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23/2/2025 20:53
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DIMITRI LONG
N° messaggi: 4256 -
Iscritto da: 04/10/2024
Trump dice di volere la pace, ma avverte che la Terza Guerra Mondiale non è poi così lontana
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23/2/2025 20:53
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DIMITRI LONG
N° messaggi: 4256 -
Iscritto da: 04/10/2024
Durante un recente discorso a un vertice a Miami, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha fatto una nuova previsione: la Terza Guerra Mondiale "non è così lontana", ma ha assicurato al pubblico che sotto la sua presidenza il conflitto non si sarebbe verificato.
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23/2/2025 20:53
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DIMITRI LONG
N° messaggi: 4256 -
Iscritto da: 04/10/2024
Il discorso di Trump si è concentrato sui suoi sforzi in corso per risolvere i conflitti globali, in particolare in Medio Oriente e in Ucraina, che secondo lui potrebbero innescare una guerra globale. Ha elogiato l'Arabia Saudita per aver ospitato colloqui volti a porre fine alla guerra in Ucraina, anche se ha criticato il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, definendolo un "dittatore senza elezioni".
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23/2/2025 20:54
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DIMITRI LONG
N° messaggi: 4256 -
Iscritto da: 04/10/2024
Trump ha anche avvertito che se il suo predecessore, Joe Biden, fosse rimasto in carica, la terza guerra mondiale sarebbe già iniziata. Mentre Trump spinge per la pace, continua a dipingersi come la figura chiave in grado di prevenire il disastro globale. Per ora, resta da vedere se i suoi sforzi diplomatici daranno i loro frutti.
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23/2/2025 21:15
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FINE DEL MONDO
N° messaggi: 246 -
Iscritto da: 30/11/2024
ETF NewsEtf, in Italia è boom di quotazioni. Ma solo il 3,9% dei risparmiatori ci investe: ecco come sceglierli di Marco Capponi - 21 febbraio 2025, 20:00In borsa da inizio anno sono stati quotati 43 fondi, tra attivi e passivi. Ma gli investitori sono ancora pochi, benché i consulenti abbiano iniziato a spingere davvero questi prodottiL’ultima quotazione di quest’anno in ordine di tempo è stata quella di un prodotto passivo sui bond dell’Arabia Saudita, targato Spdr (State Street). La prima, il 14 gennaio, è stata la campanella suonata da WisdomTree: un replicante, anch’esso passivo, sulle materie prime metalliche legate alla transizione energetica. Basterebbero questi due esempi per riassumere il fermento che c’è in Borsa
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24/2/2025 01:22
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elia9
N° messaggi: 44 -
Iscritto da: 24/11/2024
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24/2/2025 01:24
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elia9
N° messaggi: 44 -
Iscritto da: 24/11/2024
Bond Usa, Brasile o Sudafrica: guadagnare (fino al 13%) con le cedole «giramondo»
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24/2/2025 01:25
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elia9
N° messaggi: 44 -
Iscritto da: 24/11/2024
Dallo 0,10% del franco svizzero che scade l’anno prossimo al 13% del real brasiliano che rimborsa nel novembre 2025. In mezzo c’è il 4,4% del dollaro americano (luglio 2025) o il 7,4% del rand sudafricano (agosto 2025). A fronte di una maggiore propensione al rischio, è possibile spaziare tra un discreto numero di monete diverse dall’euro alle quali destinare una quota del risparmio accumulato. Il mercato finanziario offre la possibilità d’investire oltre frontiera, senza spostarsi da casa. E, come appare nella tabella, le opportunità non mancano, potendo inserire in portafoglio titoli di emittenti destinatari del massimo grado di affidabilità (sono quasi tutte triple A, la pagella più solida) denominati nelle valute di Paesi diversissimi. Uniti, in questo caso, da una caratteristica comune: una scadenza massima piuttotso corta, poco meno di venti mesi.
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24/2/2025 01:26
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elia9
N° messaggi: 44 -
Iscritto da: 24/11/2024
La strategia suggerita in questo caso è quella di annullare il più possibile il rischio tassi affidandosi a titoli brevi e dunque per definizione poco interessati alle fluttuazioni del costo del denaro che quasi certamente ci saranno, almeno negli Stati Uniti. Il secondo pericolo che questa strategia mette al minimo è il rischio emittente. Se, appunto, si tratta della Banca europea degli investimenti, della World Bank oppure del Tesoro degli Stati Uniti a quello delle Confederazione svizzera, chi investe sa che le probabilità di un’insolvenza del debitore sono certamente molto basse.
