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Cina 🐲la Cina E' Vicina㊗️🍽️🎣🉑🈴🈳㊗️🈺㊙️ (WIHKG)

- Modificato il 02/10/2024 12:23
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024
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1 di 51 - Modificato il 28/9/2024 15:57
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024

La Cina è vicina: gli stimoli all’economia scuotono i mercati.

Materie prime, lusso e auto: tutti sperano nel ritorno del Dragone

Storia di Gabriella Bruschi

Cinesi fanno shopping© Imagoeconomicasunglasses

È stata una buona settimana per quasi tutti i mercati le cui fortune sono legate alla Cina. Le autorità del Dragone questa settimana, hanno alla fine dovuto ammettere, che l’economia di casa era in difficoltà e sono scesi ripetutamente in campo con misure di vario tipo: dal taglio dei tassi, alla riduzione delle riserva obbligatoria, dai sostegni al così traballante settore immobilare al mercato azionario.

2 di 51 - 28/9/2024 15:58
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024

Due problemi chiave: l’anemia del consumi interni e il possibile aumento dei dazi

Basteranno questi provvedimenti a rimettere in piedi l’economia cinese? Ma soprattutto, la Cina riuscirà a tornare ad essere la locomotiva del mondo? Ci sono due punti chiave da tenere presente: la fortissima anemia dei consumi cinesi e le possibili alzate di scudi nell’Occidente con altri dazi per tutelare il proprio sistema manifatturiero. Su come si svilupperà la situazione in futuro i pareri sono discordi, ma nel frattempo sono molti i settori che vedono nella possibile ripresa della Cina motivo di ottimismo generale: dai settori più legati ai consumatori retail, come quello del lusso, compresi i casinò, alle materie prime che serviranno per le industrie. Vediamo quali sono e quali aziende potranno, beneficiarne.

3 di 51 - 28/9/2024 15:59
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024

Balzano le materie prime, primo motore per le industrie

Le aspettative di una ripartenza dell’economia cinese e i sostegni governativi al mercato immobiliare hanno dato slancio soprattutto ai titoli del settore dei materiali. I prezzi del minerale di ferro sono risaliti sopra i 100 dollari a tonnellata, il rame ha superato la soglia chiave dei 10.000 dollari a tonnellata e i futures sul rame hanno toccato il massimo da due mesi. L’oro ha raggiunto un altro record e l’argento ha raggiunto il massimo degli ultimi 12 anni. L’indice delle azioni minerarie europee è salito del 4,6%, il più grande guadagno giornaliero in due anni, mentre le azioni minerarie australiane sono aumentate del 2,8%, registrando il loro più grande incremento giornaliero in un anno. Entrambi sono stati sotto pressione negli ultimi mesi.

Cina annuncia oltre 50 miliardi di finanziamenti per l'Africa nei prossimi tre anni

“Le misure di stimolo potrebbero sostenere i mercati immobiliari più dei consumi o dell’attività industriale, quindi non sorprende che i titoli minerari in crisi stiano sovraperformando”, ha detto a Reuters Gerry Fowler, responsabile della strategia azionaria europea di UBS.

Nel settore dei materials, potrebbero beneficiare di una maggiore domanda cinese le inglesi Anglo American, Rio Tinto, e Antofagasta, così come le tedesche Covestro e BASF e la lussemburghese ArcelorMittal, sottolinea Gabriel Debach, Italian market analyst di eToro. Negli Stati Uniti, le dinamiche sono simili: nel settore delle materie prime a beneficiare della speranza di una maggiore domanda cinese sono Freeport-McMoRan, Alcoa (produttore di alluminio) e Cleveland-Cliffs nel settore dell’acciaio. Anche colossi come Apple e Nike, con forti interessi in Cina, hanno registrato performance positive. Bisogna dire che questo movimento verso i materiali e gli industriali “si inserisce in un contesto più ampio di rotazione degli investitori verso i settori ciclici e sensibili ai tassi d’interesse, un trend che ha preso piede in questo trimestre. Da allora, settori come le utility (+17,8%), il settore immobiliare (+17,6%), gli industriali (+10,8%) e i beni di consumo discrezionali (+10,1%) sono stati tra i più performanti, dice Debach.

4 di 51 - 28/9/2024 15:59
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024

Il settore del lusso, Casinò compresi, sperano nel ritorno degli acquirenti cinesi

E’ soprattutto il settore del lusso, dall’abbigliamento, ai gioielli, dalla pelletteria fino ai Casinò, ad attendere a braccia aperte il ritorno degli acquirenti cinesi. Oggi inizia una settimana di festività in Cina e alcuni osservatori dicono che forse si potrà vedere già una lieve reazione. Da ricordare che l’incidenza della domanda interna sul Pil è bassissima (circa il 53%) se confrontata con le economie più avanzate (75%). Al consumatore cinese piacciono molto i brand europei, in particolare ai professionisti della classe media urbana cinese. Proprio le azioni di questi brand sono state tra le più colpite dalla debolezza economica della seconda economia più grande del mondo. Ma ora stanno facendo scintille non vedendo l’ora di spalancare le porte dei loro negozi.

