Si è svolta oggi presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze una riunione sullo stato di avanzamento dell’operazione di quotazione in Borsa di Poste Italiane. Nel corso della riunione è stato constatato l’avanzamento di tutte le operazioni preliminari nel pieno rispetto della tabella di marcia. Di conseguenza, è stato confermato l’obiettivo di portare la società a Piazza Affari entro l’anno in corso. Il Tesoro ha precisato che per favorire l'equilibrio tra shareholder e stakeholder l’offerta di azioni riserverà quote rilevanti all’azionariato popolare e privilegi specifici per i dipendenti.
2 di 538-03/7/2015 15:160
GIOLA
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Poste, Ipo nel 2015 con quota rilevante a retail
L'obiettivo di Poste Italiane per la conclusione del processo di Ipo resta il 2015. E' quanto emerso al termine della riunione al ministero del Tesoro, alla presenza del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, per la verifica dello stato di avanzamento delle operazioni preliminari che rispettano pienamente la tabella di marcia.
Secondo quanto riferito dal Ministero, l'operazione di quotazione della società "beneficia di una forte associazione con la stagione di riforme, rinnovamento e modernizzazione del Paese nella quale è impegnato il governo. La sintonia tra il governo e il management consente all'azienda di presentare l'operazione ai mercati non solo sulla base dell'esperienza personale ma anche con il sostegno della fiducia delle istituzioni".
Tra le operazioni preliminari rientra anche la riforma della governance, che avverà verosimilmente a fine luglio quando si riunirà il cda, con l'obiettivo di aumentare i consiglieri da 5 a 7/9, come richiesto dalla Bankitalia, in funzione della presenza di Banco Posta all'interno del gruppo.
A metà mese, però, il top manager di Poste, Francesco Caio, dopo la presentazione del filing a Borsa Italiana incontrerà gli analisti finanziari che dovranno elaborare le stime sul valore aziendale, preventivamente stimato tra i 6 e i 10 miliardi. Successivamente, ad agosto, il prospetto verrà sottoposto alla Consob per l'autorizzazione all'offerta pubblica di vendita e sottoscrizione di azioni ordinarie del 40% del capitale di Poste. La Commissione dovrebbe esprimersi entro fine settembre per effettuare a ottobre il roadshow e l'Ipo.
Uno degli obiettivi strategici della quotazione è la sostenibilità del ruolo sociale dell'azienda, obiettivo integrante del piano industriale, che deve essere conseguito bilanciando gli interessi degli shareholder e degli stakeholder. Per questo, il Ministero ha dichiarato di aver "riservato quote rilevanti all'azionariato popolare e privilegi specifici per i dipendenti", misure che dovrebbero favorire una più facile integrazione delle diverse esigenze delle parti.
Al centro della discussione odierna, parallelamente all'Ipo, è stato anche discusso il ruolo di Poste Italiane nell'offerta di servizi e raccolta del risparmio e l'esigenza di rafforzarlo nel futuro anche grazie agli strumenti e alle risorse del mercato.
3 di 538-20/7/2015 12:100
GIOLA
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Poste si prepara alla Borsa: ad agosto il deposito del filing in Consob, a ottobre la quotazione
La prossima privatizzazione di Poste finisce sulla home page del Financial Times che oggi, in un articolo dedicato all’operazione, ricorda tutte le tappe ampiamente anticipate in queste settimane sulle pagine del Sole 24 Ore: la domanda di ammissione a Piazza Affari del gruppo guidato da Francesco Caio sarà presentata a Borsa la prima settimana di agosto, con il deposito del filing in Consob, mentre la quotazione avverrà alla fine di ottobre.
Dall’operazione il governo punta a incassare 4 miliardi
Il Financial Times ricorda come dalla cessione del 40% del capitale di Poste il governo punti a incassare 4 miliardi di euro, e come questa sia soltanto la prima mossa di un piano di privatizzazioni da 12 miliardi destinato ad abbattere il debito. Anche se il quotidiano britannico non manca di osservare come la cifra basti appena a scalfire il debito pubblico italiano arrivato alla somma record di 2.218 miliardi, il 132% del Pil. La privatizzazione - riconosce però l’autrice dell’articolo, Rachel Sanderson, citando istituzioni e banche - ha comunque «un significativo valore simbolico» in un momento di volatilità nell’eurozona quando l’Italia sta mostrando i primi segni di uscita da una recessione lunga tre anni.
