Valori Principali | (alla chiusura precedente) |
Chiusura Precedente | 0,068 | € |
Cap. di mercato | 53.561.209 | € |
Azioni circolanti | 787.664.845 | |
Azioni Privilegiate circolanti | - | |
Azioni Risparmio circolanti | - | |
Azioni Risparmio Convertibili circolanti | - | |
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Andamento prezzo azioni 5 anni |  |
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Andamento Prezzo Azione | Periodo | Max | Min | 1 Settimana | 0,07 | 0,07 |
4 Settimane | 0,07 | 0,07 |
12 Settimane | 0,07 | 0,06 |
1 Anno | 0,11 | 0,06 |
3 Anni | 0,11 | 0,05 |
5 Anni | 0,11 | 0,04 |
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RISULTATI 2019 - Chiude in rosso Brioschi nell’esercizio 2019. I ricavi da cessione immobili a terzi sono scesi del 5% a circa 2,8 milioni e sono riferiti, per 1,6 milioni, alla vendita di un’area edificabile di circa 1.000 mq sulla quale insisteva un edificio realizzato “in precario” con funzione di “casa campione” a Milanofiori Nord ad Assago (MI), e per circa 1,1 milioni alla vendita di due unità abitative residenziali e di cinque posti auto a Milanofiori Nord ad Assago. Quelli da affitti attivi sono anch’essi scesi da 10,3 a 7,8 milioni (-24,5%) e sono diminuiti per effetto della cessione del complesso immobiliare di via Darwin nel 2018 e a quella di un compendio immobiliare a Latina nel 2019. I ricavi da servizi sono invece balzati da 2 a 6,4 milioni grazie alla presenza, nel 2019, di 4,6 milioni relativi alla prestazione di servizi alberghieri riferiti alla struttura di Milanofiori Nord Assago gestita dalla società controllata H2C Gestioni. Gli “altri ricavi” si sono ridotti però da 37,8 a soli 3,6 milioni (-90,6%), in quanto il dato 2018 includeva 36,9 milioni riferiti alla plusvalenza su via Darwin. Il 2018 evidenziava svalutazioni del patrimonio immobiliare per 2,6 milioni, mentre nel 2019 vi sono state rivalutazioni per 10,5 milioni. I costi per consumi di materie prime, poco rilevanti, sono comunque balzati da 0,6 a 0,9 milioni (+49,5%), ed anche il costo del personale è aumentato del 35,1% a 3,4 milioni, del resto in presenza di un numero medio di dipendenti passato da 33 a 49 unità. I costi per servizi sono quasi triplicati (da 6,8 a 17,3 milioni), per la presenza di 10,6 milioni di costi di edificazione e sviluppo degli immobili classificati nelle rimanenze, riferiti principalmente alla realizzazione dei progetti immobiliari “U1” e “U3”, ad opera di Milanofiori Sviluppo, nel comparto di Milanofiori Nord. Anche gli altri costi operativi sono balzati da 1,8 a 4,8 milioni. Nel complesso l’ebitda si è ridotto da 38,7 a 4,8 milioni (-87,7%). L’IFRS 16 ha poi portato a un incremento degli ammortamenti da 4,6 a 5,3 milioni gli ammortamenti e accantonamenti. I ripristini di valore sono passati da 153.000 a 123.000 euro e si riferiscono all’adeguamento del valore di carico di un investimento immobiliare al valore di mercato al 31 dicembre 2019. Così si è passati da un utile operativo di 34,2 milioni a una perdita operativa di 422.000 euro. Il saldo negativo della gestione finanziaria è migliorato, passando da 8,4 a circa 7 milioni; il 2018 aveva risentito di 2,2 milioni di svalutazioni soprattutto dell’investimento nel fondo Numeria Sviluppo Immobiliare. Al 31/12/2018 l’indebitamento finanziario netto però ammontava a 145,3 milioni a fronte di 130,4 milioni a fine 2018, incremento per lo più dovuto al finanziamento da 14,6 milioni per la realizzazione degli immobili “U1” e “U3” a Milanofiori Nord. Comunque da un utile ante imposte di 25,8 milioni si è passati a una perdita ante imposte di 7,4 milioni. Dopo un effetto fiscale positivo per 32.000 euro (imposte per 8,7 milioni nel 2018, con un tax rate del 33,6%), si è passati da un utile netto di 17,1 milioni a una perdita netta di 7,3 milioni. |