Il benchmark delle azioni europee del lusso, che da inizio anno aveva registrato un calo del 4,2% rispetto a un aumento del 7,7% nello STOXX 600, è balzato del 3% in questi giorni. Gli analisti della RBC affermano che nel settore del lusso, i ricavi di Swatch Group, Burberry e Richemont sono i più esposti alla Cina. Le loro azioni sono salite tra il 2 e il 5% martedì. Ma altri sono i principali player: Hermès, LVMH, L’Oréal, Kering. Inoltre, c’è Adidas nell’abbigliamento sportivo. “Il principale listino italiano, con la sua forte esposizione domestica e una composizione dominata dal settore finanziario, è meno direttamente influenzato dall’umore del consumatore cinese. Tuttavia, tra le aziende italiane che guardano maggiormente al mercato cinese, spiccano nomi nel settore del lusso come Brunello Cucinelli e Moncler, passando per Salvatore Ferragamo (sebbene quest’ultimo non sia presente nel FTSE MIB)” osserva Debach. Brunello Cucinelli, che non ha segnalato preoccupazioni sul mercato cinese, aveva registrato nel primo semestre del 2024 vendite in Asia (inclusa la Cina) pari a 174 milioni di euro, rappresentando il 28% del totale. Invece per Moncler, il mercato asiatico vale circa il 49% del suo fatturato, mentre per Salvatore Ferragamo si aggira intorno al 33%. Quando si parta di lusso non si possono i titoli legati ai casinò, come Las Vegas Sands e Wynn Resorts, grazie alle loro operazioni a Macao.

5 di 51 - 28/9/2024 16:00
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024

Settore automobilistico e non solo

Nel settore automobilistico, Stellantis è meno esposta: nei primi sei mesi, il fatturato in Asia ha rappresentato solo l’1% del totale, con una quota di mercato dello 0,2% in Cina. Ferrari, invece, potrebbe beneficiare della ripresa cinese, avendo un’esposizione dell’8% nel Paese. Le automobilistiche come Volkswagen, BMW e i fornitori di ricambi auto stanno affrontando un problema strutturale maggiore a causa della concorrenza con i rivali locali, e quindi una stabilizzazione del mercato li colpirebbe meno, secondo Uwe Hohmann, strategist azionario di Metzler Capital Markets.

Altri settori sono interessati dal commercio con la Cina. Bisogna tener d’occhio Amplifon, che realizza circa il 15% del suo fatturato nel mercato asiatico e ha piani di espansione in Cina, dove ha superato i 400 punti vendita. Nel comparto industriale, meritano attenzione inoltre la finlandese Kone, la svizzera ABB, le svedesi Atlas Copco e SKF e Prosus NV nel campo della tecnologia e dei servizi internet. Nel settore sanitario, Siemens Healthineers e AstraZeneca sono tra le più esposte. “Se le nuove misure della Cina contribuissero a stabilizzare il mercato immobiliare, ciò avrebbe un impatto positivo soprattutto sul settore chimico tedesco secondo Hohmann.

6 di 51 - 28/9/2024 16:00
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024

Un possibile motore per i mercati emergenti

“Non c’è ancora un importante stimolo fiscale direttamente rivolto all’anemico consumatore, pertanto pacchetto non è ancora sufficiente per modificare le prospettive per la domanda globale di materie prime” ha detto a Reuters Hasnain Malik di Tellimer. Tuttavia, “le economie geograficamente più vicine alla Cina e che hanno stretti legami commerciali con il Paese potrebbero beneficiare di qualche vantaggio, così come quelle che detengono titoli di Stato nazionali”, ha spiegato Charu Chanana, stratega di Saxo Markets a Singapore.

7 di 51 - 01/10/2024 12:02
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024

SACE, torna la Digital China Week dall'8 al 10 ottobre

Economia01 ottobre 2024 - 11.20
SACE, torna la Digital China Week dall'8 al 10 ottobre
(Teleborsa) - Al via la quarta edizione della Digital China Week di SACE, una tre giorni di formazione con esperti del settore ed aziende, per imparare a sviluppare un business di successo in Cina. L’edizione 2024, che si terrà dall’8 al 10 ottobre, si aprirà con un esclusivo evento in diretta streaming dalla Terrazza del Made in Italy, a Milano, per proseguire nei giorni 9 e 10 ottobre in modalità webinar.
Dal fenomeno del live-streaming all’esplosione del social-commerce su piattaforme come Douyin, una sorta di "TikTok cinese", e Xiaohongshu, la Digital China Week consentirà di conoscere i principali trend, i canali digitali e le strategie da adottare per promuovere il proprio brand e vendere i propri prodotti online in Cina.