4 di 538-21/7/2015 08:390
GIOLA
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Ipo Poste, così la vendita delle azioni (Corriere della Sera)
Secondo il Corriere della Sera il Tesoro starebbe accelerando sul prospetto di quotazione di Poste Italiane, la più grande privatizzazione, per dimensioni, dalla quotazione dell’Enel (avvenuta nel novembre del 1999). Il documento potrebbe essere pronto entro venerdì 7 agosto per poi essere depositato in Consob e Borsa italiana, il cui nulla osta è atteso entro settembre. A metà ottobre scatterà poi il roadshow e i primi giorni di novembre Poste potrebbe sbarcare in Borsa e diventare quindi il primo gruppo quotato del recapito postale e dei servizi finanziari in Europa, visto che la britannica Royal Mail non ha ricavi da attività finanziarie e assicurative, che sono il pezzo forte, quanto a margini, di Poste.Se verrà confermata la quota del 40% per l’offerta, andranno in vendita 480 milioni di azioni sulla base di un capitale di 1,2 miliardi di titoli. Al retail potrebbe andare tra il 30% e il 40% delle azioni offerte. Di cui il 10%-15% è la tranche riservata ai dipendenti.Agli investitori istituzionali è riservato il 60-70% dell’offerta.
5 di 538-24/7/2015 10:560
GIOLA
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Poste, IPO confermata ad ottobre
L'avvio della quotazione a Piazza Affari di Poste Italiane è previsto per il prossimo ottobre. Lo ha dichiarato la presidente del gruppo, Luisa Todini. La manager ha evidenziato che la quota collocata sarà non superiore al 40% del capitale. Il deposito della documentazione in Consob è previsto entro il prossimo 10 agosto.
6 di 538-09/9/2015 10:060
GIOLA
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Poste si avvicina all'ipo, Caio lunedì a New York per il roadshow
Poste si avvia a grandi passi verso l'ipo che la dovrebbe vedere protagonista nel prossimo mese di novembre e i tempi saranno rispettati. "Continuiamo a lavorare secondo la tabella di marcia concordata con gli azionisti", ha dichiarato oggi l'amministratore delegato della società, Francesco Caio.
E proprio in vista del'imminente quotazione, Caio sarà a New York i prossimi lunedì e martedì per una serie di incontri con la comunità finanziaria in vista della quotazione in borsa della società. "L'obiettivo", ha spiegato il top manager, "è far conoscere il piano industriale e mettere i possibili investitori nelle condizioni di fare le scelte più corrette".
Durante la conferenza stampa di presentazione del meeting Giustizia ambientale e cambiamenti climatici, Caio ha spiegato che Poste è un'azienda che va verso il mercato, ma nel rispetto della sua funzione sociale e dei cittadini. Infatti, il top manager ha sottolineato la centralità della Green Strategy all'interno del piano industriale del gruppo.
"Un'impresa responsabile definisce le proprie strategie di business prendendosi carico anche di aspetti che fino a qualche tempo fa si pensavano demandati alle istituzioni pubbliche", ha spiegato Caio, "ad esempio, la qualità del lavoro e del benessere dei propri dipendenti, ma anche la ricerca di una maggiore coesione e inclusione sociale, così come un maggiore rispetto per l'ambiente".
"L'economia della sostenibilità, ossia la Green Economy", ha aggiunto, "contiene una forte componente di tipo ambientale ma anche una forte componente economico-sociale. In previsione della conferenza internazionale di Parigi siamo consapevoli dell'importanza della sfida dello sviluppo sostenibile e intendiamo fare la nostra parte per la tutela delle future generazioni", ha sottolineato.
Il piano industriale di Poste mira infatti a una significativa crescita puntando a una forte innovazione nei suoi settori chiave della logistica, dei pagamenti e del risparmio e ha come principale obiettivo quello di accompagnare cittadini, imprese e pubblica amministrazione verso la nuova economia digitale.
