Analisi Tecnica Tesla (TSLA)

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Tesla: 2021 da record nonostante le difficoltà nella catene di approvvigionamento

5,5 miliardi di utile e 53,8 miliardi di fatturato, sopra le aspettative nonostante la scarsità di chip che proseguirà quest'anno. Nuovi modelli rimandati al 2023. Nel 2022 focus su crescita tecnologica e produttività

di Andrea Baiocco - 27/01/2022 12:15

Ieri è stata la giornata dei conti per il più grande automaker mondiale per capitalizzazione e il ceo di Tesla, Elon Musk, si è mostra ottimista in occasione della pubblicazione dei risultati dell'ultimo trimestre del 2021, che ha superato le aspettative di Wall Street. L’azienda ha generato un profitto record di 5,5 miliardi di dollari nel 2021, su ben 53,8 miliardi di ricavi, contro i 721 milioni e i 31,5 miliardi del 2020.

Tesla si aspetta che le consegne di auto per il 2022 superino facilmente quelle dell'anno scorso del 50%, per raggiungere un numero di consegne totale di 1,4 milioni di unità. La casa automobilistica nell'ultimo trimestre ha consegnato un numero record di veicoli (+87% rispetto al 2020) nonostante i venti contrari nella supply chain. Neanche Tesla può evitare le difficoltà che hanno minacciato i più grandi produttori di auto l'anno scorso, sebbene l’azienda californiana se la sia cavata meglio grazie all'utilizzo di chip meno scarsi e a una rapida riscrittura del software in-house.

Tesla ha prodotto poche auto negli stabilimenti di Berlino e di Austin, anche perché il nuovo stabilimento tedesco è ancora in fase di approvazione da parte dello stato di Brandeburgo, dunque le auto prodotte per testare l'impianto non possono essere vendute. L'impresa ha affermato che l'aumento della produzione dipenderà dall'andamento della supply chain e dal grado di successo nell'introduzione di nuove tecnologie. "Ci aspettiamo ancora di essere soggetti alla scarsità dei chip quest'anno", ha affermato Musk durante la conference call con gli analisti, sottolineando che tali difficoltà andranno ad attenuarsi soltanto l'anno prossimo.

Musk ha dichiarato che l'azienda non rilascerà nuovi modelli, ma spera di poter lanciare sul mercato Cybertruck, Semi e Roadster nel 2023. inoltre, ha specificato che al momento Tesla non sta lavorando sul modello da 25 mila dollari (che nel 2020 aveva promesso di lanciare tre anni dopo) che avrebbe lo scopo di rendere i veicoli elettrici accessibili per un numero più ampio di clienti. "Nuovi modelli richiederebbero attenzione e risorse da concentrare sulla maggior complessità dei prodotti aggiuntivi, con conseguente minor numero di veicoli effettivamente consegnati quest'anno", ha affermato il magnate. Tuttavia, a gennaio Reuters ha scritto che Tesla starebbe ritardando la produzione di Cybertruck per cambiarne alcune funzioni e caratteristiche, in vista della crescente competizione nel mercato dei pickup elettrici. In generale, il Wall Street Journal scrive che "ci si aspetta che le case automobilistiche lancino oltre le due dozzine di nuovi modelli a batteria elettrica negli Stati Uniti".

In compenso, lo stabilimento texano dovrebbe rilasciare i primi veicoli equipaggiati con le batterie 4680 made in California, come pianificato. Di più, Musk si aspetta che le sue auto raggiungano pienamente la capacità di guidarsi da sole quest'anno, mentre attualmente è richiesta la presenza di un umano al volante che possa intervenire se necessario. "Rimarrei sotto shock se non raggiungessimo una guida autonoma più sicura di quella umana entro quest'anno", ha annunciato l'uomo più ricco del mondo. Il numero di versioni beta dei veicoli a guida autonoma è salito a quasi 60 mila unità l'anno scorso, erano solo qualche migliaio alla fine di settembre.

I 4,09 miliardi di ebitda dell'ultimo trimestre hanno battuto la stima del consenso di 3,89 miliardi di dollari. Il margine operativo lordo complessivo è salito al 29,3% nel 2021 contro il 25,6% dell'anno precedente. Ciò sembra qualificare Musk per un pagamento di opzioni aggiuntive nell'ambito del suo pacchetto di compensazione del 2018. I profitti trimestrali hanno subito un colpo di 340 milioni dalle imposte relative all'esercizio, da parte di Musk, delle opzioni incluse nel suo pacchetto di compensazione del 2012. Ma anche dall'aumento dei costi delle materie prime, delle commodity e della logistica, nonché dalle spese relative a garanzie e richiami: Tesla sta infatti richiamando più di 475 mila delle sue auto elettriche Model 3 e Model S per affrontare i problemi nella telecamera retrovisiva e nel bagagliaio che aumentano il rischio di incidenti. (riproduzione riservata)