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24/2/2025 01:26
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elia9
N° messaggi: 44 -
Iscritto da: 24/11/2024
Tutto il rischio che si prende è quindi il terzo: quello valutario. Con titoli molto brevi, emessi da enti sovranazionali o da Stati solidi, si punta tutto sulle oscillazioni di cambio tra l’euro e questo ampio parco di valute. Che vanno dal dollaro Usa entrato nella seconda era di Donald Trump alla lira turca. Il dollaro nel mese di gennaio non ha avuto una direzione certa dopo essere salito parecchio negli ultimi mesi. Ha raggiunto un picco il 16 gennaio, qualche giorno prima del giuramento del presidente, poi ha ripiegato e adesso sta risalendo.
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24/2/2025 01:27
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elia9
N° messaggi: 44 -
Iscritto da: 24/11/2024
Ma quanto investire in questi titoli? Sia che vi si dedichi un peso percentuale di basso o medio livello, sia che si scelga una percentuale pari al 15-20% circa del portafoglio bisogna sempre mantenere vivo l’interesse per l’evoluzione dei rapporti tra le diverse divise, sia attraverso i quotidiani nelle pagine economiche, sia utilizzando altri strumenti in cui vengano riportate le oscillazioni dei cambi valutari, giorno dopo giorno.
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24/2/2025 01:27
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elia9
N° messaggi: 44 -
Iscritto da: 24/11/2024
Si tratta di un esercizio che offre l’opportunità di capire quale sia la dinamica del rischio che ci siamo presi. Avendo, quindi, la possibilità di decidere se optare per la chiusura dell’investimento, laddove maturassero guadagni in conto capitale e valutario interessanti. Al tempo stesso seguire con attenzione le evoluzioni consente di cogliere eventuali campanelli d’allarme, se il valore della moneta di riferimento evidenziasse un andamento non in linea con le attese.
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24/2/2025 01:28
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elia9
N° messaggi: 44 -
Iscritto da: 24/11/2024
Nulla di diverso dalle tradizionali strategie d’investimento. E ovviamente anche in questo caso per rafforzare la diga ad un rischio eccessivo va dedicata a questi titoli una quota di livello medio basso. Se invece ci si sente in grado di osare si può arrivare, come già detto anche al 20% del portafoglio obbligazionario.
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24/2/2025 02:46
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Miriams69
N° messaggi: 30 -
Iscritto da: 20/1/2025
L’ETF su Bitcoin di BlackRock stravince: rendimenti da capogiro rispetto al QQQ L’Invesco QQQ Trust (NASDAQ:QQQ) è uno dei fondi exchange-traded più popolari al mondo, che offre ai clienti un’esposizione all’indice tecnologico Nasdaq-100. Al momento della stesura del presente documento, il fondo ha un patrimonio in gestione di oltre 341 miliardi di dollari.
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24/2/2025 02:55
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Miriams69
N° messaggi: 30 -
Iscritto da: 20/1/2025
Cosa è successo 
Lanciato nel 1999, l’ETF è dominato dai “Magnifici 7” della tecnologia come Apple Inc. (NASDAQ:AAPL), Nvidia Corp. (NASDAQ:NVDA), Microsoft Corp. (NASDAQ:MSFT) e così via, il che lo rende una scommessa allettante per il rendimento a lungo termine. Esattamente un anno fa, l’ETF era quotato a 425,71 dollari per azione. Quindi, se aveste investito 1.000 dollari, avreste potuto acquistare circa 2,34 azioni di QQQ. Supponiamo ora di essere stati convinti dal crescente clamore attorno alla più grande criptovaluta del mondo, il Bitcoin (CRYPTO:BTC), e di aver scelto di ottenere un’esposizione attraverso l’ETF iShares Bitcoin Trust di BlackRock (NASDAQ:IBIT), lanciato di recente.
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24/2/2025 02:56
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Miriams69
N° messaggi: 30 -
Iscritto da: 20/1/2025
Un investimento di 1.000 dollari quando IBIT era quotato a 29,08 dollari al pezzo un anno fa avrebbe fruttato 34,38 azioni. Al prezzo di chiusura di giovedì di 56,04 dollari, questo investimento varrebbe 1927,09 dollari, con un balzo del 92%. Chiaramente, investire in un ETF su Bitcoin avrebbe portato a rendimenti significativamente più elevati rispetto al QQQ. L’IBIT ha battuto i record del settore al suo debutto, accumulando un AUM record di 50 miliardi di dollari nel primo anno. Attualmente, il fondo conta oltre 56 miliardi di dollari in AUM. Prezzo delle azioni Secondo i dati di Benzinga Pro, le azioni di IBIT hanno chiuso a 56,04 dollari, con un ribasso del 2,54%, durante la normale sessione di trading di giovedì. L’ETF QQQ ha chiuso a 537,23, in calo dello 0,42%.
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