Anche sul versante ambientale Poste ha avviato programmi concreti per ridurre l'impatto ambientale della sue attività. A oggi i principali risultati, che rappresentano la base sulla quale si sta lavorando nel settore del Green Strategy , vanno verso la riduzione del 17% delle emissioni del gas serra tra il 2010 e il 2014. Inoltre, il gruppo possiede la più grande flotta di veicoli elettrici d'Italia (oltre mille) e una serie di iniziative di mobility management tra le più avanzate che consentono di risparmiare ogni anno 8 mila tonnellate di Co2.
Tuttavia, il piano industriale del gruppo continua a prestare il fianco a polemiche, soprattutto per quanto riguarda la trasformazione delle consegne e dei ritiri da giornalieri a giorni alterni. E' di questo avvisto, per esempio, il governatore della regione Veneto, Luca Zaia, che in occasione della chiusura di 40 uffici postali proprio nella sua regione oggi è ritornato sulla questione. "Questa decisione rischia di penalizzare pesantemente le fasce più deboli della popolazione che necessitano di un servizio universale e a portata di cittadino. La dilatazione dei tempi di consegna e ritiro è un brutto segnale e ci mette al passo, invece che con i Paesi più evoluti, con le isole più isolate degli oceani", ha dichiarato Zaia, augurandosi che siano riviste le decisioni prese e sia aperto un confronto con i territori.
7 di 538-08/10/2015 11:090
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
Poste, in arrivo l'ok Consob (Il Sole24Ore)
Secondo il quotidiano economico dopo che ieri si sono svolti gli ultimi passaggi tecnici e approvativi necessari a definire i contorni dell’offerta, tra oggi e domani dovrebbe arrivare il responso della Consob sul prospetto informativo dell’Ipo di Poste Italiane. Un'offerta che dovrebbe durare 2 settimane e che partirà il prossimo lunedì. Sul mercato dovrebbe finire il 40% del capitale. Secondo il Sole24Ore l’intervallo di valore dell'intero gruppo dovrebbe essere vicino agli 8-10 miliardi di euro, con un prezzo per azione che quindi potrebbe essere compreso tra i 6,15 e i 7,7 euro. Nel frattempo è stata anche vagliata la politica dei dividendi, passata poi all’esame del consiglio di amministrazione. Indiscrezioni non sono circolate ma supponendo che Poste Italiane prospetti ai soci un rendimento in linea con quanto riconosce un business regolato come quello delle utility (che in media ha un dividend yield del 4-5%), il dividendo per azione in caso di prezzo di vendita a 7 euro o, nell’ipotesi della valutazione a 10 miliardi, di 7,7 euro non sarebbe troppo lontano da 0,3-0,35 euro. In totale sarebbero quindi distribuiti circa 400 milioni di utili.
8 di 538-08/10/2015 12:230
trionis98
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Iscritto da: 04/2/2007
qualcuno che ne parla...
sarà difficile farsele dare
9 di 538-10/10/2015 21:500
IACCAR12
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Iscritto da: 10/1/2007
lunedì 12 ottobre parte la privatizzazione di Poste Italiane,cosa ne pensate?
bisogna aderire all'offerta?
10 di 538-10/10/2015 23:010
Vshare
N° messaggi: 5921 -
Iscritto da: 06/8/2014
Sarà difficile prenderle 135900000 az offerta globale pari al 30% rivolte al pubblico indistinto entro cui 14860700 riservata ai dipendenti il 70% agli investitori istituzionali. Pagamento 27/10 Range di prezzo 6---7,5 lotto minimo 500az medio 2000 minimo maggiorato 5000 prezzo max 7,5 offerta dal 12/10 al 22/10 prezzo Definitivo il 20/10
11 di 538-10/10/2015 23:060
Vshare
N° messaggi: 5921 -
Iscritto da: 06/8/2014
Dopo il primo anno assegnazione assegnazione di 1 az ogni 20 it0003796171 mta
12 di 538-10/10/2015 23:510
IACCAR12
N° messaggi: 42 -
Iscritto da: 10/1/2007
credete che in un breve futuro possa diventare veramente una banca?