In Cina si contano 1,09 miliardi di utenti internet che trascorrono in media 5 ore e 25 minuti al giorno sui dispositivi mobili (fonte: Datareportal, National Bureau of Statistics 2024) e si prevede che il giro d’affari dell’e-commerce raggiunga i 1.469 miliardi di dollari nel 2024 (fonte: Statista 2024), grazie anche alla spinta dei social commerce che nel 2023 ha generato ricavi pari a 584,9 miliardi di dollari, a confronto dei 2,2 miliardi di dollari in Italia (fonte: eMarketer, Osservatorio eCommerce B2C Netcomm).
L’edizione 2024 della Digital China Week nasce dalla collaborazione di East Media, agenzia specializzata in digital marketing ed e-commerce per i mercati asiatici, Triboo - Digital Transformation Factory italiana - e SACE Education, l’hub formativo gratuito di SACE. L’evento è supportato da ICCF - Italy China Council Foundation, organizzazione al fianco di istituzioni e imprese per promuovere gli scambi tra Italia e Cina.
8 di 51 - 02/10/2024 09:38
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024

Ecco a voi, signore e signori, il trampolino di lancio per la Cina che si prepara a fare il grande salto! Primo atto: una politica monetaria così audace da far impallidire Evel Knievel.

9 di 51 - 02/10/2024 09:38
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024

Secondo atto: una politica fiscale talmente flessibile che persino un contorsionista al circo ne sarebbe geloso. Terzo atto: una strategia di crescita che fa leva sugli investimenti privati come un mago tira fuori il coniglio dal cappello.

10 di 51 - 02/10/2024 09:39
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024

E il colpo di scena? Mettiamo da parte, ma solo per un attimo, il gigantesco debito pubblico, che in Cina raggiunge il vertiginoso 240% del PIL (praticamente il doppio di quello italiano), per concentrarci sul vero spettacolo: lo sviluppo di un'economia che si è appena scrollata di dosso una recessione.

Preparate i popcorn, perché la Cina è pronta a stupirvi!

11 di 51 - 02/10/2024 12:16
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024

Borsa: Ottima performance per Hong Kong, in rialzo del 5,66%

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L'Indice Hang Seng termina a 22.330,87 punti

Borsa: Ottima performance per Hong Kong, in rialzo del 5,66%
Brilla Hong Kong, in aumento del 5,66%, chiude a 22.330,87 punti.
12 di 51 - 02/10/2024 12:27
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024

Il debito pubblico in Cina: una super-potenza economica


Benvenuti a "Economia Cnese", il blog che prende i numeri seri e li trasforma in qualcosa di meno... noioso. Oggi parliamo del debito pubblico in Cina, che, come un panda su una bilancia, continua a crescere, e non solo perché ha mangiato troppo bambù.

13 di 51 - 02/10/2024 12:28
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024


Prima di tutto, facciamo un po' di chiarezza: il debito pubblico non è come il debito del vostro cugino che vi deve ancora i soldi per quella pizza dell'anno scorso. No, questo è un po' più complesso e decisamente più grande. Pensate a una montagna di yuan così alta da poter fare concorrenza all'Everest.

14 di 51 - 02/10/2024 12:28
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024


Ora, secondo gli esperti (e chi siamo noi per contraddirli?), il debito pubblico cinese è passato dal 20,6% nel 1997 al 77% del PIL alla fine del 2022. E non si ferma qui: sembra che raggiungerà il 105% del PIL nel 2028.

15 di 51 - 02/10/2024 12:29
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024

A questo punto, potremmo anche iniziare a misurare il debito in "muri cinesi". Quanti muri cinesi di debito abbiamo oggi? Oh, solo un paio di migliaia.

16 di 51 - 02/10/2024 12:29
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024

Ma non preoccupatevi, la Cina ha un piano. O almeno, così dicono. Forse è lo stesso tipo di piano che aveva quel mio amico quando ha deciso di "investire" in azioni di una compagnia di trampolini. Spoiler: non è andata bene.

17 di 51 - 02/10/2024 12:29
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024

E mentre il debito cresce, gli investitori guardano il debito pubblico come percentuale del PIL per misurare la capacità di un paese di effettuare pagamenti futuri sul proprio debito.

18 di 51 - 02/10/2024 12:30
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024

È un po' come quando guardate il vostro conto in banca prima di decidere se ordinare quel sushi extra. "Posso permettermelo? O dovrò mangiare ramèn per il resto del mese?"

19 di 51 - 02/10/2024 12:31
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024

In conclusione, il debito pubblico in Cina è un argomento che può sembrare tanto scoraggiante quanto cercare di capire le istruzioni di montaggio di un mobile IKEA.

20 di 51 - 02/10/2024 12:32
MIO NONNO N° messaggi: 8618 - Iscritto da: 07/7/2024

Ma non temete, qui a "Economia Cinese" vi teniamo aggiornati con tanta saggezza e una manciata di yuan. Ricordate, l'economia è come una commedia: se non sei saggio, probabilmente piangerai.
Alla prossima per un'altra saggezza economica cinese, dove forse parleremo di come il debito pubblico italiano sta cercando di raggiungere quello cinese. Sarà una gara all'ultimo spread! Stay tuned!

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