7/2014
cosa ne dite dell'opinione di francesco caruso (noto analista tecnico) secondo il quale il ftse mib entro la fine del 2016 dovrebbe sfondare quota 30000 punti?
80 di 12519-13/11/2015 23:550
zilart2
N° messaggi: 9069 -
Iscritto da: 01/4/2012
Possibile shock gap down per cac e gap down per altri
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Le borse europee hanno chiuso venerdì in rialzo spinte dal miglioramento dell'economia americani. I principali indici azionari hanno allungato a metà seduta dopo la pubblicazione dei dati macro degli Stati Uniti dai quali emerge un'accelerazione molto superiore alle previsioni del mercato del lavoro, rilanciando la possibilità di un rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed a dicembre.
I posti di lavoro nei settori non agricoli hanno stracciato le attese, ferme a 182 mila unità, con una crescita pari a 271 mila unità. "Nel caso fosse effettivamente deciso un aumento dei tassi, cosa ancora incerta dato che manca ancora un mese di dati da pubblicare, ci aspetteremmo una comunicazione accompagnatoria dal tono da colomba", ha commentato Keith Wade, capo economista di Schroders.
"La bilancia dei rischi d'inflazione è ora spostata un po' più verso il rialzo, ma il suo livello attuale prossimo allo zero, i salari che aumentano poco e il dollaro che si rafforza sono tutti elementi che lavorano al posto della Fed e per questo sembra non esserci bisogno di una stretta aggressiva di politica monetaria", ha aggiunto.
Grazie alla spinta dei dati americani il Ftse Mib ha concretizzato il maggiore rialzo tra le borse europee guadagnando l'1,38% a 22.529 punti. Il Dax ha guadagnato lo 0,92%, il Cac lo 0,08% e l'Ibex lo 0,21%, mentre il Ftse100 ha peso lo 0,17%. Sul mercato obbligazionario sono tornati a salire i rendimenti dei titoli di Stato: il Btp decennale rende ora l'1,79% con lo spread tra Btp e Bund che è tornato sopra i 100 punti base a 108 punti base.
"Se il mercato proseguisse fino a superare i 22.600 punti", ha aggiunto l'esperto, "sarebbe una svolta importante, perché alimenterebbe una spinta rialzista sul listino italiano". Sul mercato valutario, invece, il cambio euro-dollaro è sceso a 1,0747 dopo aver toccato un minimo intraday a 1,0710.
In Europa, la produzione industriale tedesca a settembre è calata dell'1,1% rispetto al mese di agosto, dove aveva già segnato una flessione dello 0,6%. Per quanto riguarda l'Italia, invece, la Banca d'Italia ha segnalato l'interruzione della flessione dei prezzi degli immobili e un miglioramento delle prospettive delle imprese, anche quelle piccole: 2 su 3 prevedono di chiudere l'anno fiscale in utile.
Via Nazionale ha inoltre sottolineato il miglioramento della redditività delle banche e il loro rafforzamento patrimoniale. A Piazza Affari, infatti i titoli del comparto finanziario hanno brillato: si sono messi in luce con Intesa Sanpaolo (+2,7% a 3,176 euro), Mediobanca (+1,6% a 9,295 euro), Generali (+2,3% a 17,59 euro), Mediolanum (+1,96% a 7,795 euro), Unipol (+7,3% a 4,594 euro) e Azimut Holding (+3,6% a 22,71 euro) dopo i conti. Brillante anche la performance di Monte dei Paschi (+2,9% a 1,63 euro), Banco Popolare (+3,4% a 13,12 euro) e Anima Holding (+4,6% a 8,765 euro). Acquisti anche su Unicredit (+2% a 5,95 euro).
Positivi gli energetici, con Enel (+1,2% a 4,19 euro) ed Enel Green Power (+1% a 1,96 euro), contrastati i petroliferi: Eni (+1,2% a 14,9 euro), Saipem (-0,8% a 8,365 euro) e Tenaris (-0,3% a 11,65 euro). Tra i titoli industriali Telecom Italia (-2,4% a 1,165 euro) ha chiuso in flessione dopo la decisione del cda di sottoporre all'assemblea la conversione delle azioni risparmio in azioni ordinarie. Di conseguenza le Telecom Italia Risparmio hanno volato (+5,41% a 1,033 euro).
Acquisti anche su Fca (+1,5% a 13,38 euro), Finmeccanica (+3,3% a 12,27 euro) e Cnh (+1,2% a 6,46 euro). Quest'ultima si è si è aggiudicata un contratto dall'agenzia federale austriaca per gli Appalti, tramite il marchio Magirus, per la fornitura di veicoli antincendio in tutto il Paese per le categorie leggere (per 3 anni) e per quelle pesanti (per 5 anni).
Nel settore del lusso sono invece state registrate vendite in tutta Europa dopo la semestrale sotto le attese del colosso Richemont. Milano ha contenuto i cali: solo Salvatore Ferragamo (-1,4% a 24,56 euro) ha chiuso sotto la parità. Moncler (+0,9% a 15,67 euro), Luxottica (+0,6% a 63,66 euro), Tod's (+0,1% a 79,25 euro) e Yoox Nap (+0,4% a 31,74 euro) hanno chiuso in rialzo.