13 di 538-12/10/2015 08:340
Vshare
N° messaggi: 5921 -
Iscritto da: 06/8/2014
ECONOMIA IL VADEMECUM POSTE SBARCA IN BORSA, LE 7 COSE DA SAPERE Parte il collocamento di circa il 40% di Poste Italiane che mertterà in vendita 453 milioni di azioni. La più grande operazione di quotazione in Borsa in Europa per quest'anno - oltre che la prima importante privatizzazione italiana da 16 anni a questa parte Tweet1 Poste Italiane, parte la maxi Ipo: sul mercato il 40% 12 ottobre 2015Via all’offerta pubblica di vendita di 453 milioni di azioni di Poste Italiane. La più grande operazione di quotazione in Borsa in Europa per quest'anno - oltre che la prima importante privatizzazione italiana da 16 anni a questa parte - comincia a mettersi in moto. Assieme alla vendita dei titoli ai risparmiatori, cui al momento è destinato il 30% dell’offerta - ma la percentuale potrebbe salire in caso di domanda molto elevata - prende il via anche il road-show per gli istituzionali. Si comincia a Milano, poi nel corso della settimana l’ad Francesco Caio e il cfo Luigi Ferraris andranno a Londra e infine a Parigi e Francoforte. La settimana seguente toccherà alle piazze statunitensi. L’offerta si concluderà per tutti il 22 ottobre, nel giorno del compleanno del presidente Luisa Todini. Quando acquistare L'offerta pubblica e il collocamento istituzionale di Poste Italiane iniziano lunedì 12 ottobre e termineranno giovedì 22 ottobre, salvo chiusura anticipata o proroga. Soltanto per i dipendenti, ai quali è riservata una quota dell'offerta retail pari al 3,3%, i termini per l'adesione si chiuderanno con un giorno di anticipo, il 21 ottobre. Al termine del periodo di offerta, il Ministero determinerà il prezzo definitivo dell'offerta pubblica e quello applicabile al collocamento istituzionale. Il prezzo di offerta sarà il minore tra il prezzo istituzionale e il prezzo massimo (7,5 euro). Entrambi i valori saranno resi noti attraverso un avviso pubblicato su almeno un quotidiano economico finanziario a tiratura nazionale e sui siti www.posteitaliane.it e www.quotazione.posteitaliane.it entro due giorni lavorativi dal termine del periodo di offerta. Il regolamento dell'operazione avverrà il 27 ottobre. Quanto acquistare Per la tranche rivolta al pubblico indistinto è previsto un lotto minimo di 500 azioni o suoi multipli, un lotto intermedio di 2.000 azioni o suoi multipli, e un lotto maggiorato di 5.000 azioni o suoi multipli. Tenendo presente la forchetta di prezzo fissata ieri (6-7,5 euro), l'esborso minimo da parte di un risparmiatore che volesse aderire all'operazione sarà compreso fra 3.000e 3.750 euro. Per quanto riguarda la tranche riservata ai dipendenti del Gruppo residenti in Italia e composta da un massimo di circa 14,9 milioni di azioni, il lotto minimo è invece fissato a 50 azioni. A ciascun dipendente saranno garantiti due lotti minimi, corrispondenti complessivamente a 100 azioni. Dove acquistare I risparmiatori che intendono partecipare al collocamento delle azioni di Poste italiane dovranno farlo attraverso la propria banca potendo scegliere tra tre profili: quello del “lotto minimo” (500 azioni) o suoi multipli, quello del “lotto minimo intermedio” (2mila azioni o multipli) e quello del “lotto minimo maggiorato” (5mila azioni o multipli). Non è detto che tutte le richieste vengano assegnate. Se la domanda supera l'offerta si dovrà ricorre al sorteggio, come già è capitato altre volte e molto spesso nei casi di privatizzazioni di questa portata. Con riferimento all'offerta ai dipendenti, ferma restando la possibilità per gli stessi di aderire all'offerta destinata al pubblico indistinto, le domande di adesione dovranno essere presentate esclusivamente presso i collocatori (ivi compresi gli uffici postali abilitati) per quantitativi minimi di 50 azioni (il “lotto minimo per i dipendenti”) o relativi multipli. Il costo - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Poste-sbarca-in-Borsa-le-7-cose-da-sapere-8554031e-c72b-44b4-9c83-f21f24617e86.html
14 di 538-12/10/2015 13:220
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
Esordio in borsa il 26 o 27 ottobre, Poste saprà remunerare il capitale
La quotazione a Piazza Affari di Poste Italiane è "un passaggio necessario per garantire la sostenibilità di lungo termine a questa azienda che è un pezzo dell'Italia". Così l'ad, Francesco Caio, ha aperto la presentazione dell'offerta pubblica di vendita che porterà la società, attualmente controllata al 100% dal ministero dell'Economia, in borsa. Il Tesoro metterà in vendita tra il 34,7% e il 38,2% del capitale e il primo giorno di contrattazione sarà il 26 o il 27 ottobre.
"Abbiamo aperto il road show oggi, lo chiuderemo il 22 ottobre e nei primi giorni della settimana seguente, il 26 o il 27 ottobre, ipotizziamo l'apertura delle contrattazioni", ha spiegato l'ad, ritenendo l'ingresso in borsa "un passaggio di trasparenza che parte dalla convinzione profonda che quest'operazione crea valore. Attraverso l'Ipo più grande d'Europa, oggi l'Italia va al centro dell'attenzione degli investitori internazionali".
Confermate poi le ottomila assunzioni previste per i prossimi cinque anni. "Le confermiamo e le abbiamo già avviate", ha affermato Caio, "perché servono per modificare nel tempo, rafforzandolo, il profilo professionale per servire al meglio i cittadini". Un piccolo gruppo di lavoratori di Poste si è presentato questa mattina a Piazza Affari per protestare contro
l'operazione, ma Caio ha provato a rassicurarli.
"La privatizzazione è un passaggio importante nello spirito e nella tradizione di Poste Italiane. È un'operazione che crea valore per i cittadini, per i dipendenti e che dà un orizzonte di sostenibilità, di crescita e di sviluppo a un'impresa che non rinuncia alla sua missione sociale, ma che fa del mercato la misura delle cose che facciamo", ha concluso l'ad, mentre il presidente di Poste, Luisa Todini, ha assicurato che "Poste Italiane saprà remunerare il capitale".
Luisa Todini ha anche voluto ringraziare i 143 mila dipendenti del gruppo perché "senza il loro impegno quotidiano non ci sarebbe stata questa giornata. Siamo l'azienda che ha dato più lavoro in Italia e continueremo a farlo. Inoltre l'azienda rimarrà sociale nonostante questa apertura al mercato". Insomma, quest'operazione è una valorizzazione che va oltre una semplice questione finanziaria," si tratta di un vero accompagnamento al futuro e all'innovazione", ha concluso.
Soddisfatto anche Fabrizio Pagani, capo della segreteria tecnica del ministero della Economia. "E' una giornata importante, una privatizzazione storica che vogliamo porti Poste a diventare un campione nazionale". L'operazione, ha osservato, "è un segnale che il governo vuole dare sull'accesso al mercato dei capitali, attraverso il quale le società si modernizzano". Agli investitori, ha aggiunto Pagani, "diciamo che, se credono nell'Italia e nella ripresa dell'Italia, che noi del governo vediamo accelerare, allora possono credere nelle Poste".
15 di 538-12/10/2015 15:030
we2
N° messaggi: 8896 -
Iscritto da: 02/10/2009
Scusami Giola da quando si può incominciare a comprare ,queste azioni
16 di 538-12/10/2015 15:050
raffaele33
N° messaggi: 1129 -
Iscritto da: 02/2/2015
contrattazioni 26-27 ottobre
17 di 538-12/10/2015 16:140
GIOLA
N° messaggi: 34850 -
Iscritto da: 03/9/2014
Poste; bonus share, payout e basso rischio le chiavi
Sale l'attenzione sulla quotazione di Poste Italiane con la Ipo che ha preso il via oggi. "A mio avviso - commenta il numero uno di una sim milanese - l'operazione per un investitore retail e' interessante. In un momento nel quale la gente non sa bene come investire i soldi - visti i bassi rendimenti - il rischio contenuto, il payout elevato e la bonus share sono fattori che ai piccoli investitori dovrebbero piacere. Con i tassi che ci sono in giro, il piccolo investitore potrebbe pensare ad un'azione come quella di Poste Italiane che si puo' considerare a 'garanzia statale'. Sono convinto che l'operazione andra' bene. Anche per gli istituzionali ci sara' interesse. Vedo piu' luci che ombre".
19 di 538-13/10/2015 07:250
giobatta11
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Iscritto da: 04/3/2015
Si capisce bene la tua ignoranza in fatto di valori borsistici ,pagliaccio che sei,poste italiane è una realtà capillare e sana della nostra Italia che un grande amministratore delegato sta traghettando verso un futuro luminoso.